20.

3.4K 113 25
                                    

BAKUGOU pov.

È aprile. Sono passate due settimane da quando ho saputo di Deku. Non mi rivolge più la parola e... lui... lui non sorride più.
Ha assunto quell'aria triste, spenta, persa. Ha preso le distanze da tutti, tranne da Kaminari e quella faccia tonda. Per il resto non parla con nessuno se non per delle questioni scolastiche. Se ne sta sempre in camera sua, esce solo per mangiare, o per andare a correre, ogni tanto. Ha lasciato tutti con l'amaro in bocca. Ma tutti sanno che la colpa è anche un po' la loro. Nessuno c'era. Nessuno. Neanche io. Ma il problema è che io non lo avrei lasciato perdere se solo lo avessi sentito. Anche un sussurro, come quella sera... Non riesco a spiegarmi il perché, io non ho sentito nulla, ma forse era perché ero troppo immerso nei pensieri e nel dolore.
Cazzo. Si può mai essere così stupidi?
Fa così male, Deku? Fa davvero così schifo questa situazione? Non avrei dovuto lasciarti solo, sarei dovuto tornare ogni notte fuori la tua porta, ma forse non sono più venuto perché dentro di me c'era qualcosa che mi faceva stare nella mia camera sperando che ti saresti ripresentato di nuovo ed io mi sarei liberato un po' da quel dolore che mi divora l'anima.
Ma cosa dovrei fare Deku? Dovrei lasciarti andare? Abbandonarti? Cosa potrei mai fare?

Chiederti scusa.

Tsk, che cosa patetica. Non accetterà mai le mie scuse. Ma poi non hanno più senso... fa troppo male. Ti sentiresti meglio, Deku? Staresti bene, almeno un po'? L'anima starebbe meglio? Dovrei davvero chiederti scusa? Ma per cosa? Non ti ho evitato, non ti ho sentito, quali potrebbero essere le mie scuse? Cazzo. Ti devo scrivere una lettera? Ma che cazzo dico, una lettera per delle scuse che dovrei fare di faccia.

La lettera.

L'avrai letta la mia lettera, Deku? No. Non credo, se l'avresti letta avresti capito tutto. Credo...
Però io ho l'anima che mi pesa, ti devo delle scuse? Ma per cosa?

Per tutto.

Cazzo. Sento un crampo allo stomaco. Improvvisamente mi passano in mente tutte le volte in cui ti ho trattato male, ti ho picchiato, urlato contro, preso in giro, riso in faccia... Cazzo, Deku.
Le lacrime mi pizzicano ai lati degli occhi. Mi alzo dal letto, apro la porta scendo giù, vado in cucina e sono tutti in sala, cazzo. Io sto sull'orlo della disperazione. Non piangere qui, Katsuki. Bevo un bicchiere e vado via, ci sono tutte le comparse li, tranne lui. È sera, dovrebbe essere nella sua stanza... Le mie gambe camminano automaticamente fino al terzo piano, quarta porta a sinistra.

'Izuku Midoriya'

leggo fuori la porta. Lentamente poggio la fronte alla porta di quella stanza, chiudo gli occhi, respiro lento. Con la mano destra apro lentamente la porta.
Entro, chiudo la porta alle mie spalle. Le luci sono spente, la camera è illuminata solo dai raggi della luna che passano oltre la grande porta-finestra. Noto che le tende sono aperte

Ti senti soffocato.

"Kaminari, grazie, ma non sto dormendo." sento la sua voce, mi si blocca il respiro ed il mio cuore inizia a battere all'impazzata.
"Non sono Kaminari." dico solo. con calma.
Vedo le coperte del letto alzarsi e lui mettersi seduto sul letto.
"Accendo la luce" dico.
"No." risponde in fretta.
"Per favore." ribatto "io posso vederti, non ti prenderò in giro." finisco.
C'è qualche attimo di silenzio che sembra un'eternità.
"V-va bene" dice calmo.
Accendo la luce e incontro i suoi occhi, il mio cuore inizia a fare male.
Lui è lì, a pochi metri da me ed io sono un idiota, lo sono sempre stato.
"Hai bisogno di qualcosa?" dice.
"Posso avvicinarmi?" chiedo. Sarò gentile con lui. Lo sarò per sempre.
Lo vedo esitare qualche momento e poi accennare ad un piccolo si con la testa. In quel momento le lacrime iniziano a riempire i miei occhi. Non piangere ora, cazzo.
Mi avvicino, lentamente, pochi passi, ma senza mai esitare un istante.
Mi avvicino al suo letto, a lui.
Una volta vicino al suo letto rimango fermo, di fronte a lui. Lo vedo spostarsi per farmi spazio. La mia bocca si alza in un piccolo sorriso per la sua dolcezza. Anche se faccio schifo ed è arrabbiato con me, lui è sempre Deku.

Il mio Deku.

Mi siedo sul letto portandomi al centro, posizionandomi di fronte a lui e incrociando le gambe. Ora siamo faccia a faccia. Ora posso parlare. Io devo farlo.
"Posso dirti una cosa? Io lo so che sei arrabbiato, ma per favore, ascoltami senza dire una parola, va bene?" chiedo sentendo la prima lacrima cadere giù. Non ce la faccio più. Il Katsuki stronzo non esisterà più per lui. Con lui sono vulnerabile, posso.
Per un attimo lo vedo sbalordito, poi torna composto.
"Va bene." dice solo.
"Bene" inizio "Ti chiedo scusa per tutto quello che ti ho fatto, Izuku. Ti chiedo scusa per le parole che ti ho detto, ti chiedo scusa per tutte le volte che ti ho lasciato in disparte, ti chiedo scusa per tutte le volte che ti ho picchiato, per tutte le volte che ho rovinato il tuo sorriso. Ti chiedo scusa per tutte le volte che hai dovuto fingere di stare bene, ti chiedo scusa per tutte le volte che hai dovuto nascondere i lividi a zia Inko, ti chiedo scusa per tutte le volte che hai pianto in silenzio. Ti chiedo scusa per tutte le volte che tu ho lasciato solo ed invece avrei dovuto essere al tuo fianco, perché io lo so che sei sempre rimasto al mio fianco, dopo tutti, e oltre tutto. Izuku, ti prego, accetta le mie scuse." dico piangendo a dirotto. Cazzo. "Io lo so che sono stato un idiota, ma ti prego, non uscire dalla mia vita ora. Io ti voglio nella mia vita, ora più che mai. Izuku." Finisco.
Lui sta piangendo, non so da quanto. Lo noto solo ora.
Continuo a piangere. Caccio tutto fuori, finalmente. Lo guardo ed è così bello, lo è sempre stato. Con quei capelli che profumano di mela verde. Vorrei tanto toccarli, accarezzarli, sentire il loro profumo. Potrei mai? Gli guardo le mani, esitando se poterle stringere o meno. Ma vedo le sue allungarsi verso il mio viso e toccare la mia guancia. A quel tocco chiudo gli occhi e mi lascio accarezzare da quelle mani morbide.
"Kacchan, io accetto le tue scuse." lo sento parlare con voce roca.
Ho ancora gli occhi chiusi e le lacrime cominciano a scendere ininterrottamente mentre i singhiozzi si uniscono all'orchestra del pianto.
Non dice più nulla, sento solo la sua mano accarezzarmi. Alzo la mia e la poggio sulla sua che mi sta asciugando le lacrime. Apro gli occhi e lo vedo di nuovo in tutta la sua bellezza.
"E chiamami Deku, mi piace di più" lo sento dire mentre fa un sorriso e sposta la testa di lato con le lacrime agli occhi.
Sorrido automaticamente e senza esitare mi butto su di lui stendendo entrambi. Rimango con la testa nell'incavo del suo collo e la faccia contro il cuscino.
"Posso restare?" chiedo sperando in una risposta positiva.
"Tutto il tempo che vuoi" sento dire.
Sorrido sentendo quelle parole. Alzo la testa dal cuscino ed il corpo dal letto. Lo vedo accigliarsi ma poi capire. Alza le coperte e si stende. Io mi alzo dal letto e vado verso la porta, la chiudo a chiave, spengo la luce e mi dirigo verso il letto.
"E se viene Kaminari?" mi chiede.
"Non serve più, ora ci sono io." dico stendendomi accanto a lui. Lo vedo poggiare la testa sulla mia spalla.
Restiamo lì in silenzio per un tempo infinito, tutto il tempo che ci serve.
"Kacchan." mi chiama.
"Mh?" mugugno.
"Dammi un po' di tempo... ecco, per provare... lo sai." a quelle parole il mio cuore fa un balzo pesante.
Il mio cuore vorrebbe urlare, esplodere ed invece può solo battere forte.
"Va bene" dico.

Ti amo.

penso.

Angolo me!
Holaaaa! In primis vi chiedo scusa per il ritardo ma ero a messa. Ebbene si, è finito anche questo capitolo ed io sono felice! Spero davvero che il capitolo vi piaccia. A me piace sempre di più questa storia. Al prossimo capitolo!
_Anna.

Desideravo averti.  ||Bakudeku||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora