30.

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BAKUGOU pov.

Ho finito la mia colazione, ho lavato il piatto con le posate e sono diretto in camera. Oggi non ho voglia di fare nulla.
Chiudo la porta alle mie spalle e giro la chiave. Cammino verso il mio letto sfatto e mi lascio cadere sopra.
Sospiro pesantemente e affondo la testa nel cuscino. Deku cosa starà facendo? Cazzo. Mi manca così tanto.
Sembro un idiota.
Nessuno mi parla da giorni e non ho capito il motivo ma poco mi importa.
"Stronzi" lascio questa parola al vuoto della mia stanza.
È il mio compleanno, non mi aspettavo niente quindi è tutto ok, ma nessuno si è degnato di farmi gli auguri.

Dannate comparse.

Neanche lui.

Tsk. Ma cosa mi aspettavo?
Infondo sono sempre quello che urla contro tutto e tutti quindi non mi avrebbero mai considerato dato che sono lo stronzo di ogni situazione.
Merda. È così noioso.

Mi alzo dal letto e mi dirigo al televisore. Dovrò pur perdere tempo.
Accendo la play e inizio a giocare a qualcosa.
Per pranzo smetto.

Sono passate ore davanti alla play ma non ho combinato nulla. Penso troppo a Deku. Mi manca troppo. Sento questa sensazione alla bocca dello stomaco che non và più via.
Mi sento in catene senza averle. Sento il peso di tutti i giorni passati fino ad ora cercando di dimenticare il fatto che provavo qualcosa da sempre.
Si può essere così stupidi? Non sapevo neanche cosa cazzo fosse l'amore e poi esplode tutto d'un tratto dopo tutto questo tempo. Io l'ho sempre avuto davanti agli occhi e non me ne rendevo fottutamente conto, ho continuato a far male, a dimenticare, a lasciar perdere ed ora sono io che sono perso.
Con una mano stretta al petto e il viso con una smorfia di dolore mi dirigo in cucina. Preparerò qualcosa di piccante.
Scendo le scale e inizio a mettermi composto e cercare di essere quanto meno indifferente possibile. Mi fermo, chiudo gli occhi, faccio un respiro forte e con decisione finisco i pochi gradini che mi separano dalla sala. Sono tutti nella sala, io senza degnare nessuno di uno sguardo mi dirigo in cucina dove trovo Kirimerda che mangia.
Una rabbia furiosa mi sale su per la spina dorsale facendomi fermare e respirare molto rumorosamente per calmarmi dal non spaccare la faccia a questo essere che fino a pochi giorni fa era mio amico.
Lo vedo guardarmi, io lo guardo in cagnesco e lui cerca di trattenere qualche risata.

Resta calmo.

Cercando di evitare qualsiasi sfuriata mi avvicino alla dispensa e cerco gli ingredienti per cucinare.
"Qualcuno ti ha lasciato qualcosa nel microonde pochi minuti fa" sento dire da quello con i capelli rossi.
"Se non ci credo nean-" dico aprendo il microonde dove trovo un piatto di riso con carne.
Rimango per qualche secondo a guardare il piatto ancora fumante davanti ai miei occhi.

Che cazzo sta succedendo?

"Chi è stato?" chiedo anche se già so la risposta.
"Non te lo posso dire, ma buon appetito" dice il rosso che esce dalla cucina.
Con una sensazione di estasi prendo il piatto e mi appoggio al bancone per mangiare.
Guardo con attenzione ogni dettaglio del contenuto del piatto. Credo sia carne di manzo con riso e salsa apparentemente piccante dato che ha un odore molto speziato al peperoncino.
Prendo le bacchette ed inizio a mangiare. È cucinato davvero al puntino. È buono, davvero buono. Cazzo.
Finisco il piatto con calma, tra un pensiero e l'altro e mentre lavo il mio piatto sento arrivare qualcuno, giro di poco la testa e con la coda dell'occhio intravedo una chioma verde. Mi blocco per un secondo vedendolo fermo vicino al fornello con un piatto vuoto tra le mani. Forse deve lavarlo.

Fallo.

Senza guardarlo finisco di lavare il mio piatto e prendo il suo dalle sue mani per lavarlo. Lo vedo fare un gesto per avvicinarsi ma poi rimane li fermo.

Non dire una parola, non so cosa potrei fare.

Lavo il tutto e con uno sguardo di tristezza lo guardo e vado via.

Mi manchi.

Risalgo le scale sotto lo sguardo di tutti e entro in camera mia.
Penso che inizierò a dare una sistemata alla camera. Ho troppa tensione da scaricare. Guardo l'orologio che segna le 13:20. Bhe, mancano 3 ore e mezza circa. Ce la posso fare. Inizio a togliere le lenzuola dal mio letto e metterne delle altre pulite mentre quelle le lascio vicino alla porta. Dopo aver sistemato il letto vado all'armadio dove tolgo tutti i vestiti, pulisco bene dentro l'armadio e rimetto i vestiti a posto. Spolvero tutta la stanza e vado in bagno dove prendo la cesta dei panni sporchi e la porto accanto alla porta. Passo l'aspirapolvere sulla moquette e dopo aver sistemato i libri sulla scrivania, prendo la cesta accanto alla porta con i panni sporchi e le lenzuola e mi dirigo al piano di sotto alle lavatrici. Metto a fare le lavatrici e dopo che hanno finito sia di lavare che di asciugare risalgo sopra in camera mia, piego i vestiti e le lenzuola e le metto nell'armadio. Guardo l'ora 16:27. Bene. Mi dirigo in bagno dove mi lavo ed esco dal bagno. Metto la tuta per l'allenamento e mi dirigo all'uscita del dormitorio. Mi guardo in torno e tutto è completamente vuoto, non c'è più nessuno. Tsk. Coglioni.
Chissà se lui è nella sua camera.

Non azzardarti.

Potrei parlargli, anche solo un momento, per placare questa sensazione che mi divora dentro. Potrei?

Non devi.

Ma se mi dice ancora di stargli lontano?

Non farlo.

Soffrirei.

Va via.

Con il cuore in gola, il coraggio che sembra iniziare a mancarmi e l'ansia divorarmi l'anima, cammino verso l'uscita del dormitorio.
Il mio cuore è rimasto fermo, penso che lo rimarrà per sempre, infondo l'unica persona di cui io sia mai stato innamorato mi ha rifiutato, non ha più senso il resto. Percorro il bosco con calma, ogni tanto mi fermo per chiudere gli occhi e farmi percorrere da mille brividi ripensando a tutto quello che ho fatto con lui e pensando al fatto che mi lascerò tutto alle spalle.

Addio felicità.

Chiudo ancora gli occhi sapendo che tra qualche attimo inizierà l'allenamento essendo arrivato al punto in cui mi incontro sempre con All Might, faccio un lungo respiro

Ricomincia.

Desideravo averti.  ||Bakudeku||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora