Mi giro lentamente mentre un odore acre mi invade le narici,mi trattengo dal vomitare.
Davanti a me c'è un dolente.
La sua stazza torreggia sul mio corpo esula da umana, mi ricorda molto quella di un gigante.
Stringo tra le mani quella scatola di metallo che emette un bip..bip continuo.
Lo metto in borsa facendo dei movimenti lenti per non creare ulteriori, come dire, danni per la mia salute mentale e fisica.
Cerco di pulire alla bell'e meglio il coltello sporco di sangue nero del raduraio infettato che ho appena ucciso con le mie stesse mani.
Il coltello continua a scivolarmi dalle mani ma cerco di mantenere un atteggiamento sciolto e sicuro.
La melma del sangue nero mi tinge le mani del medesimo colore.
La creatura alta e puzzolente davanti a me ha tentacoli lungo le braccia ed è ricoperto di peli e di una strana sostanza melmosa verde che gli cola lungo il corpo per poi finire a terra.
Quei tentacoli sono armati fino hai denti.
In uno vedo una motosega, nell'altro un taglia roccia,in un altro un seghetto.
Bene,mille modi per morire torturata e non.
"Caspio"- sussurro inorridita, sconvolta e paralizzata.
Il respiro comincia a farsi irregolare.
Cerco di deglutire ma è come se la mia bocca si sia prosciugata tutto insieme.
Che faccio?
Mi metto a correre?
Non mi metto a correre?
Perché tutti questi pensieri contrastanti?
Non posso essere una persona normale convinta e sicura di quello che fa?
Bene,qualcosa devo pur fare!
Quando mi muovo verso destra,nella direzione della via d'uscita,il Dolente caccia un ruggito spaventoso.
Mi metto a correre.
L'adrenalina mi pompa nelle vene come una droga.
Mi mancava sentirmi così libera e spaventata.
Il mio respiro affannato mi fa annebbiare la vista e le mie gambe ipertese rischiano di farmi inciampare ogni volta che incontro un sassolino o un filo di erba troppo lungo.
"Arriverò quando né avrai bisogno."
"Conta sul mio aiuto e sarò lì in un batter d'occhio"
"Tra noi è finita,anzi non è mai iniziata... qualsiasi cosa fosse"
Invece posso solo contare su di me,sulla mia forza e sulla mia velocità.
"Ma che Caspio?!"- sbotto ad alta voce mentre i miei occhi e il mio naso cercano di abituarsi alla puzza del dolente che continua ad inseguirmi senza tregua.
I muri della sezione 7 si stanno per chiudere.
"Deve essere un Caspio di miraggio!"- continuo a sbottare mentre davanti a me si attiva una trappola.
Un varco si apre sotto i miei piedi.
Mi fermo sul posto prima di precipitare verso la morte sicura e buia.
Il dolente dietro di me continua a rincorrermi, ignaro della trappola che mi si para davanti.
Devo ucciderlo.
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Velocista || Minho
FanficIniziata: 08/09/21 Finita:14/03/22 Ed eccomi di nuovo qui con un'altra storia! Questo racconto si basa sugli avvenimenti tra Giorgia e Minho (per chi non lo avesse capito) La storia parla di una ragazza che viene improvvisamente catapultata in un po...