12.

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Izuku pov.

"Kacchan io voglio vedere le regiatrazioni di quello che è successo." dico guardandolo dritto negli occhi.
Lui è ancora vicino al mio viso, con sguardo serio.
"Lo so, anche io voglio sapere come è successo..." dice guardandomi senza spostare un muscolo.
"Io posso spiegarti tutto... " dico abbassando poi la testa.
"Se te la senti si... " mi dice con tono quasi impaurito.
"Beh..." inizio io "il professor Aizawa mi aveva immobilizato ed appeso ad un palo, io dovevo scendere e quindi dopo un po' sono riuscito a scendere ma ero ancora legato da quelle fasce così resistenti. Con la mia forza non riuscivo a fare nulla, ero solo al 20% della mia potenza così ho pensato di usare tutta la mia potenza e ho attivato il 100% del One for all..." sento le lacrime scendere dai miei occhi, stringo le lenzuola del letto "la potenza è stata così tanta da far cedere il suolo creando una pressione d'aria. Avevo visto che i due palazzi stavano cedendo ma il mio piede era incastrato nel suolo così io... non ho fatto... in tempo" piango a singhiozzi "ti chiedo scusa Kacchan." piango, piango come non ho mai pianto, le lacrime scendono sul mio viso, sono così salate che le sento bruciare sulle ferite che ho. Stringo le lenzuola del letto. Non voglio aprire gli occhi, ho paura dello sguardo di Kacchan, ho paura della colpa perché so che la colpa è mia... io ho fatto un casino e lui ne sta pagando le conseguenze, è stato qui notte e giorno, senza mai fermarsi, sperando nel mio risveglio ed io ho causato tutto questo. Lui non merita una persona così orribile come me. Faccio errori di continuo, lui non può stare con una persona come me...
"Deku..." kacchan avvicina la mano alla mia spalla. Mi scanso.
Alzo lo sguardo e lo vedo, è sorpreso ma lascia trasparire un po' di dolore.
"Kacchan... lasciami stare. Torna a casa. Vai via." dico con il cuore che quasi esce dal petto. Vorrei urlargli di rimanere ma lui potrebbe avere di meglio, io lo so.
"Deku ma che cosa stai dicendo? Io non andrò a casa, resterò qui come ho fatto in tutto il tempo che sei stato in coma." dice provando a appoggiare ancora una volta la mano sulla mia spalla. Io afferro il suo polso e lo guardo dritto negli occhi.

Fa male.

"Kacchan, vai via." dico.
Lo vedo, il suo cuore, infrangersi davanti ai miei occhi. Il suo sguardo torna freddo, senza emozioni.
"Io non so perché tu mi stai mandando via, ma sappi che ti odierò proprio come prima." dice strattonando la sua mano dalla mia presa e andando via lasciandomi da solo, nella mia stanza d'ospedale.
Porto le ginocchia al mio petto e infilo la testa tra di loro. Piango, con tutte le mie forze. Ma ho fatto bene, starà meglio senza di me, troverà qualcuno di migiore, che non farà guai, che lo amerà più di quanto lo amo io...

Sei stato la parte migliore di me, Kacchan.

Bakugou pov.

Sono fuori l'ospedale, seduto su una panchina a piangermi addosso, cosa cazzo mi hai fatto, Deku?
Prendo il cellulare dalla mia tasca, solo una persona può aiutarmi e vedermi in questo stato:
"Pronto, hey Kirishima, dove sei? Bene, vengo da te."
Kirishima è mio amico, un vero amico, andrò da lui. Parlerò a lui. Io voglio capire perché Deku mi ha fatto questo.
Cammino in fretta verso casa di Kirishima, sento più freddo del solito
"Cazzo, Deku." ringhio tra me e me.
Senza accorgermene mi ritrovo davanti casa del mio amico con ancora le lacrime agli occhi, alzo la testa e lo vedo fuori dalla porta.
Quando vede il mio viso pieno di lacrime mi guarda perplesso.
"Amico non so cosa sia successo ma è grave." mi dice aprendo la porta alla sue spalle per entrare.

Sono da almeno due ore sul letto di Kirishima ancora a piangermi addosso.
"Quindi ricapitolando, Midoriya ti ha baciato ben due volte, ti ha fatto dormire accanto a lui e poi stasera ti ha detto di andartene via senza ma e senza se. Esatto?" mi dice ancora una volta.
Alzo lo guardo e lo guardo con un sguardo fulminante.
"Okay, bene ho capito." dice Kirishima.
"E non ripeterlo più che mi sono rotto il cazzo." Sbraito.
"Cosa hai intenzione di fare?" mi chiede sedendosi su una sedia di fronte a me.
Ci penso su... Dopo pochi secondi lo guardo negli occhi.
"Scopriremo perché ha fatto così, cioè tu lo scoprirai e me lo dirai." lo guardo von espressione di certezza.
"Amico io sapevo che avresti fatto fare tutto a me, ma Midoriya non verrà di certo a dire tutto a me, infondo la sua migiore amica e Uraraka, non io." mi dice. Rimango palesemente perplesso, ha ragione, cazzo, come possiamo fare?
"Diventa amico di Uraraka" dico secco.
"COOOSA? NO AMICO MA CHE DICI, COME POSSO DIVENTARE AMICO DI URARAKA NO!" lo guardo in modo fulmineo. "Va bene bro ma in che casini mi metti" dice in fine.

Ho vinto io.

penso facendo un piccolo sorriso.

"Iniziamo da domani" dico.
"Bakubro... " mi guarda Kirishima.
"Cazzo vuoi? "
"Domani è domenica" dice trattenendo le risate.
"ZUCCONE DI MERDA! " dico infuriato.
Scoppia a ridere, ma cosa cazzo c'è da ridere io non lo so. Lo lascio fare.
"Domani vai da Midoriya e vedi come sta." ordino.
"Si, ho capito, padrone." dice alzando gli occhi a cielo.
"NON ALZARE GLI OCCHI AL CIELO IDIOTA!" Urlo.

Dopo poco torno a casa mia. Sono sul letto con uno sguardo assente, ho lasciato una parte del mio letto vuota, come se volessi che la presenza di quell'idiota di Deku sia qui. Esasperato butto la testa sul cuscino e senza rendermene conto, dopo un po',

"Idiota" sussurro

dormo.

Apro gli occhi di soprassalto. Non so che ore siano ma devo fare una cosa molto importante. Mi alzo dal letto e mi incammino verso la scrivania, mi siedo e prendo un foglio e una penna. Quello che sto per fare non l'ho mai fatto per nessuno, ma per lui si. Io devo farlo, perché so che quello che provo io lo prova anche lui.
Deku, non riuscirò mai ad odiarti ancora. Posso solo amarti.

Devo scrivergli tutto ciò che provo.

Angolo me!
Capitolo triste, sono triste anche ioooooo.
Come state? Quando ho scritto questo capitolo stavo piangendo, letteralmente. Mi piangeva il cuore, ma ho dovuto. Spero la storia vi piaccia.💚

_Anna.

Desideravo averti.  ||Bakudeku||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora