Capitolo 24

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"sopravvivrà o almeno spero"- sento una voce in lontananza mentre cerco di muovere le dita dei piedi.

"Certo che supererà il coma.
Anche se questo potrebbe avergli inferto danni interiori come il carattere o la diffidenza.
Spero che sarà la Giorgia di sempre."- gli risponde l'altro,ma allora sono 2!

"È stata punta 12 volte da quel Dolente.
Mi devo complimentare con te,Minho.
Un secondo più tardi e sarebbe morta per un arresto cardiaco o per uno shock anafilattico"- continua Clint,ma certo è il medico Clint

"Ora vai,ti chiamerò quando si sveglierà.
Andiamo a mangiare quella brodaglia che prepara Frypan!"- gli dice mentre gli dà delle forti pacche sulla spalla ed escono da quello che dovrebbe essere l'infermeria.

Cerco di aprire gli occhi.

La luce del sole batte sull'erba fuori l'edificio.

Cerco di mettere a fuoco quello che mi circonda cercando di ricordare cosa ci faccio qui.

Poi il mio sguardo si posa sul mio petto,ho una maglietta molto larga,non proprio della mia taglia,che mi arrivo fino alle gambe scoperte.

Cerco di deglutire ma è come se non bevessi da giorni e forse è così,Clint aveva detto a Minho che sono entrata in coma.

Ho un dolore alla testa da mettere i brividi ed ho tutti i tendini rigidi- penso quando cerco di alzarmi dal lettino ospedaliero sul quale sono stata adagiata e bendata.

Mi dirigo verso delle voci,urla e risate che riecheggiano nell'aria.

Le mie gambe faticano a tenere il mio peso e tremano per il troppo sforzo fatto per correre dentro il labirinto.

La maglietta bianca, che prima mi arrivava a metà coscia,ora ricopre la parte più intima di me a stento,non me ne preoccupo molto.

Vedo verso la cucina dove tutti i raduraio stanno mangiando lo schifo che ci prepara ,ogni giorno con tanto amore Frypan.

Appena entro nello spazio aperto vicino l'edificio, e mi poggio nel palo che tiene il tetto di legno , tutti smettono di parlare.

Chiudo un attimo gli occhi per abituarmi al cambiamento di luci.

Li riapro volendo vedere Minho invece quello che mi si para davanti mi fa avvampare un pò per la vergogna un pò
perché tutti gli occhi dei radurai sono sopra di me...e le mie forme...

"Giorgia"- dice Minho sollevati mentr viene verso di me

"Minho"- gli dico con vice spezzato accogliendolo tra le mie braccia.

Le sue forti e possenti braccia mi fasciano perfettamente il corpo ricoperto da quella maglietta,ovviamente è la sua.

Ho riconosciuto che fosse la sua maglietta perché avevo il suo odore addosso e lo inspirato per tutto il tempo.

Lo abbraccio come se fosse la prima e l'ultima volta.

Mi è mancato così tanto.

Ci stacchiamo da quell'abbraccio che sembra essere durato un'eternità,nel frattempo la sua maglietta si è alzata ancora di più scoprendo una parte del mio fondoschiena ricoperto dalla mia biancheria.

"Ora ti porto via di qui"- mi dice guardando i miei occhi spenti e stanchi e pieni di magia allo stesso tempo.

Le sue iridi poi si fermano su di me,scrutano ogni piccolo angolo del mio corpo lasciandomi senza fiato.

Davanti a lui mi sento bella, è una sensazione strana e non so neanche se qualcuno si è mai sentito così in presenza della persona che più ha amato in vita sua.

Velocista || Minho Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora