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Kiba contata Shino tramite Skype per farsi aiutare con i compiti di biologia.
Il corvino prova ad aiutarlo spiegandogli al meglio quello che dovevano studiare, ma vedendolo cazzeggiare sbottò: «Allora devi studiare o devi giocare? Non ho tempo da perdere!»
«Scusa. Rispondevo a un messaggio di Hinata» rispose lui senza giri di parole.
«Me ne sono accorto» sbuffò lui sistemandosi gli occhiali.
Poco dopo riprese a spiegargli la lezione.
Kiba prese appunti per un po', ma poi alzò lo sguardo chiedendogli: «Perchè ci tocca studiare gli insetti?»
«Perchè se vuoi fare il veterinario devi conoscere anche la pericolosità degli insetti non solo per l'ambiente, ma anche per gli animali» rispose lui osservandolo seriamente per poi domandargli: «Cosa voleva Hinata?»
«Voleva avere un consiglio su come agire con Naruto. Sempre la solita storia. Tanto alla fine va a finire che un pugno di mosche» rispose lui alla sua domanda lasciandosi andare a un sospiro.
Shino lo guardò perplesso: «Non le hai detto che sta con Sasuke?»
«No. Non le ho detto niente, tanto direbbe che non è vero. Meglio che ci sbatta il muso da sola su la verità» rispose lui senza giri di parole.
Shino notò che qualcosa non andava per questo gli chiese: «Mi spieghi cosa ti turba?»
«Non so...» ammise lui per poi aggiungere: «Sono un po' stanco. Sento quasi il bisogno di essere da un'altra parte al momento»
«Dove vorresti essere?» gli chiese il corvino curioso.
Kiba non rispose a quella domanda e gli chiese: «Posso venire a casa tua?»
«Va bene. Ti aspetto qui» rispose lui chiudendo poco dopo la videochiamata.
Il ragazzo si preparò dopo aver spento il pc e alcuni minuti dopo fu davanti alla porta di casa di Shino dove suonò il campanello.
Shino andò ad aprire poco dopo, ma non ebbe il tempo di dire niente perchè Kiba andò a rifugiarsi tra le sue braccia nascondendo il volto contro la sua spalla. Per qualche minuto non disse niente, ma poi lo prese allontanò dal suo corpo prendendolo per mano portandolo dentro casa, chiuse la porta e bloccò l'amico contro di essa chiudendogli la bocca contro la sua.
Quando si allontanarono disse: «Non sono così scemo. Ho capito perchè eri così strani»
«Allora non devo dirtelo a parole?» gli domandò preoccupato.
«Non ne hai bisogno» rispose lui portandolo in camera sua dove ripresero a studiare biologia.
