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DUE MESI DOPO

IZUKU pov.

È metà marzo già e fuori la finestra della mia classe i ciliegi stanno fiorendo e sono magnifici, uno spettacolo. È tutto così bello, il freddo sta andando via e con se va via anche un po' di me. Mi sto sgretolando man mano...
Ma va tutto bene... credo.
Sento la mia anima tremare quando cala la sera, e so che devo chiudermi nella mia stanza e combattere contro qualcosa da cui non riesco a scappare.
All'inizio pensavo fosse una cosa normale avere qualche incubo, ma poi è diventata una cosa fissa. Ne faccio in continuazione. Nella notte mi sveglio nel panico totale, piangendo, a volte sento Kaminari bussare alla mia porta e chiedermi se va tutto bene e alle volte resta con me per calmarmi, ma poi quando va via ed io chiudo gli occhi loro ricominciano. Mi perseguitano.
I miei incubi sono concentrati di puro terrore. Figure, persone, buio. È tutto sparso intorno ed io sono così impotente, non posso fare altro che subire e poi svegliarmi nel terrore della notte. Non sono più andato da Kacchan da quella volta, ho paura che possa prendermi in giro e quindi di questa cosa ne sappiamo solo io, Kaminari e Uraraka. Lei mi ascolta sempre, mi dice che vorrebbe tenermi compagnia ma io le dico che non fa nulla, che va bene così.
"Passerà" le dico ogni volta sperando sia l'ultima.
Oggi le lezioni sono già finite, penso che mi allenerò. Vorrei fare una corsetta, una lunga corsetta. Quindi mi dirigo al dormitorio.
"Hei Midoriya, tutto bene?" Mi chiede Kaminari avvicinandosi a me.
"Si Kaminari, grazie mille." dico abbassando la testa.
"Se hai bisogno sai che ci sono, lo sai." mi dice mettendomi una mano sulla spalla.
"Lo so, davvero grazie mille. So che posso contare su di te." lo ringrazio con un sorriso.
Arriviamo al dormitorio e mi dirigo nella mia camera quando arrivato al secondo piano mi sento strattonare violentemente il colletto della giacca e tirarmi all'indietro mentre le mie gambe cercano di reggermi.
Arrivo in una stanza e vengo sbattuto al muro così violentemente da farmi chiudere gli occhi e trattenere il respiro dal dolore.
"ORA TU MI DICI COSA CAZZO C'É TRA TE E PIKACHU PRIMA CHE VADO DA LUI SENZA NEANCHE SAPERE LA RAGIONE E GLI SPACCO LA FACCIA." sento la voce di Kacchan sputarmi violentemente addosso queste parole.
Apro gli occhi e non so perché ma la rabbia mi pervade completamente.
"Tu dimmi cosa ti può interessare! Sono fatti miei e di nessun altro." dico quasi urlando.
Lo vedo chiudere gli occhi e respirare rumorosamente.
"TU E PIKACHU, ALLORA?" mi urla ancora con gli occhi iniettati di sangue.
"SONO FATTI MIEI KACCHAN, CHI SEI TU DI TANTO IMPORTANTE PER DOVERTELO DIRE?" dico urlando, finalmente, sento i polmoni perdere tutta l'aria al loro interno e la gola iniziare a bruciarmi.
"CHI SONO IO? HAHAHAHA DEKU, ALLORA NON HAI CAPITO UN CAZZO. TUTTO QUELLO CHE TI ACCADE IO DEVO SAPERLO." vedo le vene sul suo collo quasi scoppiare.
"Dimmi tu chi sei, cazzo, per farmi tutto questo." dico battendogli due pugni sul petto arrivato al capolinea, lui non si muove perché troppo concentrato ad ascoltarmi. " Kaminari la notte è l'unico che mi sente urlare nel sonno, è l'unico che rimane con me e mi fa compagnia mentre sono nel terrore più totale e cazzo. Non capisci? Mi sto consumando Kacchan, lentamente, ogni notte. Non senti le mie urla? Sono sicuro che le sentano tutti, nel dormitorio e sai gli unici che sono venuti ad aiutarmi chi sono? Kaminari e Uraraka, non tu!" dico puntandogli un dito contro, condannandolo, mentre le lacrime scendono piovose sul mio viso.
"Tu non ci se Kacchan! Cazzo! Vedi cosa mi fai? Mi sto consumando, mi sto fottutamente consumando e nessuno lo vede! Fingo bene, vero? Sorrido così bene nel dolore ormai. Nessuno si avvicina e mi chiede come sto davvero! NESSUNO! E NE TANTO MENO TU! QUINDI NON SENTIRTI IN DOVERE DI SAPERE PIÙ NULLA DA ORA IN POI, CONTINUA PURE CON TUTTO QUELLO CHE NON FAI. STAI ANDANDO ALLA GRANDE" dico con la gola in fiamme e gli occhi che mi bruciano. Mi volto e vado mia, sbattendo la porta. Mi dirigo nella mia stanza, chiudo la porta a chiave e apro l'armadio.

Impulso.

Mi vesto con una tuta semplice e corro via dalla UA e dal dormitorio. Corro, corro veloce, corro anche se sento il corpo andare in fiamme.

È un dolore così piacevole.

Nel mio cervello passa la sua espressione in continuazione, mentre gli urlavo contro, mentre metabolizzava tutto quello che dicevo, mentre mi mangiava con gli occhi.

Cazzo.

Mi fermo improvvisamente e mi piego in due dal dolore. Mi sono sforzato troppo.
Ho il corpo in fiamme, il cervello in fiamme. Sento il mio sangue bollire nelle vene. Alzo gli occhi al cielo ed è quasi tramontato il sole. Ho corso proprio troppo. Torno indietro.

BAKUGOU pov.

Ma cosa cazzo dice. No. No. No.
"CAZZO" dico sentendo che potrei scoppiare a momenti come una bomba ad orologeria. Esco dalla mia stanza e mi dirigo in quella di quello stronzo di Kaminari. Stavolta lo ammazzo.
Irrompo nella sua stanza e trovo anche il rosso.
"Bakubro ma che cav-" mi avvicino a lui molto velocemente e lo brucio con gli occhi.
"Ora tu mi dici perché cazzo non mi hai detto di quello che succede a Deku di notte. PERCHÉ CAZZO NON NE SO NIENTE? EHH?" dico urlando con gli occhi che mi escono dalle orbite.
"N-non posso dirtelo bro... lui non vuole" mi dice con un viso triste.
"Invece ora me lo dici e mi approfondisci tutto il discorso perché già mi ha detto tutto" dico cercando di trattenere qualche urlo furioso.
Vedo il biondo sbiancare e poco dopo tornare normale.
"Okay bro, ma siediti... ne avrai bisogno" mi dice.
"Non darmi ordini, mi siedo solo perché voglio" dico ormai calmo sedendomi accanto a Kirishima che se ne sta in silenzio ad ascoltare.
"Midoriya... lui non sta bene... Vedete, di giorno lui sembra normale, felice. Ma di notte lui soffre, io lo vedo, ogni sera vado da lui, lo sento urlare dalla mia camera. E quando arrivo nella sua stanza, che oramai lascia la porta senza la chiave, lo vedo nel suo letto che soffre. Fa degli incubi orrendi, talmente brutti che urla e piange. Quando arrivo vicino al suo letto gli appoggio la mano sulla spalla e inizio a parlargli, gli dico che sono li, che io ci sono, che deve stare calmo, che non è solo. E lui inizia a calmarsi fino a quando non apre gli occhi piangendo ed ogni volta che mi vede li mi dice:
"Scusami tanto Kaminari, è successo di nuovo" e mi guarda con gli occhi pieni di lacrime. Io gli tengo compagnia, mentre si calma, a volte i suoi incubi li ricorda ma altre volte no. È riuscito a raccontarmene solo uno ed è raccapricciante ragazzi." Mi guarda fisso negli occhi con una faccia completamente bianca.

Mi sento distrutto, ma non ho mosso un dito.

"D-dimmelo." dico avendo paura.
Ho davvero paura? Capita tutto questo a lui? Ed io non ne so niente. Non ero lì per lui...

Io non ero lì con lui...

Angolo me!
Salve! Mi scuso per questo capitolo così triste e tormentato. Ma migliorerà tutto. Spero che il capitolo vi piaccia! Personalmente lo descrivo come "forte".
Fatemi sapere e per qualsiasi domanda sono qui!

Ahh e quasi dimenticavo! Volevo dirvi che pubblicherò un nuovo capitolo ogni Martedì, Venerdì e Domenica! (Non chiedetemi con quale logica)
Vi adoro!
_Anna.

Desideravo averti.  ||Bakudeku||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora