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Nota¹= vi ricordo di leggere la nota autrice a fine capitolo, grazie. Buona lettura 🤍

"Sei quel regalo che la vita ha deciso di farmi nel periodo in cui avevo perso ogni speranza di essere davvero felice"
-Fonte: Tumblr

*Tre anni dopo*

Mi guardo un'ultima volta allo specchio della stanza in cui sono e mi obbligo a non piangere, visto che la truccatrice ci ha messo così tanto a prepararmi. Sono truccata in modo semplice e leggero, cosa che si intona con i miei capelli che sono legati in un ordinato chignon con due ciuffi arricciati che scendono ai lati del mio viso, mettendo così in evidenza gli orecchini di perla ai miei lobi.

Mi sento bella, davvero, per una volta. Il vestito che ho scelto è bianco, semplice e a sirena. Ha le maniche lunghe in pizzo e la schiena rimane leggermente scoperta, ma non in modo troppo profondo. Mi fascia alla perfezione e sembra nato apposta per essere indossato da me, come se l'avessero cucito proprio su di me.

-Mamma- sento una dolce voce chiamarmi e mi giro immediatamente verso la porta aperta, che fino a poco tempo fa era socchiusa. I miei occhi si posano su mio figlio che corre verso di me e sorride. Mi abbasso, cercando di non stropicciare l'abito, e gli stampo un bacio sulla guancia, sistemandogli i capelli a caschetto, visto che è tutto spettinato come al solito, è un piccolo scalmanato -mamma, sei bellissima-

-Amore mio, anche tu sei bellissimo- è così tenero con le guance arrossate e con il mini abito blu addosso -Come sei arrivato qua? Pensavo fossi con la zia!-

Scuote la testa e mi accarezza la guancia con le sue piccole manine, così rido e, prima che rovini il trucco in qualche modo, lo fermo e gliele bacio. Lo amo più della mia stessa vita.

-Ero con papà e lo zio Manuel- faccio per rispondergli, ma proprio Matteo fa capolino nella stanza e così io alzo immediatamente lo sguardo verso di lui, accorgendomi della sua presenza.

Il cuore mi inizia a battere veloce nel petto appena incrociamo gli sguardi e mi alzo immediatamente in piedi, prendendo il piccolo Thomas per mano. -Matteo, avresti dovuto mandare Manuel a recuperare Tommy, non dovresti vedere la sposa prima del matrimonio-

Gli occhi del mio fidanzato, o sarebbe meglio dire del mio quasi marito, non accennano a voler smettere di guardarmi, mandando così al diavolo la superstizione e l'usanza. Sento il suo sguardo bruciarmi addosso, mentre mi esamina attentamente e poi riprende a guardare i miei occhi, sorridendo in modo totalmente rapito. E così mi sento ancora più bella.

Si avvicina a me e mi sorride in modo dolce, in quel modo che lo contraddistingue e mi ha fatto innamorare tanti anni fa, nei corridoi della scuola. Incredibile come non sia cambiato di una virgola, è sempre lo stesso sorriso sincero e io sono sempre più innamorata, giorno dopo giorno.

Posa la mano destra sul mio fianco, mentre con la sinistra prende Thomas per mano, ma senza smettere di guardarmi nemmeno ora. -Sei bellissima, Madi. E non importa se le usanze dicono che non avrei dovuto vederti, sono solo delle enormi fesserie. Sceglierei di sposarti sempre e in ogni caso, dovrebbe scoppiare il mondo per far sì che non accada più. Solo questo potrebbe impedirmelo-

I miei battiti cardiaci aumentano ancora di più sentendo le sue parole e davanti a questa vicinanza. Vorrei baciarlo a perdifiato e non smettere mai, come se fosse per me linfa vitale. È parte di me, una parte integrante, e non potrà mai cambiare. -Ti amo, ancora non ci credo che stiamo per sposarci-

Un amore che non passa|| Matteo PessinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora