15.

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IZUKU pov.

Il suo sguardo mi ricorda il tramonto... così rosso, come il sole che si sdraia lungo l'orizzonte. Il suo sguardo così serio, che mi taglia la pelle. Le labbra, chiuse, serrate, inespressive. Eppure mi sono sempre chiesto le persone cosa pensino, Kacchan cosa pensa? E di me? E del mondo?
Ho solo incontrato il suo sguardo, eppure mi sono passati addosso una valanga di brividi. Sento le gambe tremarmi, eppure rimango fermo qui. A fissare il suo sguardo. Il rosso rubino contro il verde smeraldo.
Dobbiamo parlare, ha detto. Cosa dovrei dirgli? Dovrei raccontargli i miei pensieri? Rompere questa lotta contro me stesso? Provare a farmi amare?

"Io sono innamorato di te"

mi ha detto, ma dopo tutto questo tempo? Cosa mi dovrei aspettate? È Kacchan, quello irraggiungibile, quello che voglio superare, quello che mi sprona, un punto di forza. E se gli permetto di amarmi metterà me prima del suo sogno? Non posso permetterlo. Lui ha il suo sogno, non posso rovinare la sua vita. Lui deve continuare ad essere il mio rivale, quella persona da raggiungere. Non posso far trasparire così il mio amore. Non posso metterlo in questa situazione.

Inizia ad accettare il fatto che vi amerete solo con il pensiero.

Dovrò stare lontano da lui... Il mio amore per lui sarà soltanto un pensiero. Devo reprimerlo, per lui, per me. Devo lasciarlo andare... soffrirò... il mio cuore andrà in mille pezzi, ma prima o poi andrò avanti, come andrà avanti anche lui.

Basta con questa storia. Pensa a te Bakugou, spero mi capirai.

Ti amerò in silenzio.

"Allora? Ti ho detto che dobbiamo parlare" il ragazzo dagli occhi rubino mi smuove dai miei pensieri.
"Bene, ma non starmi così attaccato" dico con tono serio. Sono molto deciso. Devo esserlo.
Lo vedo allontanarsi, rimane serio.
"Cosa vuoi?" gli chiedo.
"Dimmi perché mi hai mandato via. Io ti ho rivelato i miei sentimenti e tu li butti nella merda come se nulla fosse. Eppure anche tu mi hai detto che ti piacevo. Dimmi cosa hai intenzione di fare perché io sto impazzendo" finisce avvicinandosi pericolosamemte a me.
Faccio un passo indietro e sbatto con la schiena conto un albero.
"Sentimi, io e te non possiamo essere nulla" dico.

Non è vero Kacchan.

"Ne sei sicuro?" dice con un ghigno sul viso.

"Si, ne sono sicuro. Non possiamo essere assolutamente niente, neanche con il pensiero." continuo.

Non credermi Kacchan.

"Ed io dovrei credere alle tue parole?"

No. Non devi.

"Si." dico con un qualcosa che mi opprime lo stomaco e mi chiude la gola.

"Io non voglio crederci." si avvicina a me, è vicino al mio viso, le nostre labbra potrebbero sfiorarsi.
Basta, se mi bacia ora tutto quello che ho pensato va a frantumarsi, devo inventarmi in fretta qualcosa.
"Basta! Scollati! Allora non hai capito che devi stare lontano da me? Ti odio! Ti sei sempre preso gioco di me! Perché dovrei stare con uno come te?" Dico urlando e spingendolo via da me. Mi volto e corro via, lasciandolo li e lasciando che tutto il dolore che provo esca fuori.

Scusa Kacchan.

BAKUGOU pov.

Mi ha lasciato qui... da solo... di nuovo.
Eppure gli avevo detto che ero innamorato di lui. Mi ha lasciato qui con questo vuoto nel petto, con questo dolore che mi consuma da dentro, mi brucia dappertutto, mi tiene bloccato qui. Ma cosa dovrei fare ora? Ha detto che mi odia, ma dovrei crederci? Deku non mi odierebbe mai, vero? Lui dopo tutto quello che gli ho fatto non mi ha mai odiato, perché proprio ora? Io... io finalmente ero riuscito ad accettare il mio amore per lui, forse lo provavo da tempo? Io non lo so, ma ora ne sono certo, perché lui deve odiarmi? Dovrei essere arrabbiato ma io... io non ci riesco con lui, non ci riuscirò mai. Ce l'ho con il mondo intero ma con lui non riesco più.

Impara ad amarlo in silenzio.

Dovrei, vero? Dovrei amarlo in silenzio... Se è questo che vuole... l'importante è che sia felice lui... giusto? Dirò al mio cuore, che finalmente si era accorto di riuscire a provare qualcosa, di stare zitto, di amare in silenzio, può essere possibile?

Eppure solo ora mi rendo conto di quello che ho sempre provato per lui. Lui mi è sempre stato dietro, come un cagnolino, eppure io lo vedevo come un intralcio, un sassolino davanti alla mia strada, una comparsa.
Riuscirò mai a stare zitto? A rimettere qualcosa dentro questo petto ormai vuoto?
Lui è sempre stato li ed io l'ho sempre trattato una merda. Infondo capisco se lui ora mi odia. Prima lo tratto male e poi improvvisamente mi presento dicendo che sono innamorato di lui.
Tsk. Che patetico che sono, così comico.

Inizio a camminare, finalmente. Non so quanto tempo sia passato, sembra un'eternità. Arrivo al dormitorio e non c'è più nessuno qui fuori, neanche i miei bagagli, sicuramente Kirishima li ha portati dentro per me.
Entro e sono tutti radunati qui, è una sala con i divani. Mi aggiro un po' per ambientarmi anche se non so quale forza mi stia portando a fare questo.

"Hey Bakubro, ho preso i tuoi bagagli e li ho portati davanti la tua stanza, vedi è al secondo piano." mi dice mentre è accanto agli altri affianco ai divani.
"Se se." dico voltandomi e andando alla ricerca di scale.

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"Cazzo" sbruffo.
Sono le tre di notte e non riesco fottutamente a chiudere occhio. Menomale che la scuola inizia solo tra qualche giorno. Vorrei sapere dov'è la sua stanza... Prima mi sono infilato nella mia e per non pensare più a nulla ho sistemato le mie cose e sono rimasto qui... Kirishima e Kaminari mi hanno portato la cena in camera, non volevo scendere... Avrei visto lui.

Senza rendermene conto esco dalla mia stanza in silenzio e mi incammino per i corridoi di questa "casa". Fuori le porte ci sono scritti i nomi quindi mi risulterà più facile trovare la sua stanza. Al secondo piano non c'è, scendo giù ma niente. Deve essere per forza al terzo, salgo le scale e ci sono 4 porte:
• Denki Kaminari
• Ida Tenya
• Fumikage Tokoyami
• Izuku Midoriya

Eccolo! Mi avvicino lentamente alla porta, sento un nodo alla gola e una fitta allo stomaco sempre più forte ogni passo che faccio verso quella porta.
Mi avvicino e mi appoggio al muro affianco ad essa, non dovrei nemmeno essere qui, se uno di quegli idioti delle stanze affianco dovesse uscire mi vedrebbe sicuramente. Ma che cazzo me ne frega. Mi siedo accanto alla porta ed appoggio la testa alla parete alle mie spalle. Chiudo gli occhi e sembra passare un millennio, però ogni secondo che passa mi sento meglio finche il mio cuore non si ferma.

Sta piangendo.

Angolo me!
Holaaaa, ho ripreso a scrivere. Ne sono davvero felice. Malgrado tutto troverò un modo per essere puntuale! Spero che il capitolo vi piaccia! Fatemi sapere eh! Per qualsiasi commento, domanda e qualsiasi cosa vi passa per la testa, io sono a vostra disposizione!
Vi adoro.
_Anna.

Desideravo averti.  ||Bakudeku||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora