11.

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Bakugou pov.

Sono steso sul lettino con Deku, ieri sera dopo il bacio mi ha pregato di sdraiarmi accanto a lui, forse avrà notato la mia stanchezza... Io non sono riuscito a resistere e senza dire una parola mi sono sdraiato accanto a lui. Ora lui sta dormendo accanto a me, io sto fissando il soffitto da ore mentre gli tengo la mano. Sono stanchissimo, ma non riesco a chiudere occhio. Ripenso a come sia successo. Credo che ci siano le registrazioni, quando andrò a scuola lunedì chiederò ad Aizawa di farmele vedere, voglio capire cosa è successo.
Non ci siamo detti una parola ieri perché lui quel poco di forze che aveva le aveva usate per il nostro bacio quindi, esausto, si è addormentato.

Mi volto a guardarlo, è così piccolo, ha il volto rilassato e la bocca socchiusa.
Le ferite sul suo volto fanno male persino a me.

Katsuki con lui sei così diverso...

È vero, sono davvero troppo diverso con lui, attaccherei chiunque ma lui non si deve toccare, è troppo importante...

La porta si apre rivelando l'infermiera con degli attrezzi per i soliti controlli.
Nella settimana che Deku è stato in "coma" lo visitavano in continuazione.

"Buongiorno, mi scusi, devo controllare il sognorino Midoriya." mi dice l'infermiera con calma.
Sento un fastidio enorme perché già so che per fare questi controlli ora lui si sveglierà e non riuscirà poi a richiudere occhio.
Scendo dal lettino, mi metto le scarpe, mi infilo le mani nelle tasche e faccio per uscire dalla stanza.
"Sese, ho capito." sbotto, guardando l'infermiera con uno sguardo arrabbiato.
Lei si spaventa un po' mentre io chiudo la porta alle mie spalle e faccio un ghigno divertito.
È divertente quando hanno paura.
Penso che ora andrò a prendere un caffè, oggi è sabato quindi non abbiamo neanche la scuola. È stato difficile tutta la settimana stare con Deku e allo stesso tempo andare a scuola. Ora che è sveglio finché non lo dimettono voglio stare con lui...

Sono alle macchinette a prendere uno di questi caffè schifosi, faccio la strada a retroso per tornare nella stanza di Deku quando i miei pensieri si fiondano al bacio di ieri sera. Mi fermo con un piede a mezz'aria, sento qualcosa formicolarmi nello stomaco e la mia faccia andare a fuoco.

Cosa mi stai facendo dannato e bellissimo Deku?

Izuku pov.

Sento un tocco leggero su di me.
Così gentile che mi fa quasi rabbrividire...
"Kacchan" dico con gli occhi ancora chiusi.
"Signorino, il suo compagno è fuori ad aspettare, io le sto facendo dei controlli."
sento l'infermiera gentile.
"La ringrazio." dico e rimango con gli occhi chiusi.
Poco dopo sento che va via. E fuori dalla porta sento parlare:
"Mi scusi ma come sta?" questo sicuramente e Kacchan, lo riconosco dal modo arrogante ma che non vuole far notare.
"Sta meglio, tra qualche giorno potrà essere dimesso e tornare a casa, ha preso un brutto colpo ed è stato un vero miracolo che sia sveglio dopo quello che è accaduto, Recovery Girl ha preferito farlo guarire gradualmente con le sue forze, senza usare il suo quirk." sento i passi dell'infermiera andare via.
La porta della mia stanza si apre e richiude velocemente.
Sento i passi di Kacchan avvicinarsi e si siede sul letto con calma.
"Piccolo Deku, hai fatto un bel casino, l'importante è che tu ti sia ripreso. Ci vuole un po' ma l'importante è che ti ho trovato." mi sta accarezzando i capelli.
Sposto la mia mano sulla sua e la accarezzo.
"Kacchan..." apro gli occhi.
"Deku" dice
"Ho fatto un casino, e tu stai pagando le conseguenze con me, so che sei davvero stanco morto, l'ho visto ieri quando il tuo sguardo era così stanco, non sei mai stato così, Kacchan. Ti chiedo scusa." dico alzandomi dallo schienale del lettino, le forze man mano stanno tornando.
Alzo lo sguardo verso Kacchan che quando incontra i miei occhi non esita un attimo ad abbracciarmi. Mi aggrappo alle sue spalle e lo stringo anche io.
"È vero Deku, sono stanco ma per te ne vale la pena." dice tra i miei capelli.

" Kacchan io sono innamorato di te." dico.
Sento che improvvisamente gli si blocca il respiro e si allontana da me, per guardarmi negli occhi.

Mi guarda così intensamente.
Accenno un piccolo sorriso e lui si avvicina a me.
Mi bacia.
È un bacio innocente, gentile, come se avesse paura di rompermi.
Dopo poco si stacca.
"Deku dobbi-" viene interrotto dalla porta della stanza che si apre rivelando Kirishima, Kaminari, Uraraka, Iida e Sero.
Vedo Kacchan scattare verso la sedia come se la nostra vicinanza non dovesse essere scoperta.
Gli altri appena mi vedono fanno un salto di gioia.
"Izuku!" urla Uraraka correndo verso di me.
"Vedo che stai meglio Midoriya, Bakugou non ci dice mai nulla di come stavi." parla Kirishima con il suo solito sorriso.
"MA DIMMI TU COSA DOVREBBE FREGARVI!" urla Kacchan infastidito.
"Sempre il solito" bisbiglia Kaminari.
Mi faccio una risata.
"Grazie ragazzi, sto bene."
"Ci hai fatto prendere un colpo, è stato davvero brutto quando abbiamo visto quello che è successo tramite il monitor." dice Iida.
"Non potevamo fare nulla." aggiunge Sero.
"Grazie davvero ma sto bene ora. Vi chiedo scusa per avervi fatto preoccupare." dico io mentre chino la testa sentendo un leggero dolore dietro la nuca.
Sono ancora tutto indolenzito.
"Non preoccuparti, spero che ti riprenderai presto! Il professore Aizawa ha detto che l'esame è stato superato lo stesso perché prima di annunciare che era stato annullato, Kirishima è arrivato al gate di fuga." racconta Uraraka.
"Che bello, sono davvero felice. Chiedo scusa anche a te Kirishima." dico essendo dispiaciuto per il casino.
"Non preoccuparti Midoriya." risponde Kirishima.
"Basta che non fai dinuovo lo zuccone forzuto" dice Kacchan con fare arrogante ma più che altro sembra divertito.
Passato gran parte del pomeriggio con gli altri, loro vanno via.
Appena la porta si chiude mi sdraio con delicatezza avendo ancora dolori su tutto il corpo.
"Deku, sei stanco?" sento Kacchan.
"Oh, no, mi sto solo sdraiando per riposare la schiena." dico gentile.
"Ah quindi possiamo parlare? Se non ti dispiac-" la porta della mia stanza si riapre
"CHI È CHE DISTURBA ADESSO?" urla Kacchan.
"Izuku... " sento la voce di mia madre e mi sento un vuoto che parte dallo stomaco.
"Mamma... " dico con le lacrime già arrivate agli occhi.
La vedo chiudere la porta dietro di se e correre verso di me, mi abbraccia con delicatezza.
"Piccolo mio, è stato un inferno. Sono davvero felice che tu sia sveglio. Sono stata davvero molto in pensiero. E grazie Katsuki che gli sei stato vicino, proprio come quando eravate bambini." dice lei tra le lacrime.
"Non c'è di che, signora" vedo Kacchan sedersi e grattarsi la nuca dall'imbarazzo.
"Come ti senti ora piccolo mio?" mi chiede la donna più gentile al mondo mentre mi guarda negli occhi.
"Meglio, mamma, mi sento ancora un po' indolenzito ma sto bene. Sono sveglio." dico facendo un sorriso.
Resta a parlare con me per un po' fino a che non si alza dalla sedia:
"Ora devo andare piccolo... " dice
"Katsuki, lo affido a te anche se mi dispiace che tu debba rimanere qui, se ti serve qualcosa non esitare a chiamarmi." continua mia madre.
"Ma si figuri, è un piacere, grazie."
Kacchan accompagna mia madre alla porta e non appena lei esce lui la richiude dietro di se.
Si avvicina a me, poggia le mani ai lati del mio corpo e si avvicina molto pericolosamente al mio viso.
"Ora tocca a me, è da stamattina che devo dirtelo. Dobbiamo parlare." mi guarda negli occhi serio.

Dobbiamo parlare.

Angolo me!
Salve! Sono un po' in ritardo per colpa del mio lavoro ma per voi troverò sempre il tempo di scrivere.💚

_Anna.

Desideravo averti.  ||Bakudeku||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora