"Le emozioni che lo tormentavano erano le stesse che lo sostenevano. Senza l'uragano, la vela sarebbe uno straccio."
-Fonte: TumblrAppena entriamo in casa, mi giro verso Matteo e gli regalo un sorriso rassicurante; non c'è bisogno che mi parli, so bene che è leggermente agitato all'idea di rivedere mia madre e di cenare con i miei parenti. Dopo di che gli stringo un po' la mano, ma lo mollo immediatamente quando mia madre ci raggiunge all'ingresso, meglio non creare fraintendimenti
-Madeleine, non sei arrivata poi così tardi, non abbiamo ancora iniziato a cenare. Sto finendo di cuocere le patate al forno- alza il viso, finendo di sganciarsi il grembiule azzurro da cucina, e il suo sguardo si fa un po' più serio vedendo che non sono sola. -Matteo? Sei proprio tu?-
Il ragazzo dietro di me avanza e le si avvicina lasciandole due baci sulla guancia, a mo di saluto. -Sono proprio io, forse un pochino più alto.- ride e la sua risata riecheggia in tutto l'ingresso, facendomi sorridere di rimando. Che bel suono. -E tu come stai, Angela? Ti vedo giovane e bella proprio come l'ultima volta che ti ho visto anni fa-
Lei scuote la testa come se non ci credesse e poi scrolla le spalle. Pensa sempre di non essere più come una volta, a causa di tutte le sofferenze provate, senza capire che è stupenda, sempre e nonostante tutto, sia dentro che fuori. -Sempre educato e carino, ancora oggi. Ma come mai siete insieme? Ti fermi a cena?-
Matteo si volta verso di me, sorridendo appena, poi annuisce, guardando in direzione di mia madre. -Madi mi ha invitato e ho accettato, spero non sia un problema-
-Ma assolutamente no, ti pare?! Aggiungiamo subito un posto a tavola, sei il benvenuto- non avevo nessun dubbio sarebbe andata così.
*****
Mi incanto a guardare Matteo che giocherella con mia cuginetta e sorrido mentre arriccio una ciocca di capelli intorno al mio dito. Lei, ormai, non vuole più staccarsi da lui e lo chiama "il mio fidanzato" facendomi ridere ogni volta. Ha solo 6 anni ma pare avere le idee già abbastanza chiare.
-State di nuovo insieme?- mi giro verso mia zia, sentendola parlarmi quasi all'orecchio e io scuoto la testa in segno di negazione. Dovrei dirle che, in realtà, sto praticamente con un altro, ma non mi va di parlare di me, perciò sto zitta -Eppure lui ti guarda come se fosse ancora innamorato di te-
Strabuzzo gli occhi e riporto lo sguardo su Matteo, che sta subendo le torture della piccola Benedetta che gli pettina i capelli in modo tutt'altro che delicato. Sentendo, evidentemente, il mio sguardo addosso, proprio lui alza appena il capo e i nostri occhi si incrociano. Fa una smorfia fintamente disperata, in riferimento a Benedetta, e poi sorride dolcemente, facendomi quasi sciogliere. Sono patetica.
-Non credo sia così...- biascico, guardando nuovamente verso mia zia per poterle rispondere senza alzare la voce e far sentire così agli altri il nostro discorso
-Piccola Madeleine, passiamo un'intera vita a cercare il vero amore, e quando lo abbiamo davanti agli occhi non lo riconosciamo? Non è da tutti essere guardati così, credimi che quel ragazzo è ancora pazzo di te, come quando l'ho conosciuto anni fa- il cuore, quasi, mi si ferma, mentre analizzo le sue parole.
Da quando l'ho rincontrato, ho fatto di tutto per stare attenta a non farmi illusioni, soprattutto dopo che ho saputo che stava con Noemi, e ora mia zia mi viene a dire, con tale semplicità, che lui è innamorato di me? Per quanto vorrei tenere fuori dalla mente queste parole, so che non riuscirò... Già da questo momento so che continuerò a pensarci e ripensarci, mentre mi sentirò in colpa, non dovrei pensare ai sentimenti che prova lui se sto con Andrea, no?
-Benedetta, amore, ora devo proprio andare- la bambina inizia a piangere sentendo le parole di Matteo e mi giro verso di loro, vedendo lui che la abbraccia dolcemente e le dice qualcosa all'orecchio che sembra tranquillizzarla. Dopo di che, la piccola si asciuga gli occhi con la manica della giacchetta che ha addosso e annuisce, trovandosi evidentemente d'accordo con ciò che il moro le ha detto. Poi si alza, correndo verso sua madre, e Matteo fa la stessa cosa. -Domani devo alzarmi prestissimo, perciò devo salutarvi. Sono stato bene comunque, continuate una buona serata-
Tutti lo ringraziano e salutano, poi io e mia madre lo accompagniamo all'ingresso. Matteo e lei si salutano dolcemente, dopo essersi scambiati qualche battuta sulla cena visto che lui ha amato ogni cosa che gli è stata servita, dopo di che lei mi lascia una carezza sul braccio e torna in cucina, lasciandomi sola con il mio ex.
Lo osservo mentre afferra il giubbotto dall'appendiabiti accanto a sé e lo indossa, per poi mettere le mani in tasca e osservarmi. -Grazie di avermi invitato, Madi. Sono stato davvero bene-
Il solo pensiero di salutarlo, mi fa provare un dolore fastidioso alla bocca dello stomaco. -Non c'è bisogno di ringraziarmi, Teo. È stato divertente, ed è stato bello vederti sopportare Benedetta, per una volta non sono stata io la sua preda- faccio spallucce, scherzandoci su -A proposito, cosa le hai detto per farla smettere di piangere?-
-Che le avrei regalato un peluche e che potrebbe chiamarlo come me!- sorrido pensando che so già che rispetterà la promessa e che quindi dovrà per forza tornare qua per poterglielo dare
-Ora devo proprio andare, Madi.- annuisco appena, abbassando lo sguardo, ma lui mi alza il viso, posando l'indice sotto al mio mento. Alcuni brividini si fanno spazio nel mio corpo, ha le mani gelate. -Che c'è?-
-Non lo so... Ma quando ti devo salutare succede qualcosa di strano in me. Forse perché mi ricorda la volta che ti ho salutato prima di partire- credo che quello sia stato uno dei momenti più difficili della mia intera vita.
Lui all'aeroporto che mi stringe a sé, io che piango disperata, il mio aereo che viene chiamato dall'altoparlante, mio padre che mi invita ad andare, io che mi allontano da Matteo mollando piano piano la sua mano, i suoi occhi che cercano di non piangere, io che mi allontano e sento il fiato spezzarsi, l'imbarco, la consapevolezza di non poterlo più vedere e una parte di me che si spezza.
È tutto questo che sento nuovamente in me, quando devo salutarlo. Tutte quelle emozioni accatastate e provate tutte in un solo secondo.
-Stavolta è diverso. Siamo adulti, nessuno può decidere per noi. Non succederà mai più che uno di noi parta lasciando l'altro, Madi- afferra il mio viso, mettendo le sue mani sulle mie guance, e mi stampa un dolce bacio sulla fronte. Un bacio dolce che spegne i miei cattivi pensieri. -Sono qua, non vado da nessuna parte. Vado solo a casa, sennò domani il mister me ne dice quattro- ironizza, mollando la presa su di me e sorridendo, mentre mi schiaccia un occhiolino
-Va bene. Allora se mi prometti che non vai più lontano di casa tua, ti faccio andare- uso un tono sarcastico, in modo tale da rispondere allo stesso suo modo -Davvero Matteo, è tardi. Dovresti andare e riposare. Scrivimi quando arrivi-
-Sì, non ti preoccupare.- si abbassa leggermente verso di me e posa le sue labbra sulla mia guancia, sfiorandola appena per lasciarci su un piccolo bacio -Buonanotte, se hai bisogno di me scrivimi. Appena avrò un attimo risponderò-
Trovo dolcissima questa sua disponibilità, ma mi limito a fare un cenno col capo per fargli capire che ho inteso. -Buonanotte, Teo- dopo di che, gli apro la porta e lo osservo mentre esce di casa e scende le scale, ma non prima di avermi sorriso per un'ultima volta, mandando completamente in panne il mio cervello.
Solo quando sparisce completamente dalla mia visuale, la mia mente torna sul pianeta Terra, smettendo di navigare per galassie magiche e lontane, così chiudo la porta e torno dentro, prendendo coraggio per continuare la serata e obbligandomi a non passare il resto del tempo a pensare a Matteo e quanto, per quanto vorrei negarlo a me stessa, avrei voluto mi baciasse prima di lasciare casa mia.
Nota: ecco il secondo capitolo 01:48, personalmente, trovo questo capitolo dolcissimo... Ma non abituiamoci alla calma, già sapete.
Anyway, vediamo come Matteo venga ben accolto dalla famiglia di Madi e sentiamo le parole che sua zia le dice, dopo di che vediamo Matteo e Madi che si salutano, lui la coccola e tranquillizza, mentre lei ammette che avrebbe voluto si baciassero... Madi, ma Andrea???
Detto questo, spero che il capitolo vi piaccia, aspetto i vostri commenti e pronostici per il prossimo. Buonanotte, baci, Ele 🤍
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Un amore che non passa|| Matteo Pessina
FanfictionMadeleine e Matteo, dopo tanti anni, si rincontrano per caso tra le strade di Bergamo. In passato, anche se erano solo degli adolescenti, si sono amati tanto, hanno avuto una relazione intensa e reale, ma che è giunta al termine per colpa del lavoro...