Capitolo 5:

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-JONATHAN-

Clary ha ripreso a parlare con tutti tranne che con me...la cosa mi fa male, ma la accetto perché so che me lo sono meritato. Non avrei dovuto lasciarla. Lei è Jace continuano a punzecchiarsi, proprio come da bambini. Finalmente rivedo la Clary che conoscevo...chissà se verrà con noi a New York oggi, spero di si. "Siete tutti pronti?" Domando entrando in cucina "si abbiamo tutto" dice Simon mentre mette un braccio intorno alle spalle di Clary, la rossa si scosta e serve il caffè...è stranamente tranquilla, sembra davvero la bambina che ho lasciato. "Jace potresti smetterla di guardarmi dall'alto in basso quando ti parlo? È fastidioso" l'altro ride "è un po' difficile che io possa accontentare la tua richiesta...sei una nanetta" un sorrisetto ironico le si disegna sulle labbra mentre tutti ridono "ah ah ah, molto divertente Herondale...ma ti chiedo una cosa...il morso che ti ho dato tre sere fa lo hai ancora?" Spalanco gli occhi "tu hai morso Jace? Ma che diavolo ti è preso?!" Isabelle e Alec scoppiano a ridere "mi ha atterrata e per liberarmi gli ho tirato un calcio nello stomaco e, siccome non mollava, gli ho morso il collo" strizza l'occhio al biondo che sembrava essersene dimenticato "sappi che un giorno ti morderò io Morgestern". Picchietto sulla spalla del mio compagno e lui si volta, il mio sguardo su di lui è ghiacciato "chi hai intenzione di mordere tu? Mia sorella no di sicuro" continuano a ridere tutti, anche Clary che, però, ad un tratto si ferma "non sei mio fratello Jonathan" la guardo...è tornata il solito pezzo di ghiaccio, esce dalla stanza lasciandoci in silenzio. Isabelle mi mette una mano sulla spalla, lo so che cosa vuole dirmi...devo darle solo tempo. Jace esce dalla stanza e riprendiamo a parlare, più o meno, come prima.

-CLARY-

Esco a passo veloce dalla cucina, la mia voce era così dura che ha fatto male anche a me. La neve sotto i miei piedi non emette nessun rumore, sento che mi metterò a piangere se non corro via da qui. Mi avvicino sempre di più alle stalle, sto per aprire la porta quando qualcuno mi prende per il polso e mi fa voltare...Jace. "Si può sapere che ti è preso? Così lo ferisci più di quanto è già" scrollo il polso ma non molla la presa e stringe un po' di più "non sono affari tuoi" sorride amaramente "invece si che mi riguarda e sai perché? Tuo fratello non ha fatto altro che parlare di te per anni, gli veniva naturale, tu sei sempre stata nei suoi pensieri...non ha mai smesso di tenersi in contatto con Luke, so che tu lo sai, perché devi fargli del male quando lui è venuto a prenderti?" Deglutisco "lui se ne è andato quando più ne avevo bisogno, non mi ha neanche mai chiesto di andare con lui...mi ha fatto male" abbasso lo sguardo sulla neve, è così candida che fa quasi paura. Una lacrima mi riga il volto, una mano leggera l'asciuga e mi alza il volto "lui è tuo fratello, merita una possibilità" lascia la presa sul polso e mi cinge in un abbraccio. È così inaspettato che non lo ricambio subito, ma mi sento bene...mi sento al sicuro. Mi scosto bruscamente dalle sue braccia, non posso. "scusami, non avrei dovuto" scrollo la testa "non è colpa tua, adesso è meglio che vada...ciao" entro nella stalla, metto il morso al cavallo e senza neanche mettere la sella corro via, Jace é fermo dove l'ho lasciato. Mio padre si arrabbierebbe se mi vedesse adesso, lui mi ha insegnato ad affrontare le cose e io continuo a scappare da chi sono e da cosa voglio davvero.

Il cavallo galoppa veloce e con grandi falcate, sento il suo respiro farsi pesante mentre attraverso la foresta di Brocelynd e raggiungo il lago Lyn. La neve qui è più dura e scricchiola lievemente sotto gli zoccoli del cavallo e dei miei stivali, lego la creatura dal manto nero ad un ramo e mi siedo sulla candida neve. Resto a contemplare la mia vita, che si rispecchia perfettamente in questo paesaggio...una distesa ghiacciata e deserta, proprio come mi sento io...forse, potrei sentirmi meno sola se mi aprissi di più con i miei amici. Sono passate ore da quando mi sono seduta qui, non so quante di preciso, ma credo che l'ora della partenza per mio fratello e gli altri sia più vicina di quanto immagino, meglio andare a salutarli. Monto a cavallo e inconsciamente guardo l'orologio, sono le due meno un quarto...partono alle due, devo correre! Stringo la gambe sui fianchi dell'equino e parto al galoppo. Percorro un tratto di campi e poi prendo la strada che mi porta ad Alicante, il cappuccio è rimasto calato sul mio volto. Eccola qui la città di vetro...non ricordavo fosse cosi bella. Resto a cavallo mentre avanzo per le strade. Molti bambini mi indicano e le loro mamme li attirano a loro con fare protettivo...non sono un mostro. Raggiungo la piazza dell'Angelo e cerco quei cinque con lo sguardo. Trovo Isabelle, sta sorridendo a Simon. La fisso, mi nota e si avvicina rapidamente "Clary stai bene? Sono passate quattro ore da quando sei sparita, Luke era molto preoccupato" le prendo una mano "lo so, dopo mi faro perdonare -sorrido- spero che starete bene" mi sorride "chiamo gli altri, cosi ti salutano" scuoto la testa e il cappuccio mi scivola sulle spalle, una donna anziana resta ad osservarmi attentamente, poi mi indica "tu sei la figlia di Valentine Morgestern! Guardatela, è identica a Jocelyn!" lo grida e molti si voltano a guardarmi...mi sento a disagio mentre mi fissano, Isabelle è tornata da me con gli altri, John sta guardando in cagnesco la donna "ed io sono il figlio, problemi?" l'anziana lo guarda e scuote il capo "tu non sei pericoloso come tua sorella" deglutisco nervosamente e rivolgo un'occhiata glaciale alla donna, tutti iniziano ad insultarmi ed io giro il cavallo "fate un buon viaggio ragazzi"

-JACE-

"Fate un buon viaggio ragazzi" la voce della rossa è priva di qualsiasi emozione, ma i suoi occhi sono gelidi anche se hanno un lievissimo tremolio...credo siano lacrime. Gira il cavallo e parte al galoppo mentre la gente le lascia il passaggio e l'insulta...non merita tutto questo. Clary vive da eremita non perché è un'assassina ma per gli sguardi e gli insulti che sapeva le avrebbero rivolto...non capisco perché per Jonathan sia diverso,lui viene rispettato...perché Clarissa no? anche lui è figlio di Valentine... Scrollo la testa e salgo sul palco seguito dai miei compagni. "si può sapere che vi prende Nephilim?! -urlo attirando l'attenzione- è Clarissa Morgestern, allora? Che problema c'è? È una Nephilim, proprio come noi, ha lo stesso identico sangue che scorre dentro di noi, è una della nostra razza... perché dovete guardarla con disprezzo e insultarla come avete appena fatto? Perché dovete condannarla prima di conoscerla? -il silenzio regna sotto di me- suo padre ha sbagliato, ma non lei porta solo il cognome dei Morgestern ed ha sulle spalle solo il peso dell'addestramento che ha ricevuto da esso, ma nulla di più!" Prendo fiato "perché dovete trattarla come se non fosse degna di vivere la sua vita senza essere giudicata per quello che non è? Perché dovete trattarla come se fosse un assassina? Mettetevelo bene in testa, lei non ha colpe per quello che ha fatto suo padre prima della sua nascita, quindi piantatela di trattarla come se fosse una ragazza pericolosa" la piazza è completamente ammutolita "io sono Jonathan Morgestern il fratello di Clarissa. Abbiamo stessa madre e stesso padre, stesso sangue...perché io vengo trattato diversamente? Cos'ho mai fatto per essere trattato in modo rispettoso e mia sorella no? Mh?! La mia sorellina è pericolosa solo però demoni,non farebbe male a nessuno. È una ragazza che merita di essere accettata ed amata nulla di più, vuole solo essere conosciuta per quello che è, non per quello che voi credete che sia, quindi... d'ora in poi non voglio più sentire nessuna cattiveria su di lei perché Clary non è cattiva, è solo ferita, nient'altro." Ancora nel silenzio più assoluto scendiamo dal palco e raggiungiamo Magnus che ci attende vicino al portale "belle parole ragazzi" scuoto la testa "ho detto solo la verità. Lei sta male per il parlare della gente e, di conseguenza, si comporta da perfetto pezzo di ghiaccio" annuisce "secondo me la rivedremo presto" annuisco speranzoso ed attraverso il portale che mi porterà a casa, spero davvero che Magnus abbia ragione.

JUST A LITTLE GIRLDove le storie prendono vita. Scoprilo ora