Capitolo 27

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Attenzione capitolo un pò spicy, ma tranquilli non è poi così tanto forte.
Fatemi sapere se questo tipo di capitoli vi piace,ma soprattutto ricordate che ci saranno altre scene come queste e che magari i personaggi si spingeranno un pò oltre.
Buona lettura miei cari radurai.🪐

"secondo te,Minho e Teresa sono insieme?"- mi domanda Thomas quando siamo usciti dalla stanza buia delle mappe e il sole ci ha obbligato a chiudere gli occhi per abituarci alla luce.

"Non lo so.
Per non venire neanche ad una riunione straordinaria e di massima importanza,ci deve essere stato qualcosa che l'ha intrattenuto."- gli rispondo io di rimando cercando di scacciare il pensiero, di loro due insieme, dalla mia mente

"Già.
Minho non manca mai ad una riunione degli intendenti,ci deve essere stato davvero qualcosa che l'ha distratto."- mi dice Thomas mentre cerca di prendere un respiro profondo e calmarsi

"Hai parlato con Teresa in questi giorni?"- continua lui la conversazione visto che io non ho minimamente voglia di parlare o di continuare questo argomento

"No,non ho il coraggio di affrontarla." - gli dico con tono sincero, probabilmente è la prima volta che sono così schietta con una persona

Non ho il coraggio di sapere la verità, perché so che mi farebbe troppo male.

Non ho il coraggio di guardarli ridacchiare e sorridere davanti a me a pranzo.

E non ho il coraggio di voler sapere,o di immaginare, dove porterà questa conversazione.

"Già neache io"- dice con tono sommesso ma credo che si stia riferendo a Teresa.

L'ho sapevo,tra loro è subito scattato quel legame che cerchiamo tutti nella vita,solo che ancora non lo sanno.

"Eccoli!"- esordisco con tono sarcastico indicando un punto della radura dove troviamo i due protagonisti di questa magnifica storia!

Thomas alza subito gli occhi al cielo mentre si avvicina a me, pericolosamente a me.

"Thomas che stai facendo?"- gli domanda io quando si sporge troppo in avanti con le mani dietro la schiena.

Posso sentire il suo fiato che si poggia sulle mie labbra, proprio come quella mattina al bosco.

"Credevo che la questione del bacio fosse risolta e che nessuno prova sentimenti per l'altro"- dico io spostando il peso del mio corpo all'indietro per guardarlo meglio negli occhi.

"Zitta"- mi dice solamente quando mette le braccia intorno al mio corpo e mi stringe di più a lui.

"Facciamogli uno scherzo"- mi dice quando gli avvolgo, titubante, le mie esili braccia intorno ai suoi fianchi muscolosi e morbidi.

Ho capito dove vuole andare a parare.

Per un attimo ho sentito Minho e Teresa smettere di parlare, e forse anche di respirare.

Inarco la schiena, quando le possenti e muscolose braccia di Thomas , mi stringono ancora di più a lui.

Lui aumento la forse sui miei fianchi lasciandomi sfuggire un gemito, avvampo subito per la vergogna di provare queste cose in pubblico, all'aperto e con un ragazzo che non desidero,la sua bocca rilascia una risatina divertita, sa benissimo cosa sta facendo a me e sa benissimo come sta reagendo il mio corpo al suo tocco forte ma delicato. 

Così,per ripicca, gli metto una mano tra i capelli corti, setosi e morbidi, tirandoli leggermente più a me mentre una mano,che prima avvolgeva il suo fianco, va verso l'addome.

Il mio dito traccia le sue braccia,come se fosse un filo,  passando per i bicipiti che si contraggono quando ci passo sopra con un tocco delicato, oserei dire quasi spaventato come tocco.

Continuo con il mio filo immaginario andando nei suoi pettorali che hanno un leggero spasmo quando traccio un cerchio pigro sopra di essi, torturandolo.

Parlando onestamente, e con tutta la sincerità di questo mondo, non so minimamente cosa sto facendo, ma pare funzionare dalle reazioni del suo corpo.

Mi lecco le labbra quando passo il dito, l'indice, nei suoi addominali scolpiti.

La sua bocca rilascia un piccolo gemito, che mi spinge a continuare, quando il mio dito si ferma proprio sopra la parte proibita di lui.

La mia bocca rilascia una risatina divertita e sensuale, involontariamente sensuale,ma questo pare risvegliarlo qua quello stato di trance cove era entrato.

So già cosa sta facendo e quindi decido di dargli il permesso, ma non solo perché ci sono Minho e Teresa che ci stanno guardando con gli occhi fuori dalle orbite e le loro bocche sono spalancate, un misto tra il desiderio e la gelosia cocente, ma anche perché mi sta piacendo questa sensazione, e forse non dovrebbe.

Le sue mani si ritrovano sui metodi glutei, inarco ancora di più la schiena mentre un brivido mi percorre lungo la spina dorsale quando lui lo strizza un pò.

È una sensazione strana ma che ti fa toccare il cielo con una mano.

Lascio un altro gemito, che non riesco a soffocare, quando una sua mano, che prima si trovava sul mio gluteo destro, va verso l'interno.

Gioca un pò con i miei capelli,con la maglietta e lo stomaco, ma non si ferma mai sulle mie forme, e non so se questa cosa mi faccia sapere che lui non vorrebbe mai toccarmi senza il mio permesso oppure ribollire il sangue nelle vene perché desidero il suo tocco.

"Ci si vede"- mi dice mentre scioglie l'abbraccio a lasciandomi rossa come un pomodoro per le emozioni provate pochi istanti prima, davanti agli occhi di Minho .

Ma dov'è finita Teresa?

"Cosa diavolo era?"- mi domanda Minho arrabbiato nero mentre con due grandi passi raggiunge la mia esile figura ancora scossa per quello che ho fatto senza provare un briciolo di pudore.

"Cosa diavolo vuoi dire?"- bhe, come si suol dire, se il diavolo ti rifiuta allora tanto vale diventarci.

"Quella scenetta davanti ai miei occhi.
Non farlo mai più"- mi dice mentre si sporge per guardare meglio i miei occhi.

"Oh andiamo!
Tu ti fai Teresa ed io non posso farmi Thomas?
Ma a che gioco stai giocando?"- gli dico io cercando di sembrare annoiata.

"Io non mi faccio Teresa"- mi risponde lui con un tono che non replica scuse

"Peccato, eravate così intimi pochi istanti prima.
Prima che arrivassimo io e Thomas"- lo so sto diventando matta ed odiosa,ma è l'unica cosa che posso fare per evitare che la verità mi investa come una valanga di neve e gelo.

"Eravamo così vicini perché...abbiamo parlato..." - mi risponde esitante

"Vi siete messi insieme?" - gli dico con aria sempre più annoiata,ma la verità è che non voglio sapere la risposta a questa domanda

"No,noi abbiamo parlato di te e di Thomas.
Fino a quando siete arrivati voi e lei se n'è andata via piangendo mentre io ascoltavo i vostri assurdi e stupidi gemiti!"- confessa

"Ed ha che conclusione siete arrivati?"- gli faccio un'altra domanda mettendo da parte la parte marcia di me.

"La conclusione è che lei vuole a Thomas mentre io....io...io amo te..."

Velocista || Minho Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora