Capitolo 29

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-JACE-
Clary non mi ha visto, forse l'incantesimo che Magnus era leggermente diverso da quello che ha fatto agli altri...sta andando via, le do qualche minuto di vantaggio e poi partirò anch'io. "Jace...." Abbasso lo sguardo verso mia madre "starò attento" sorride "so che lo sarai, ma lei no. Cercherà di fermarlo in qualunque modo e lui potrebbe approfittare del fatto che tu sei il suo punto debole in questo momento...e potrebbe cercare di colpire te per distrarla e poi ucciderla...dovrai intervenire solamente se necessario" m'irrigidisco, non avevo valutato la cosa "hai ragione, ma le cose si metteranno male da subito...Clary non riuscirà a batterlo, confronto a lui è uno scricciolo indifeso e non lo dico per orgoglio maschile" sorride lievemente "lo so, ma c'è la farà. È molto più forte di quello che pensi tesoro, si è allenata duramente in queste settimane e lei c'è la farà, per voi" sorride e mi bacia una mano "ora va e riportala a casa" annuisco deciso e do gambe al cavallo, parto immediatamente verso il mio obbiettivo, Valentine e Clary.

L'andatura rapida del cavallo mi sta agitando, so che Clary è vicina e so che lo è anche Valentine. So che devo restare in disparte finché Clary non avrà bisogno di aiuto, ma sarà davvero difficile assistere al loro combattimento. Sono ancora lontano dal lago e sento già il rumore della battaglia. John, Iz e Jocelyn erano molto irrequieti, ma non parliamo di Magnus. Io ed Alec non abbiamo bisogno di parlare e ho capito che è a conoscenza di qualcosa che Magnus non dice, questa cosa non mi piace. Continuo a galoppare lungo la strada, Clary sarà vicina al lago oramai ed il loro scontro si sta avvicinando, questo potrebbe essere l'ultimo suo combattimento...i brividi percorrono la mia schiena 'pensa positivo Jace, pensa positivo e riportala a casa' la mia coscienza ha ragione, pensare negativamente non mi aiuterà e tantomeno aiuterà lei. Mentre la cavalla procede al galoppo noto che davanti a me si sta innalzando un polverone e la terra trema, fermo l'equino ed attendo che succeda qualcosa. Poco dopo mi trovo in mezzo ad un branco di lupi e un clan di vampiri che corrono verso la battaglia, sono i rinforzi di Idris. Speriamo vada tutto come previsto. Arrivato, lego il cavallo accanto a quello di Clary, ha scelto un cavallo bianco a me famigliare...questo mi ricorda molto una cosa che mi ha detto qualche mese fa.

-Flashback-
"Buongiorno" la rossa entra in cucina con solo un pantaloncino ed una magliettina leggera. È gennaio, si muore di freddo ma lei si ostina a dormire con un pigiama leggero perché ci sono io a scaldarla, se solo sapesse che la riscalderei tutta la vita. "Buongiorno a te nanetta" sorride e porta le braccia in alto per stiracchiarsi "ringrazia Raziel, sono di buon umore e non ho voglia di rovinarmi la mattina litigando con te" ridacchio "okay, ti lascio in pace...ma ieri sera cosa stavi leggendo?" Si passa una mano sul volto "il mito platonico della biga alata raccontata nel Fedro, lo conosci?" Scuoto la testa "ne ho sentito parlare...ma non mi è mai importato molto" si dirige verso il piano della cucina, estrae da un mobiletto una tazza e ci versa all'interno del latte. La inserisce all'interno del microonde e lo fa partire "ti va di parlarmene?" Alza un sopracciglio "va bene" mi accomodo su uno sgabello e attendo "questo mito è contenuto in una celebre opera di Platone, il Fedro. In pratica si parla dell'anima. La biga è trainata da due cavalli, uno bianco ed uno nero. Il primo, ovvero quello bianco rappresenta l'anima razionale e decisa che sa controllarsi ma anche dare sfogo ai propri sentimenti ma con moderazione mentre quello nero è l'anima indomabile, quella che da sfogo a tutto ciò che prova, non si trattiene ed è impulsiva" si porta davanti al microonde e ne estrae la tazza che aveva inserito poco prima "siamo io e te. Tu il cavallo bianco ed io quello nero. Due creature nate dello stesso sangue ma completamente diverse" sorride e scuote la testa "tu non sei indomabile, io direi di più pazza e selvaggia" ridiamo leggermente e poi beve del latte dal contenitore di ceramica che tiene tra le mani, i capelli sono arruffati e gli occhi lucidi...è ancora mezza addormentata ma bellissima. "più o meno hai ragione -sorride e si siede di fronte a me- voglio chiederti una cosa" mi fissa intensamente, annuisco "se dovesse succedermi qualcosa...-mi ferma prima che la interrompa- voglio che tu ti prenda cura di Flicka come se fosse il tuo cavallo visto che userò il tuo per combattere se dovesse esserci una battaglia per il semplice fatto che è più resistente della mia morella..." annuisco "lo farò, ma anche tu sarai con me" sorride "lo so, ma almeno qualcuno si occuperebbe di lei senza rischiare di farla morire di fame come invece potrebbe fare mio fratello" ridacchiamo lievemente "comunque te lo prometto" sorride e le si illuminano gli occhi, credo che Clarissa mi abbia rubato il cuore oltre che i pensieri.
-Fine flashback-

"visto che userò il tuo per combattere se dovesse esserci una battaglia per il semplice fatto che è più resistente della mia morella..."ecco perché questo cavallo mi è famigliare! Il mio cavallo...non lo vedo da tempo e con questo trambusto non ho potuto fare un salto a trovarlo e riconoscerlo. Resto immobile dietro ad un cespuglio e osservo, si è chinata in avanti e ha tracciato qualcosa vicino ad un altare, ha usato uno stilo. Valentine è dietro di lei e le punta la spada alla schiena "è arrivato il momento dei conti bimba mia" si volta, sul suo volto non ci sono sentimenti ma solo determinazione. L'unica cosa che posso fare per adesso è restare a guardare.

-CLARY-
Il mio cuore batte talmente forte che mi manca la forza per respirare, e sapere che Jace è qui da qualche parte mi sta innervosendo ancora di più. Ho avvertito la sua presenza poco fa, dopo il mio arrivo al lago...spero che mio padre non lo veda, non voglio che lo uccida per colpa mia. Mi chino davanti all'altare di pietra e modifico con rapidità le rune che ha tracciato Valentine, sostituisco il suo nome con quello di Jace. Ero sicura che mi avrebbe seguito, ma immaginavo che sarebbe giunto qui a battaglia conclusa...invece no, eccolo qui a sostenermi. Conoscendolo mi lascerà il mio spazio ed interverrà solo se necessario. Valentine è dietro di me, camminando ha rotto un ramoscello. Mi punta la spada alla schiena "è arrivato il momento dei conti bimba mia" il suo tono di voce è privo di emozioni, mi volto e un lieve sorriso compare sul suo volto. I muscoli del mio viso sono tutti contratti in una sola espressione, determinazione. Non sorriderai ancora per molto bastardo. Estraggo una spada angelica e Iniziamo il combattimento, sarai mio padre Valentine...ma non sei l'uomo che ho conosciuto.

Il sangue mi scorre veloce nella vene e le braccia cominciano ad essere leggermente indolenzite, stiamo andando avanti da una buona mezz'ora a ritmo veloce senza esclusioni di colpi, l'ho ferito più di una volta e gravemente, a quest'ora il suo inutile esercito di demoni e cacciatori oscuri dovrebbe essere sterminato. Respiro profondamente, e con un calcio colpisco una ferita sul fianco di Valentine, geme di dolore e con la mano libera ne approfitto per afferrare un pugnale dalla cinta e piantarglielo nel petto. Si accascia a terra e la spada vola via, é giunto il momento. Jace si sposta più vicino a noi con un movimento fulmineo, resta ancora in disparte. "Mi hai dimostrato di essere degna di rispetto e stima figlia mia...sono fiero di te anche se ti odio per avermi tradito" rimango immobile davanti a lui "io non posso dire che provo stima per i tuoi gesti, non posso dire di essere orgogliosa di te, non potrò mai essere orgogliosa del cognome che porto per colpa tua" respiro ancora profondamente e stringo la mano sull'elsa della spada "tu non meriti nient'altro che la morte" distolgo lo sguardo da lui per via del suono di qualcosa che cade in acqua, il corvo di Hodge ha appena gettato in acqua gli strumenti mortali...un bagliore improvviso mi acceca e poi una forte fitta al petto mi fa genere di dolore, guardo in basso e vedo la mia spada attraversarmi il petto da parte a parte. Mi sostiene e mi poggia delicatamente a terra, sostiene la mia testa posandosela sulle gambe. Mi accarezza lentamente la testa sussurrando parole dolci mentre le sue lacrime cadono sul mio viso, un urlo rabbioso giunge alle mie orecchie...Jace. Oh amore mio...ci rivedremo prima o poi. Saremo di nuovo insieme un giorno. Ti amo.
Il buio inizia ad avvolgermi ed io mi lascio travolgere dai ricordi più belli della mia vita, tutti raccontano di Jace, John, Simon, Alec e izzy...vi proteggerò, ve lo prometto.

JUST A LITTLE GIRLDove le storie prendono vita. Scoprilo ora