Capitolo 3

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"Quindi tu sei il tanto famigerato Minho di cui tutti mi hanno parlato?"-esclamo quando siamo abbastanza lontani dal Casolare

"Si"-esclama lui parlando a monosillabi

"Allora.
Perché siamo qui dentro?"-parto subito alla carica con le domande

"La W.I.C.K.E.D."-mi dice lui guardando a terra

"Eh?"-la W.I.C.K.E.D. che sarà mai?

"Ci hanno mandato qui per un esperimento ma nessuno ha capito di che tipo è"-mi dice lui e noto che sta stringendo i pugni

"Da quanto tempo siete qui?"-dico io in in sussurro continuando a passeggiare con lui a fianco

"Io, Alby, Newt ed altri radurai siamo qui da 2 anni"-mi dice lui alzando lo sguardo

"E non avete mai trovato una via d'uscita?"-chiedo innocentemente

"Ci stiamo lavorando,faccia di Caspio!"-ringhia lui contro la mia direzione

Ci fermiamo accanto ad un piccolo boschetto dentro la radura.

Lui guarda me.

Io guardo lui.

Ci guardiamo.

Ma nessuno muove un dito.

Forse ho esagerato a fargli certe domande.

Infondo lui è stato gentile con me.

Cioè anche se era stanco ha avuto la forza di volontà per accompagnarmi a fare il giro turistico ed a rispondere ad alcune domande

"Io...
Scusa.."-pronuncia lui dopo attimo di silenzio

Rialzo il capo e lo guardo negli occhi.

Sembra profondamente dispiaciuto per quello che mi ha detto

"No...
Sono io che devo chiederti scusa.
Non devo fare certe domande,non so come voi facciate a vivere in queste quattro mura ed io non ho diritto di comportarmi così.
Ora,se mi scusi vado a dormire"-dico scuotendo il capo e guardando a terra

Cerco di allontanarmi da quella situazione di imbarazzo approfittando della scusa per andare a dormire

"Caspio"-sento sussurrare a lui

Si avvicina a me mentre sto per andare verso il Casolare nel mio caro sacco a pelo quando mi prende il braccio e mi obbliga a girarmi verso la sua direzione ma forse non ha ben calcolato la distanza perché appena mi prende con la sua presa ferrea, vado a sbattere contro il suo petto possente e muscoloso

"Non volevo dire questo"- mi dice leccandosi le labbra

Siamo vicini.

Siamo molto vicini.

Sento il suo respiro caldo ed affannoso sul mio altrettanto caldo ed irregolare.

Deglutisco rumorosamente guardando le sua labbra.

Questa vicinanza sta creando un non so ché di magia.

Sento uno sciame di farfalle nel mio stomaco mentre una sensazione di leggere nausea piacevole si fa spazio dentro me.

Sento uno strano formicolio nel basso ventre e non mi reggono più le gambe.

Non so se ho mai provato questo tipo di sensazioni prima di entrare qui dentro, ma è come se un'altra persona si fosse impossessata di me e non mi volesse lasciare.

"Fagiolina..."-inizia col dirmi lui con voce roca e assolutamente sexy

"Mi chiamo Giorgia"- esclamo indispettita corrucciando la fronte e sollevando lo sguardo verso il suo cercando di non far capire le emozioni che sento dentro di me.

Velocista || Minho Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora