23.

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IZUKU pov.

Sono passati tre giorni da quando la sera dormo con Kacchan. Ho ancora vergogna ma lui mi lascia i miei spazi. Non mi pressa ed io non gli do motivo di farlo. Questa giornata è passata in un lampo e Kirishima mi ha detto di stare molto attenti a quando ci avviciniamo per parlare perché Kacchan inizia a fare domande. Sono in camera mia, appena uscito dalla doccia, oggi ho fatto tardi studiando per le verifiche dei prossimi giorni. Lui sicuramente starà aspettando che io vada nella sua stanza. Sto cercando di fare quanto più in fretta possibile. Mi sono asciugato i capelli e con solo l'accappatoio addosso mi dirigo all'armadio.
"Come ho fatto a dimenticare i ve-" parlo tra me e me quando sento la porta spalancarsi.
"ORA TU MI SPIEGHI QUANTO CAZZO DI TEMPO DOVREI ANCORA ASPE-" le urla di Kacchan che si bloccano improvvisamente è come il sole dopo la tempesta.
Dopo un po' mi rendo conto che è lì immobile mentre ha solo velocemente chiuso la porta dietro di se. Ha sul volto un espressione impassibile, seria.
"Kacchan, tutto bene?" dico immobile con ancora solo l'asciugamano addosso.
La sua bocca non proferisce parola.
"Kacc-" faccio per dire quando vedo che improvvisamente si muove a passo svelto verso di me. Preso dal panico indietreggio battendo contro l'armadio e ansimo per la superficie gelida contro la mia pelle calda.
Kacchan è arrivato ad un millimetro dal mio viso.
"Deku, so che ci stai ancora pensando ma fa finta che questo non sia mai successo." dice velocemente sulle mie labbra.
"Cosa dovrei far finta che non sia successo?" chiedo accigliato.
"Questo" dice avventandosi sulle mie labbra. Rimango con gli occhi sgranati dalla sorpresa ma sento qualcosa assalirmi dentro, una sensazione strana e così piacevole.

Farfalle nello stomaco.

Il bacio più bello della mia vita. Quanto tempo è che non assaporavo le sue labbra? Troppo tempo, eppure non sono riuscito a dimenticarle. È dannatamente bello.

Grazie, Dio.

Sento il cervello spegnersi e le mie mani che prima erano rimaste rigide lungo i miei fianchi ora invece sono posizionate tra i capelli di Kacchan che non accenna a interrompere questo bacio che diventa sempre meno casto.
La sensazione che provo è così bella. Vorrei non staccarmi più, ma non posso mandare a rotoli tutto.
"Kacchan" dico tra le sue labbra.
Lo vedo baciarmi ancora e non accennare a fermarsi.
"Kacchan." dico ancora. Lo vedo fermarsi e allontanarsi dal mio viso con i suoi occhi così dolci fissi su di me. Senza dire una parola mi afferra le spalle con le sue mani sempre calde, mi sposta dall'armadio freddo e apre le ante. Prende le prime cose che gli capitano a tiro che accennano a somigliare ad una tuta e me le passa.
Lo guardo negli occhi e noto che mi sta implorando di vestirmi, di assecondarlo, di non dire nulla. Come se l'unica cosa che vuole è stare con me sdraiato nel suo letto con i nostri corpi che si chiamano ma noi sappiamo già che resteremo immobili.

Far finta che non sia successo.

Afferro velocemente gli indumenti che mi sta porgendo e mi dirigo in bagno.
Mi vesto velocemente ed esco dalla stanza insieme a lui e ci dirigiamo al piano di sotto.
Entriamo nella stanza completamente buia e una scarica di adrenalina mi percorre la spina dorsale ripensando che pochi minuti fa lui era incollato alle mie labbra.

Dimentica.

Ci incamminiamo verso il letto nel buio più totale. Lo vedo accendere la lampada sulla sua scrivania e guardo il letto che era ancora intatto. Mi stava spettando.
Alzo le coperte e mi stendo mentre guardo lui che spegne la lampada e si incammina verso il letto, con molta destrezza salta su e si infila sotto le coperte con me. Si mette comodo poi rimane fermo nel buio più totale.
Starà dormendo?
Sarà sveglio?
Starà pensando?
E al bacio, ci starà pensando?
I brividi lungo il mio corpo non mi danno pace. Sento la sua mano che sale verso il mio corpo. Una sensazione strana si impossessa di me iniziando a farmi tremare.
"Voglio solo abbracciarti" sento la sua voce parlare accanto a me e tutto si placa. Lo lascio abbracciarmi e sento che in questo momento tutto è magnifico. Sento le forze abbandonarmi e tutti i miei nervi rilassarsi. Non riuscirei più a muovere un muscolo ma le parole dalla mia bocca escono così semplici.
"Kacchan con te è tutto così bello."

Buio.

BAKUGOU pov.

Sono ore che dorme, ma io come potrei? È capace di mandarmi in tilt in un attimo.
Sono rimasto abbracciato a lui per tutto questo tempo. Riesco a bearmi di questo profumo così invadente, ma come sono finito in tutto questo? Cosa mi fa lui? Io sono quello che è costantemente arrabbiato, quello insuperabile, quello che non è mai riuscito ad accettare i suoi sentimenti nei confronti di nessuno che se lo è sempre impedito eppure sono qui abbracciato ad un ragazzo così fragile che io voglio proteggere a tutti i costi. Ho capito i miei sentimenti per lui quando ho iniziato a guardarlo negli occhi per davvero. È capitato così, in un lampo ed io sono stato sopraffatto da emozioni che ho odiato all'inizio ma ho imparato ad accettare perché avevo poi capito che con lui è tutto più semplice, che quando lui non c'è io non so distinguere più il bianco dal nero. Quando lui è stato in coma per quei giorni dopo quell'incidente alla UA io non sapevo più cosa fare. Hanno parlato tanto i medici, ma non davano speranze, erano solo ipotesi.

"Potrebbe svegliarsi" "Se si sveglierebbe" "Se si sveglierà". Io ascoltavo e non riuscivo a proferire parola, mi morivano in gola. Avrei urlato che si sarebbe svegliato che lui era forte ma sapevo che in un certo senso, dopo quello che aveva subito non solo fisicamente, avrebbe preferito non svegliarsi.
Ma avevo questa speranza dentro di me che so che a volte era semplice paura di perderlo solo dopo averlo trovato. Scoppiò tutto dentro di me.
"Lui si sveglierà" dissi poi, senza spiegare nulla a nessuno. Non ce n'era bisogno. Lui si sarebbe svegliato, lo sapevo, lo speravo.
Quando dopo giorni sentii di nuovo la sua voce chiamarmi non so cosa accadde dentro di me, ma realizzai che senza di lui io non sarei riuscito ad essere più nulla. È con lui che riesco a ricordare chi sono, è con lui che ho capito cosa voglio. Il destino ci ha uniti.

L'uno per l'altro.

Che barzelletta, vero? Katsuki Bakugou che dà retta ai suoi sentimenti.

Ma sono innamorato davvero.

Desideravo averti.  ||Bakudeku||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora