Naruto stava camminando lungo la strada principale di Konoha.
Come al solito tutti si aspettavano da lui qualcosa di brutto, ma ormai era cresciuto riuscendo a cambiare nonostante fosse costantemente solo.
Con la squadra si mostrava sempre solare, ma quel giorno non era stato in vena di sorridere e fare lo scemo.
Sasuke come al solito l'aveva messo in cattiva luce facendo del suo meglio per proteggere tutti dai nemici restandone ferito per il quale avevano dovuto chiudere tutte le ferite con svariati punti di sutura.
Passando davanti casa del corvino venne fermato da Kakashi: «Naruto, ho una missione per te»
«Che missione?» chiese lui svogliatamente.
«Devi occuparti di Sasuke fino a quando le sue ferite non saranno guarite completamente» rispose l'uomo afferrandolo per le spalle spingendolo verso l'abitazione per poi aprire la porta facendolo entrare senza aspettare una sua risposta.
Lasciò il ragazzo lì da solo e quest'ultimo sbuffando indispettito raggiunse la stanza dove riposava Sasuke appoggiandosi allo stipite della porta.
Sasuke si mosse tra le coperte agitandosi nel sonno per questo Naruto si avvicinò prendendo il panno posato su la sua fronte immergendolo nel contentitore dell'acqua, lo strizzò per poi rimetterglielo su la fronte dopo averglielo passato lentamente sul volto evitando di toccargli le medicazioni.
Solo dopo si mise seduto vicino al letto restando in silenzio.
«Naruto... non andare...» ansimò lui nel sonno.
«Dove starei andando?» gli domandò lui perplesso cercando di capire.
«Non... andare... con... Itachi...» ansimò nuovamente il corvino.
Naruto si passò una mano tra i capelli per poi togliersi le scarpe andando a distendersi vicino a lui stando attento che rimanesse al caldo delle coperte: «Non vado da nessuna parte. Rilassati, Sasuke»
Per diversi minuti rimane a vegliare il suo sonno e vedendolo più tranquillo grazie alla sua vicinanza si addormentò anche lui.
Sasuke si svegliò al tramonto trovando vicino a sé Naruto che lo teneva vicino a sé tenendolo fermo con un braccio.
Non lo allontanò, ma si avvicinò a lui un po' di più lasciandosi scappare un gemito di dolore. Il ragazzo biondo aprì gli occhi mettendosi seduto tra le coperte, ma venne bloccato dalla mano del corvino che si strinse attorno al suo polso.
«Non vado da nessuna parte tranquillo» rispose lui afferrandogli il panno che teneva su la fronte bagnandolo e strizzandolo usandolo per rinfrescarlo: «Non ho intezione di seguire tuo fratello Itachi, ma tu devi lasciar perdere la vendetta»
«Io devo vendicare il mio clan» ammise il corvino.
«No. Non voglio che tu lo faccia. Tuo fratello aveva i suoi motivi per quello che ha fatto e se cerchiamo sono certo che la verità verrà a galla senza metterti in pericolo e farti percorrere la strada della vendetta» gli rispose lui senza indugiare.
Sasuke non volendo restare da solo lo prese per mano facendolo distendere vicino a lui così rimasero distesi tra le coperte rilassandosi come meglio potevano dopo quella giornata un po' troppo snervante.
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Raccolta storie su Naruto
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