Capitolo 23

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Attenzione capitolo un pò forte🔥

Pov Minho

La tengo stretta tra le mie braccia mentre corriamo senza prendere fiato, né fermarci ,verso l'uscita del labirinto.

Non penso che sarà stato lo spavento e l'adrenalina di uccidere il Dolente,proprio come ha detto Thomas.

Ma quei graffi sul suo fianco.

Non sono graffi qualsiasi, sembra che una mano abbia cercato di strapparle la pelle,la mano di Ben.

La ucciso lei mentre cercava di sopravvivere e difendersi dal mostro che il mio amico era diventato quando è stato punto da un Dolente ed ha cercato di uccidere un paio di volte Thomas.

È stata coraggiosa, tremendamente coraggiosa.

Neanche io sono stato in grado di uccidere un dolente, ma bensì sono sempre scappato per la paura.

Lei e Thomas sono la cosa migliore che abbiamo fin'ora.

Quando Thomas mi ha detto che in realtà non prova sentimenti per Giorgia,mi sono sentito sollevato.

Ma adesso,questo piccolo fiore è tra le mie braccia e combatte tra la vita e la morte.

Speriamo che le allucinazioni siano finite ed i muri siano aperti,non la lascerò morire così.

"Ci siamo quasi"- esordisce Thomas con il fiatone mentre cerca di avvisarmi che i muri sono aperti.

A differenza sua non sono stanco,ma bensì sento che potrei correre per altri 100 metri ed oltre senza mai stancarmi.

"Newt"- grido con tutto il fiato che ho in corpo verso la direzione del mio migliore amico.

Subito corre verso di noi,come meglio può perché la sua caviglia non gli permette di correre troppo a lungo e troppo veloce.

"Da Clint!"- urla lui nella nostra direzione mentre indica l'infermeria

I radurai, che prima chiacchieravano e lavoravano, ci stanno tutti fissando.

"Nel lettino"- mi ordina Clint prima che io metta piede nell'edificio.

Clint prende subito garze sterili e acqua ossigenata,prepara tutto l'occorrente per medicare Giorgia.

Poi prende una forbice.

"Cosa devi farci con quella?"- gli domando con tono interrogativo mentre mi siedo su una sedia.

Le gambe mi tremano così tanto che credo che non potrò camminare o correre per un paio di giorni.

Devo tagliare la maglietta"- dice mentre avvampa dalla vergogna e prende la fine della maglietta per cominciare a tagliare.

"Che cosa?"- dico con tono brusco e tuonante e subito le mani di Clint si fermano.

Non credo che la vedrà in intimo, soprattutto se è davanti a me.

"Vuoi farlo tu?"- mie domanda mentre si asciuga il palmo della mano sudata nei pantaloni sudici e sporchi.

"Si"- dico con tono pesante mentre deglutisco silenziosamente, con in viso una maschera di rabbia gelida.

Comincio a tagliare minuziosamente la sua maglietta sudata, sgualcita ed insanguinata.

Appena si sveglierà mi darà un pugno in testa ed un calcio dove non batte il sole per quello che sto facendo.

Glielo rinfaccierò a vita.

"Vuoi sbrigarti!?
Lo capisco che non vedi un paio di tette da 3 anni, ma amico è un fin di vita!"- sbotta Clint accanto a me mentre alza la voce e diventa rosso di rabbia.

Velocista || Minho Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora