6.

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BAKUGOU pov.

Entro in classe.
"Hey Bakugo, ti stavo aspettando, oggi il professore ci dirà quale sarà la prova di forza." Kirischima mi informa.
Guardo il suo banco, è vuoto.
"Ancora" bisbiglio.
"Hai detto qualcosa?" mi chiede Kirishima.
"No, sai perché il nerd non viene?" Chiedo sperando di sembrare meno preoccupato.
Kirishima mi guarda perplesso poi accenna un piccolo sorrisetto.
"No, ma basta chiedere a Uraraka." mi dice.
"Fallo." ribatto in fretta.
Kirishima non dice una parola, si volta e si avvicina a faccetta tonda. Rimane lì per poco poi si volta e torna da me.

"Io so cosa è successo. Ora però voglio qualcosa in cambio." fa un sorriso soddisfatto.
"Pfff" sbuffo e mi volto per andare a sedermi. Perché dovrei dire tutto a lui? So che è mio amico e non lo direbbe mai ad una mosca ma io non sopporto proprio di dover fare il piagnucolone e dire tutto quello che sento a lui.
"Ci tieni così poco?" mi dice. Colpito e affondato. Ha capito, ha davvero capito tutto. Davvero ci tengo così poco? No, io ci tengo davvero tanto,darei quello che ho per proteggerlo, se serve. Farò quello che ha fatto lui per me da sempre, non ha mollato, mai. Io seguirò lui, il suo modo di fare. Sento che Kirishima si avvicina a me. Sono di spalle ma sento che la distanza e minimizzata a zero.
"Io posso sapere, e magari aiutarti se serve." mi sussurra.
Potrebbe in effetti. Bene, non mi resta che farlo.
"Bene." dico. Mi volto verso di lui, ha un sorrisetto sul viso.

"Bene ragazzi, oggi saprete quale sarà la prova di resistenza." entra Aizawa con la sua parola trionfale. Tutti si siedono e rimangono in silenzio dinanzi a ciò che aspettavano sapere.
"Bene professore, non aspettavamo altro." sento Sero rompere il ghiaccio.
"La prova di resistenza sarà: affrontare un hero professionista."
Silenzio. Aizawa è emozionato. Wow. Non sapevo provasse emozioni.
"Sarete divisi in gruppi da tre ovviamente estratti a sorte e ogni gruppo avrà come avversario il proprio Hero professionista estratto a sorte. L'esame durerà venti minuti dove voi dovrete fare gioco di squadra per fronteggiare il vostro avversario Hero. Avrete due possibilità: scappare oppure catturare l'avversario." Finisce Aizawa.
"Sulla cattedra ci sono dei fogli con le istruzioni scritte, Iida prendili e distribuiscili. Nel frattempo avete libera la fine della mia ora perché mi sono stufato di parlare, ci vediamo dopo per discutere delle eventuali domande che avrete dopo aver letto la scheda." finisce Aizawa andando fuori dall'aula.

Iida distribuisce le schede, le leggo, è una vera pazzia. I professionisti da affrontare che saranno estratti a sorte sono: Eraserhead , All Might, Cementos, Midnight, Ectoplasm, Snipe, Present Mic, Power loader e Gran Torino.
Potrebbe essere un gioco da ragazzi ma se capiterebbe Aizawa a me credo che sarà a dir poco difficile.

Dopo scuola prendo Kirishima per il braccio e lo trascino fuori mentre parlava con non so chi.
"Dimmi perché Deku non è venuto, tra due giorni c'è la prova." sbotto guardandolo male.
"Dimmi che ti succede." mi dice con sguardo comprensivo. Abbasso il viso, non lo faccio mai, è lui che mi rende così, Deku.
"Non lo so esattamente, però quando lo vedo con gli altri vado in tilt, e lo penso. Cazzo se lo penso, notte e giorno, Kirishima io sto impazzendo. E le parole che gli ho detto l'altro giorno, Kiri, gli ho detto di starmi lontano,capisci? Sono stato orribile. Non so cosa sia. Io voglio proteggerlo, da me e da tutti. Voglio restare sempre a un millimetro da lui per proteggerlo ma non sarò nella sua vita, voglio che lui viva felice... in pace... anche senza di me." dico tutto d'un fiato. Cazzo, gliel'ho detto, gli ho detto tutto. Non avrei dovuto forse, ora riderà di me. Gli spacco il culo se solo ci prova.
Ho ancora il volto abbassato, sento la sua mano sulla mia spalla, alzo gli occhi. Ha uno sguardo comprensivo, non sta ridendo.
"Amico, come ti capisco, anche io provo le stesse cose per un'altra persona, ti sei innamorato ma ti aiuterò, hai tutto il mio appoggio. Ora dovresti andare da lui." mi dice comprensivo.
"Dimmi dov'è." dico soltanto.
"È a casa sua, ha la febbre, mi ha detto Uraraka che ieri Midoryia l'ha chiamata piangendo, era molto scosso, delirava quasi diceva solo che aveva perso ciò che più voleva. E che sentiva molto dolore. Lei è andata a trovarlo ieri e mi ha detto che stava molto male... è meglio se vai." non dico una parola, mi volto e corro via, verso casa sua. Mi sento malissimo. Mi sono innamorato, si, si è così, come si può guardare una persona come lui con così disprezzo? Sarò migliore con lui, solo per lui, lo proteggerò e se mai scoprirà che sono innamorato di lui e non proverà lo stesso io resterò sempre al suo fianco per far si che possa vivere felice.

Sto piangendo da tutto il tragitto, chi l'avrebbe mai immaginato Bakugou Katsuki che piange per amore. Eppure è così, piango perché mi sono innamorato di due occhi verdi e del suo profumo di menta. La strada per arrivare da lui sembra non finire più, corro senza mai fermarmi, mi brucia il petto dallo sforzo ma non smetterò di correre.

Dopo poco vedo casa sua, salgo le scale e busso alla porta, nessuna risposta. Busso ancora, ma nulla. Tento di aprire la porta, è aperta. Entro. Chiudo la porta alle mie spalle e mi tolgo le scarpe, la casa è sempre uguale, come la ricordo da bambino quando venivo a giocare con Deku. Ricordo camera sua, mi dirigo lì. Sono fuori la sua porta. E se fosse sveglio? Cosa mi invento? Non mi importa. Apro la porta molto lentamente, entro. La sua stanza non è cambiata affatto, è in ordine, ci sono poster di All Might ovunque e i modellini su delle mensole. Dannato, bellissimo Deku, sempre lo stesso. Guardo il letto, è lì, la coperta e alzata fino al suo mento. Mi avvicino. Ho paura a toccarlo ma non esito un momento, gli sfioro la fronte, non scotta, forse la febbre è passata. I suoi occhi sono gonfi, sengno che ha pianto molto.

Mi dispiace Deku.

Passo la mano tra i suoi capelli, sono così morbidi, e sprigionano un profumo di mela verde. Rimango a guardarlo per un po' è così calmo. Dorme sereno... non posso restare qui, devo andare via. Vado alla sua scrivania dove ho la mia borsa della scuola. Prendo il foglio che mi ha dato Iida per la prova di Venerdì e la lascio sulla sua scrivania. Ci sono dei post-it, prendo una penna e su un foglietto scrivo:

Felice che ti sia ripreso, questa è la scheda dell'esame di venerdì. Ci vediamo...

Torno a casa e dopo non so quanto, penso:

Sono stato felice.

Angolo me!
Eccoci qui, questo capitolo è un po' più lungo del solito, spero che vi piaccia il nostro Kacchan perdutamente innamorato e FELICE.
_Anna

Desideravo averti.  ||Bakudeku||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora