"Si dice la distanza è come il vento, spegne un fuoco piccolo e avvampa un incendio."
-Fonte: TumblrMatteo mi sposta la sedia e poi mi fa cenno di accomodarmi, facendomi sorridere e scuotere leggermente la testa per il suo gesto d'altri tempi. Alla fine, abbiamo deciso di passare la serata in casa sua, invece che in un qualsiasi ristorante, per avere più privacy e poter parlare in modo più naturale.
Ha insistito per cucinare lui e ho accettato volentieri, da quel che ricordo è sempre stato bravo a farlo, magari mi saprà stupire ancora di più. Sto cercando di godermi ogni singola e piccola cosa, anche se devo ammettere che sono piuttosto agitata, quasi come se fosse il nostro primo appuntamento. Ho il cuore che batte veloce nel mio petto e le cose non migliorano certamente ogni volta che i suoi occhi profondi si scontrano con i miei. Riesco a leggere in essi ogni emozione che va a mischiarsi con le mie facendomi sentire come sulle montagne russe.
Lo osservo mentre prende posto davanti a me e sorride. Mi basta davvero solo un suo piccolo sorriso per farmi sentire come in paradiso. Io davvero non ho idea di cosa sia capace di farmi. Ha sempre avuto un forte ascendente su di me. E la cosa più bella è che non ha mai usato questo potere per ferirmi o farmi male, assolutamente. Ha sempre avuto massimo rispetto di me e del mio cuore.
-Ho cucinato ciò che so che ti piace tanto. Come primo tortiglioni con gorgonzola, noci e speck. Come secondo le scaloppine con i funghi.-
-Ti ricordi tutto ciò...- constato, osservandolo con adorazione, per poi spostare lo sguardo sul mio piatto con dentro la pastasciutta -È passata una vita da quando mangiavamo insieme, Matteo.-
Annuisce come se fosse impossibile dimenticare questi piccoli dettagli, poi allunga la mano verso la mia, iniziando ad accarezzarmi le dita con i polpastrelli. -Non ho mai scordato nulla, perché mi sei rimasta sempre dentro. Ogni piccola cosa di te è rimasta nel mio cuore e nessuno ha potuto fare nulla per far sì che ne uscissi-
-Ho avuto paura, paura dell'intensità che ancora percepivo tra noi.- vado dritta al punto, volendo affrontare già da ora il discorso. È meglio parlare da subito di ciò che ci ha portato a lasciarci, così da poter passare poi una serata tranquilla dopo. -Pensavo di essere riuscita a dimenticarti, dopo sette anni, ma poi mi è bastato rincontrarti per caso e mi sono resa conto che tutto era rimasto immutato. Mi sono sentita terrorizzata, tu avevi un'altra e io non potevo competere.- fa per interrompermi, contrariato dalla mia ultima frase ma io gli chiedo di poter continuare, prima che perda il coraggio di farlo -Ma poi l'hai lasciata e sei tornato ad essere il vecchio Matteo, quello che a scuola mi portava la colazione, quello che se mi saliva la febbre veniva a casa mia super preoccupato e si addormentava accanto a me dopo avermi rassicurato. E lì ho pensato di poter riniziare ad essere ciò che eravamo...-
-E infatti potevamo, anzi possiamo...- la sua espressione è carica di speranza, come se volesse trasmettermi un po' della sua fiducia
Annuisco trovandomi d'accordo, poi continuo a parlare -mi sono spaventata nuovamente quando ho scoperto che mi avevi nascosto di Noemi. Le mie paure sono riaffiorate, il mio sentirmi inferiore a lei è tornato a galla. Avevo paura di stare male come in passato, volevo allontanarti prima che tornassimo a essere così uniti. Ma poi ci siamo lasciati e mi sono resa conto che stavo male, malissimo. Non potevo evitare niente perché non ho mai smesso di amarti.-
Alcune lacrime mi solcano il viso e mi maledico mentalmente per questo. Ci ho messo un sacco di tempo a truccarmi, tra la mia incapacità e Marcelo che non mi lasciava un attimo in pace, e alla fine rovino il tutto piangendo. È proprio tipico mio.
-Madi... probabilmente nella tua vita ti sono accadute troppe cose che ti hanno reso più insicura e ti hanno fatto perdere la fiducia in te e negli altri, ma credimi quando ti dico che non sei inferiore a nessuno.- si alza dal suo posto e si avvicina, prende la mia mano e fa alzare anche me, posando poi le sue mani nei miei fianchi -Non ti rendi conto di quanto sei bella sia dentro che fuori e non ti rendi conto del modo in cui ti guardo. I miei occhi non vedono nessun'altra che te.-
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Un amore che non passa|| Matteo Pessina
Fiksi PenggemarMadeleine e Matteo, dopo tanti anni, si rincontrano per caso tra le strade di Bergamo. In passato, anche se erano solo degli adolescenti, si sono amati tanto, hanno avuto una relazione intensa e reale, ma che è giunta al termine per colpa del lavoro...