Capitolo 26

810 38 0
                                    

Dopo aver spiegato velocemente a Thomas quello che mia madre mi ha detto e spiegato il piano che ho in testa,ci dirigiamo correndo verso Alby e Newt.

C'è bisogno degli intendenti, dobbiamo avvisarli e dobbiamo anche dirgli una cosa che non gli farà piacere.

"Newt!
Alby!"- urlo correndo per la radura verso la cucina dove si trovano ancora a mangiare.

"Tutti nella sala delle mappe"- li avvisa Thomas mentre corriamo verso la stanza dove possono entrare solo gli intendenti.

Così facendo attiriamo l'attenzione di alcuni radurai molto curiosi e che non si sanno fare gli affari loro.

Thomas apre la porta di ferro check fa entrare nella stanza buia delle mappe.

"Sei sicura?"-mi dice Thomas con aria preoccupata,so a cosa sia fa riferendo.

"Si,sono sicura e sono pronta ad affrontare qualsiasi cosa"- gli dico mentre Newt e Alby entrano nella stanza.

Non c'è traccia di Minho.

"Minho?"- domanda Thomas come se mi avesse letto nel cervello.

"Non lo troviamo da nessuna parte e anche Teresa"- aggiunge titubante Newt scroccando un'occhiata nella mia direzione per vedere la mia reazione,ma non mi interessa, sono troppo occupata a fare capire, attraverso una spiegazione, il mio piano agli intendi e cosa non gli ho detto.....anzi...abbiamo detto.

"Bene,cosa volete?"- ci domanda scontroso,come sempre, Alby.

"Abbiamo scoperto come uscire di qui"- esordisco Thomas mentre deglutisce.

I due radurai si guardando tra loro con occhi sgranati e credo che posso anche venire i loro battiti del cuore accelerare mentre cercano di capire dove vogliamo andare a parare, e credo che anche Thomas stia provando questa sensazione.

"Però è pericoloso,molto pericoloso"- dico entrando nello specifico per far capire la pericolosità della situazione.

"Parla"- mi dice Alby con un tono che non emette scuse, faccio finta di niente per evitare di mettersi a litigare in una situazione così delicata.

"L'altro giorno,prima che sono entrata in coma,ho avuto un ricordo quando ero nel labirinto con Thomas e Minho.
Mia madre mi ha detto che per uscire dal labirinto bisogno entrare in una tana ma c'è bisogno di un codice.
La tana è, sicuramente, quella dei Dolenti mentre il codice lo avete scoperto qualche giorno fa grazie a Thomas.
Io ho trovato una scatola di acciaio,come avete potuto ben vedere nel mio zaino,ecco di quella non so di cosa farmene." - dico deglutendo silenziosamente e guardando a terra sospirando

"Il codice è 7 1 4 9 3 8 2 6 5."- dice Thomas ricordando a memoria il codice mentre annuisce lentamente con il capo,come se anche lui stesse pensando a quello che sto pensando anche io.

"Mi state dicendo che dobbiamo affrontare i Dolenti per uscire da qui???"- esordisce Alby che fin'ora è stato zitto ad ascoltarmi.

"Non se ne parla proprio"- dice Alby distruggendo tutti i nostri sogni di gloria.

Le braccia di Thomas cadono lungo i fianchi,ma io ho un piano anche per questo.

"Pensaci.
Siamo chiusi qui dentro da quasi 3 anni.
Non conosciamo nulla di noi e alcuni non sanno neanche chi sono i loro familiari e soffrono ancora per questo.
Sono stanco di vivere in queste condizioni estreme.
Non posso correre come ben sai.
Quel giorno,quel fottuto giorno della mia vita volevo solo morire.
Quando ho tentato il suicidio, arrampicandomi sul muro per poi lasciarmi cadere, credevo che fosse davvero finita.
Invece mi sono solo procurato una caviglia rotta e malandata che mi ha solo procurato dolore e quando ho capito che non potevo più fare il velocista ho pensato che non sarebbe mai finita questa situazione,come se fossimo in un loop temporale.
Ti ho pregato di uccidermi,l'ho detto anche a Minho e non mi avete voluto ascoltare,grazie a Dio.
Ora abbiamo l'opportunità di uscire e vedere la luce del sole!
E magari vivere anche come delle persone normali!
Quindi non mi venire a dire che non se n'è parla proprio"- sbotta Newt nella direzione del suo amico che è rimasto ad ascoltarlo ed a vagare nei ricordi.

"D'accordo,ma dobbiamo esserne certi"- ci dice Alby dopo aver capito che Newt non ha intenzione di ritirarsi ma ,ben si, di proseguire.l senza mai fermarsi.

E come si suol dire,uno per tutti tutti per uno.

"Bhe ecco,ma non abbiamo finito ancora le confessioni"- dice Thomas con un sorrisetto ironico sulle labbra facendo cenno a quella questione.

"Si,ecco.
È un argomento un pò delicato"- dico io mentre spiano la strada a Thomas che dirà tutto quello che ha detto a me

"Allora.
Prometteteci che quello che vi sto per dire non cambierà le cose tra di noi."

"Thomas ci stai spaventando."- dice Newt con espressione preoccupata me.tre deglutisce silenziosamente

"Si,che vuoi dire"- lo appoggia Alby che ha ancora gli occhi sgranati e la vena del collo che continua a pompare sangue.

"Prometteteci"- dico io con un tono con emette scuse

"Ve lo promettiamo ma ora, parlate!"- sbotta Newt.

La tensione è palpabile tra di noi e si potrebbe tagliare con il coltello.

Quelle frasi, che ci siamo detti, sono rimaste sospese in aria fra di noi.

"Io, Giorgia e Teresa abbiamo contribuito a costruire il labirinto - dice Thomas esitante guardando i visi dei nostri amici- ma non abbiamo colpe.
La W.I.C.K.E.D. ci ha fatto il lavaggio del cervello.
Là fuori c'è un virus chiamato eruzione che sta facendo fuori tutta l'umanità.
Noi siamo solo delle pedine,degli esperimenti,in questo gioco, in questa crudeltà."- si affretta a spiegare Thomas cercando di non peggiorare la situazione in cui ci siamo cacciati,per la cronaca la situazione è già peggiorata.

"Abbiamo deciso di dirvelo perché il senso di colpa ci attanagliava lo stomaco impedendoci di mangiare e parlare con voi."- dico io quando i visi dei nostri amici non sembrano minimamente scossi

"Quindi voi due, insieme a Teresa, avete creato il labirinto.
Incoscienti che un giorno fosse stato luogo di esperimenti sugli umani per trovare una cura per questo virus che sta uccidendo l'umanità chiamato L'eruzione."- cerco di mettere le informazioni al posto giusto, mio fratello.

"Non vi preoccupate."- dice Alby studiandoci con aria comprensiva e preoccupata

"Cosa?"- domanda Thomas con tono ironico

"Si, tranquilli.
Voi ci avete mandati qui dentro e poi avete trovato un modo per uscirci, è fantastico!
Aspettavamo questa notizia da anni!"- esclama Newt facendo il giro del tavolo per abbracciarci.

"Bene,cominciamo domani."- due Alby facendo un profondo respiro e uscendo da quella stanza buia.

Finalmente vedo la luce infondo al tunnel.

Velocista || Minho Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora