28.

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IZUKU pov.

La notte è passata, non tranquillamente ma va bene lo stesso. Ero stanco ma non sono riuscito a dormire granché. L'importante è che ora sia giorno, è il compleanno di Kacchan e oggi più che mai sono determinato ad urlagli contro che è lui che voglio, che è lui che amo, che l'ho sempre amato e che lo amerò sempre e sono disposto a farlo sapere a tutti.
Il sole è sorto da poco, guardo la piccola sveglia sul mio comodino e segna le 06:30. Mi alzo dal letto e vado in bagno per una doccia. Mi tolgo la tuta che ho indossato per tutta la notte ed entro nella doccia lasciandomi scorrere addosso l'acqua calda. È così piacevole questa sensazione, mi rilassa. Dopo poco esco dalla doccia e mi asciugo. Guardo il mio riflesso allo specchio e noto che intorno ai miei occhi c'è un colorito scuro. Dovrei dormire solo che io...

non ci riesco.

Lui non c'è.

Abbasso lo sguardo e con questo piccolo dolore nel petto che cresce vado a vestirmi. Dopo aver sistemato un po' la mia stanza mi guardo intorno e noto che la sveglia sul comodino segna le 08:47 allora mi dirigo verso la porta, la chiudo alle mia spalle e mi dirigo in cucina. Arrivo al secondo piano quando il mio cuore si ferma nel vedere Kacchan uscire dalla sua camera.
Forse starà andando a fare colazione.
Scendo frettolosamente le scale e mi dirigo in cucina letteralmente volando.
Trovo Uraraka con Mina.
"Buongiorno." dico sorridendo.
"Kacchan in vista" dico sussurrando.
Le vedo fare un cenno con la testa e sorridere.
"Buongiorno Midoriya! Oggi sembra che solo noi siamo mattutini." dice Mina vedendo Kacchan entrare dalla porta.
"Hahaha probabilmente oggi dormiranno tutti fino a tardi" dico aprendo il frigo.
"Volete dei pancake?" chiedo aprendo il frigo per prendere gli ingredienti.
"No, grazie, abbiamo già fatto colazione, noi andiamo, buona giornata!" dice Mina andando via con Uraraka, lasciandomi solo con lui.
È seduto dietro il bancone con un bicchiere di succo tra le mani e sta picchiettando le mani sul marmo freddo.

È in attesta.

Inizio la preparazione dei pancakes senza voltarmi mai senza di lui.

Ottimo lavoro, non devi dargli speranza.

Dopo poco ho finito, prendo il mio piatto e vado via dalla cucina, con il cuore che scoppia per il dolore, lo lascio solo.

Scusa, Kacchan.

BAKUGOU pov.

È giorno, e quella racchia di mia madre chiamandomi per farmi gli auguri di buon compleanno mi ha fatto ricordare che effettivamente oggi è il mio compleanno. Non che io sia riuscito a dormire granché ma in quella frazione di secondo stavo dormendo e quella racchia mi ha svegliato chiamandomi. Il mio letto ormai è diventato spoglio, ci sono solo io...
"Tsk, coglione." lascio scapparmi dalla bocca.
Ormai da quando mi ha chiamato mia madre penso sia passata un'ora ed io sono ancora sdraiato nel letto e fissare il soffitto.
Contro la mia voglia mi alzo e mi dirigo in bagno per farmi una doccia, qualcosa di veloce perché oggi non ho voglia di nulla.

L'allenamento.

Cazzo. Me ne ero dimenticando.

Velocemente mi lavo ed esco dal bagno, mi vesto e senza curarmi del disordine che occupa la mia stanza mi dirigo in cucina per la colazione.

Mentre sono quasi arrivato alla cucina sento già delle voci. Sento che sto per iniziare a surriscaldarmi.

Non pensarli, Katsuki.

Arrivo alla cucina e trovo il mio broccoletto verde, quella che fluttua e quella tutta rosa.

Non pensarli, Katsuki.

Mi avvicino al frigo, prendo del succo e vado a sedermi dietro il bancone. Mangerò quando andranno via.

"Noi andiamo, buona giornata!" la voce squillante mi fa tornare al loro discorso. Restiamo solo io e lui. È impegnato a preparare la sua colazione ed io troppo impegnato a guardarlo.

Cazzo se sei dannatamente bello.

Lo vedo fare tutto con tanta semplicità.
Muoversi con facilità in quella cucina.

Ti muovi così bene anche nel mio cuore.

Non ti sei voltato neanche una volta per guardarmi. Possibile che non te ne importi davvero nulla? Io da quando ho scoperto di avere un cuore non riesco a non desiderarti. Vorrei stringerti a me, perché sei così indifeso, così dannatamente tu.

Finirai mai?

intendo di evitarmi. Finirai mai di evitare me o il mio sguardo? Ieri sei corso via come un fulmine ed io davanti a tutti non ho resistito, sono corso dietro di te, volevo solo sapere se andava tutto bene ma tu hai chiuso la porta ed io sono rimasto li, fermo ad aspettare che aprissi ma tu non hai mai pensato di farlo. Quando sono andato via, sono tornato sul divano, tutti mi hanno fissato, ed io non ho resistito. Ho urlato contro tutti Deku, infondo questo sono io. Vorrei poterti parlare di nuovo. Spiegarti che senza te torno ad essere nulla.
Il problema è che prima non mi interessava rimanere senza di te, ora riesco solo a desiderare di stringerti a me.
Ad interrompere i miei pensieri e il rumore del piatto che appoggi sul bancone. Ricordo la prima volta che hai cucinato pancake per tutti ed erano qualcosa di magico. Sai cucinare così bene. Hai imparato da solo, vero? Tua madre era quasi sempre a lavoro quindi molte cose hai dovuto imparare a farle da solo.

Sei forte.

Ti guardo ancora mentre prendi l'ultimo ingrediente dalla dispensa e lo versi sulla tua colazione. Lo rimetti a posto e con il piatto tra le mani ti guardo mentre esci dalla cucina senza degnarmi di uno sguardo.
Bhe, adesso per lo meno posso prepararmi la mia colazione. Mi alzo dalla sedia e guardo in direzione della cucina pensando a cosa preparare quando improvvisamente mi si formano delle lacrime agli angoli degli occhi.

Dannato.

Sono così stupido.
Patetico.
Ridicolo.
Non degno.

Mentre una lacrima riga la mia guancia mi rendo conto di essere rimasto incantato a guardare il pancake lasciato sul ripiano della cucina ancora caldo.

Stringo la un pugno sentendo un dolore enorme aprirsi nel petto. Deku, senza te non so essere davvero nessuno, neanche me stesso.

Perché è con te che sono me.

IZUKU pov.

Ho mangiato la mia colazione con calma in camera mia mentre fissavo la lettera che è poggiata sul mio comodino. È arrivato il momento di leggerla. Farà male, Kacchan?
Mi alzo dalla sedia e mi dirigo al letto. Mi siedo li e con molta calma dopo aver afferrato il pezzo di carta. Apro la busta ed estraggo due fogli. Chiuso gli occhi e respiro lentamente.

Sono pronto Kacchan.

Desideravo averti.  ||Bakudeku||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora