Capitolo 20

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"bhe sono felice di sapere che hai paura di perdermi!"- esordisce Thomas rivolgendosi a Minho con un sorriso sghembo mentre camminiamo per le vie del labirinto.

"Brutta faccia di Caspio!"- lo insulta Minho dandogli un amichevole pugno sulla spalla.

Allora vi spiego.

Minho ha avuto un'altra allucinazione nei confronti di Thomas.

Ha visto il suo corpo pugnalato con il suo coltellino che porta sempre appresso ed il suo viso pieno di punture di Dolente.

"Invece sono felice di sapere che la tua più grande paura è vedermi morto con le tue stesse mani" - dice Minho mettendo un braccio sulle spalle di Thomas

"Non è che la mia più grande paura è di vederti morto con le mie mani, solo vorrei che tu soffrissi almeno per 5 minuti!"- gli risponde Thomas mentre toglie il suo braccio dalle sue spalle mentre un sorriso caloroso, che non vedevo da tanto, si fa spazio sulle sue labbra.

Thomas ha visto Minho strangolato con l'impronta delle sue mani sul collo!

È stata una scena esilarante!

Thomas che gridava come una femminuccia,per quello che stava vedendo, ed io e Minho che ci sbellicavamo dalle risate.

I due continuano a parlare come se non fossi con loro.

Parlo?

Non parlo?

Faccio una battuta?

Non faccio una battuta?

Mi introduco alla loro conversazione?

Non mi introduco alla loro conversazione?

Li lascio soli?

Non li lascio soli?

Mille pensieri si fanno strada nella mia mente.

Non so che fare!

Non mi sono mai ritrovata in una situazione del genere,o meglio si,all'inizio quando mi sono ritrovata nella radura con una quindicina di teste che mi fissavano come se avessi un terzo braccio, ma la situazione era diversa!

Non conoscevo a nessuno ed era molto più facile fare conversazione con delle persone che non sapevano nulla sul tuo conto,neanche il tuo nome!

Minho e Thomas continuano a camminare e pizzicarsi con delle battutine amichevoli, facendo finta che io non sia con loro.

Forse dovrei fare dietrofront e sbrigarmi da sola questa orribile e terribile situazione.

Forse dovrei proprio andarmene e cercare la via d'uscita da sola e lasciare che loro non abbiano pensieri e problemi che gli passano per la testa.

Loro non mi interpellano e non mi introducono nella loro conversazione.

E così che lo faccio.

Cammino a ritroso cercando di non fare rumore e di non pestare nessun ramo oppure dei rampicanti.

Quando sono certa che loro sono abbastanza lontani da me mi metto a correre nella direzione opposta.

Il mio trucchetto sembra aver funzionato perché non sento le loro voci che mi chiamano in lontananza ed i loro passi che cercano di stare alla mia velocità.

Corro,corro e corro.

Continuo a correre dimenticando tutti i problemi che adesso invadono la mia vita.

Ed eccomi arrivata.

Alla sezione 7.

Quella sezione che stava per uccidere Thomas.

Entro e davanti a me mi si parlano delle mura altissime,sembrano più grandi di quelle che dividono la radura dal labirinto.

Hanno colore diverso,sono bianche e sembrano più nuove rispetto alle altre che sembrano sopravvissute ad un terremoto.

La parete è liscia a contatto con le mani.

Mi metto a correre per cercare qualcosa, qualsiasi cosa che mi possa aiutare a trovare una via d'uscita.

Poi lo vedo.

Vedo qualcosa che si muove.

Sembra un umano,alto, muscoloso,magro.

È strano.

Il suo viso è sfregiato e pieno di sangue.

Il suo corpo pieno di lividi,sangue incrostato e cicatrici profonde e non.

La figura,che prima aveva le braccia lungo i fianchi, ora corre verso di me.

Non c'è via di scampo,devo affrontarlo solo con le mie forze .

Il panico,la paura e l'adrenalina si fanno spazio dentro di me mentre corro contro quella figura.

Esco il coltello che mi ha regalato Minho perché "non si sa mai",parole sue!

Sferrò un colpo a quella creatura che cerca di uccidermi con le sue unghie sporche e rotte.

"Se qualcuno ti fa del male chiama solo me ed io arriverò subito" - aveva detto quando me lo aveva dato,il coltellino.

Sferro un forte colpo a quella creatura,lo colpisco sul fianco.

Un grido lascia la sua bocca e si fa sempre più aggressivo.

"Se solo ti azzardano a farti del male,ci penserò io, li stenderò con un pugno che gli farà ricordare con chi ha che fare" - aveva detto mentre gli si gonfiava il petto e aveva un'espressione imperturbabile.

Una rabbia ed una violenza incontrollata mi tinge il viso di rosso mentre colpisco quella creatura al cuore.

Con gli occhi gonfi e pieni di lacrime gli sferro il colpo finale ed il suo corpo sbatte contro il metallo bianco e freddo della sezione 7.

Ho ucciso una persona.

Le mie mani sono macchiate del suo sangue nero ed il coltello rischia di scivolarmi dalle mani.

La creatura mi ha colpito su un fianco ma non fa niente.

Riesco a camminare e sono quasi certa che mi abbia infettato.

Perché quella persona,quel ragazzo.

Era un raduraio punto da un dolente ed io l'ho appena ucciso rimanendone ferita.

Supererò anche questa.

Anche perché se non riesco a capire come uscire da qui,ci morirò.

"Ci sarò sempre quando avrai bisogno" - ed invece non ci sei

"risolveremo tutto insieme" - e invece non abbiamo risolto niente e non siamo più insieme.

Riprendo a camminare mentre cerco di non pensare a quello che è successo pochi istanti prima e alle promesse fatte e non mantenute di Minho.

Poi una scatoletta che brilla ed emette uno strano rumore mi fa distrarre l'attenzione dalla sezione 7.

Mi avvicino e la prendo in mano.

È una scatola di metallo ed ha una specie di display con su scritto 00:00,la giro è c'è uno strano marchio sopra di essa.

W.I.C.K.E.D.

La stessa marca che si trova sulle scacertole,sulle scatole dei cibi,sugli utensili, insomma su tutto.

Quei Caspio di scienziati non vogliono darci pace.

All'improvviso uno strano rumore di metallo attira la mia attenzione.

Un rumore di metallo arrugginito e di macchinari, che sembrano non essere stati mai usati , mi fa alzare la testa da quella strana e curiosa scatola della W.I.C.K.E.D. che continua ad emettere quello strano suono.

Deglutisco paralizzata sul posto.

So già cosa è.

Un Dolente.

Velocista || Minho Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora