Capitolo 19

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-CLARY-

Mentre fuggivo da Jace il cuore batteva forte e gli occhi si liberavano dal dolore che le mie stesse parole mi hanno causato, ma l'importante è che Maryse, mia madre, John e Izzy sappiano la verità. Dovevo sfogarmi e sono andata in un locale a cacciare, ho scovato ed ucciso parecchi demoni mentre le lacrime solcavano il mio volto, però almeno ho scaricato la tristezza che avevo dentro. Il mio telefono segna mezzanotte e mezza passata, quasi l'una meno un quarto, direi che é giunta l'ora di tornare in istituto. La mia tenuta da caccia è parecchio rovinata, quel maledetto demone idra a tre teste me l'ha strappata in più punti oltre ad avermi ferito un po' ovunque. Recupero lo stilo dallo stivale e mi traccio alcuni Iratze. Appena mi riprendo un po' dalla stanchezza e dal dolore causato da delle ferite che non accennano a rimarginarsi, mi incammino verso la fermata della metropolitana più vicina, raggiungo appena in tempo il treno che va nella zona in cui si trova l'istituto. Dopo essere scesa dal mezzo, salgo in superficie e raggiungo l'edificio che mi ospiterà per l'ultima volta prima della mia partenza. Entro e con velocità raggiungo il primo piano dove trovo Church ad attendermi. L'amichevole palla di pelo si struscia sulle mie gambe in segno di saluto e mi conduce in biblioteca. Un fitto vociare e alcune grida provengono dalla stanza innanzi a me, appoggiò una mano sulla maniglia e la apro senza fare nessun rumore, Liona è ammattettata su una sedia al centro della stanza e sta parlando.

"So che non vi fidate di me, ne avete il pieno diritto, ma ascoltatemi -Isabelle è furiosa, sta per attaccare la prigioniera, ma Alec la stringe di più a se per evitare che faccia stupidaggini- sono mesi che do informazioni false a Valentine, sono mesi che rischio di morire perché so che i traditori vengono condannati a morte e so che Clary ha sempre saputo che ero una spia ma non mi ha mai denunciato perché mancavano le prove, io non vi ho tradito per amore. Sono perfettamente consapevole che non vi fidate di me, ma Clary ha bisogno di una spalla adesso che..." Mia madre la schiaffeggia, le ha lasciato il segno. Jace alza un sopracciglio in modo curioso....è bello come un dio greco ed io gli ho appena spezzato il cuore, Il mio si è spezzato come il suo in milioni di pezzettini. "mia figlia ha già la sua Parabatai, non le servi tu" la donna che mi ha messo al mondo ha un tono duro e che non ammette obiezioni "so quello che voglio mamma, e non mi serve nessuno in questo momento, nemmeno Izzy. E poi ho preso la mia decisione" iz si volta rapida verso di me, come quello di tutti i presenti. So di essere ricoperta di sangue demoniaco e di avere qualche ferita superficiale ma non devono guardarmi come se fossi un fantasma, la mia migliore amica mi guarda preoccupata, sa che ho pianto "andrò da mio padre, combatterò al suo fianco" il silenzio calato in questa stanza è ricco di tensione "perchè ?" Punto il mio sguardo freddo sul ragazzo che mi ha rubato il cuore...non posso cedere, devo farlo per il mio popolo, devo riscattare me stessa ed il mio cognome. Ma soprattutto devo salvare il mondo nascosto da mio padre.

"perché questo non è più il mio posto. Non è casa mia ed io non sono nessuno qui dentro. Solo Iz tiene a me ed io non voglio più stare sotto regole che odio e che mi stanno solamente spingendo contro il Conclave, mio padre ha ragione. Il mondo sarà decisamente migliore sotto la nostra guida" Luke sussulta, mi conosce ma non quanto crede, sono molto più brava a recitare di quanto sembra "Clary..." Isabelle mi chiama con tono debole mentre il biondino mi fissa insistentemente "tu puoi venire con me se vuoi" le dico mentre resta in silenzio senza rispondere, nessuno dice o fa niente. Sorrido divertita mentre mi preparo per uscire dalla stanza "bene, allora questo è un addio" esco e raggiungo la mia stanza. Mi siedo alla scrivania ed inizio a scrivere la lettera di cui ho parlato a Magnus, manca poco ed il piano entrerà davvero in atto.

Ho appena finito di scrivere la lettera e l'ho già fatta avere a Magnus, mi alzo e comincio a svestirmi sparpagliando i vestiti per la stanza. Entro in bagno e apro il rubinetto della doccia, l'acqua inizia a scorrere ed io sento la porta della mia camera aprirsi e richiudersi. L'unica persona che entrerebbe senza bussare è Isabelle. Attraverso la soglia del bagno e mi trovo davanti lui...cosa ci fa qui?! Mi precipito dietro la porta del bagno e indosso l'accappatoio, torno da lui e lo trovo esattamente al centro della stanza. Per l'Angelo se è bello! Quelle labbra e quegli occhi mi faranno perdere la ragione, lui mi farà perdere la ragione! guarda fuori dalle finestra e non si è ancora accorto della mia presenza. Solo Raziel sa quanto vorrei che mio padre fosse normale per poter stare con lui senza fargli del male...io vorrei essere normale. Mi ricompongo e attiro la sua attenzione schiarendomi la voce, posa il suo sguardo su di me ed io mi perdo per un secondo nei suoi magnifici occhi dorati "posso parlarti?" Annuisco e mi siedo sul divanetto davanti alla finestra "parla" il mio tono è distaccato "perché tutto questo Clary? Perché te ne vuoi andare? Perché tuo padre e non noi? -chiede tutto d'un fiato- perché la scusa del 'sto giocando con te' -imita le virgolette con le mani- io davvero non capisco...se vai con Valentine sarai presa di mira dal conclave, ti ritroveresti inseguita in ogni parte del mondo...non avrai mai più pace" sospiro, litigata in arrivo.

JUST A LITTLE GIRLDove le storie prendono vita. Scoprilo ora