Capitolo 16

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My space: eccomi qui, come promesso ho postato il capitolo✌️ spero che vi piaccia ❤️ comunque se avete domande o osservazioni fatele pure, sia qui che in messaggio privato e questo vale anche per la richiesta di piccoli spoiler 😊👍❤️ a presto, un bacione ❤️ Hope ❤️❤️

-CLARY-
Mio padre mi ha portata con se, non so dove ne perché, ma voglio scoprirlo presto. Sono sdraiata su un letto, lo sento dal morbido materasso sotto di me. Mi metto a sedere con le gambe a penzoloni e osservo la stanza in cui mi trovo...è molto simile a quella che ho in istituito. La porta si apre, porto lo sguardo sulla figura che ho notato con la coda dell'occhio "ti sei ripresa?" annuisco "perché sono qui? Cosa vuoi da me?" sorride "parlare con te piccola mia" scendo dal letto e poggio i piedi a terra, un brivido percorre la mia schiena. Solo ora mi sono accorta di essere senza gli stivali "non mi sembrava il caso di farti riposare con gli stivali ai piedi" sorrido tiratamente mentre raggiungo con la mano gli stivali che si trovano ai piedi del letto, vicino ad un baule "se vuoi cambiarti o farti una doccia fai pure,ti aspetto in salotto" sorride mentre l'osservo di sottecchi "a dopo papà" quella parola è uscita dalle mie labbra senza il mio volere...io non volevo chiamarlo...non in quel modo almeno...o forse si? Cosa voglio io?

<Jace> la coscienza risponde alla mia domanda mentre mi posiziono sotto il getto di acqua calda dopo essermi svestita <lo vuoi più di qualsiasi cosa, te ne sei innamorata dolcezza> la vocina continua con il suo discorso <sai che vuoi lui, sai di amarlo ma sai anche che devi prendere una decisione...restare con tuo padre e perderlo o tornare da lui e Jonathan e perdere tuo padre...ardua scelta piccoletta, ma scegli attentamente o potresti pentirtene amaramente> mi passo le mani sul volto e poi sui capelli mentre alcune goccioline salate si confondono con l'acqua che scivola lungo il mio viso.

Dopo essermi fatta la doccia indosso un completo intimo che trovo nell'armadio della stanza e rimetto la divisa, infilo gli stivali e lego i capelli in una treccia bagnata che faccio cadere sulla parte davanti della giacca. Scendo al piano inferiore e solamente ora riconosco il posto...é la vecchia tenuta dei Wayland, credo di esserci stata una volta proprio con papà e Jonathan. Lo raggiungo in salotto con passo felpato, voglio vedere se é la stessa persona che conoscevo. Lo osservo, é fermo davanti al camino con un bicchiere di vino in mano con lo sguardo fermo sulle ardenti fiamme....sta pensando. "papà..." Si volta sorridendomi "eccoti bambina" mi fa cenno di avvicinarsi, lo affianco e parliamo un po' di tutto, di dove è stato e cosa ha fatto per tutto questo tempo "posso abbracciarti?" Domanda gentilmente di punto in bianco, annuisco "certo" mi sorride e mi avvolge tra le sue braccia.

"Mi sei mancata bimba mia" mi lascio avvolgere ancora dalle sue braccia forti e calde, mio padre è proprio qui ed io sono immersa in un abbraccio che sognavo da quel maledetto giorno in cui mi hanno lasciato. "Mi sei mancato anche tu papà" sorrido contro il suo petto. Confronto a lui sembro una quattordicenne che ha appena iniziato ad uscire a caccia, sono troppo minuta per avere quattordici anni di allenamenti sulle spalle "non sei cresciuta molto dall'ultima volta che ci siamo visti" mi scosto e mi bacia la testa affettuosamente "sono passati dieci anni, non sono altissima ma sono cresciuta di trenta centimetri" gli faccio l'occhiolino e mi accomodo su una poltrona mentre mio padre prende un altro bicchiere e lo riempie di un liquido rosso e corposo, me lo porge ed io, dopo averlo ringraziato lo porto alle labbra "buono vero?" annuisco "si, Non bevo vino spesso ma questo mi piace molto" sorride "era il preferito di tua madre" poso lo sguardo sulle fiamme "Papà...posso farti qualche domanda?" mi osserva, sta cercando di capire in che stato emotivo m trovo "certo tesoro" prendo un respiro profondo dopo aver deglutito, il sapore di vino m'invade la gola.

"Perché hai aspettato tutto questo tempo per venire da me e Jo?Perche ora? I genitori di Jace son vivi? Cosa vuoi fare?" beve un sorso di vino inchiodando il mio sguardo con il suo attraverso il sottile cristallo del bicchiere "sarai pure cambiata Clary...ma in fondo sei sempre la stessa... -scuote la testa divertito- sono venuto da te ora perché so che adesso sei pronta per ascoltare ciò che ho da dire, tuo fratello ha già messo in chiaro che non si metterà mai contro il conclave, quindi voglio parlare con te e averti al mio fianco nella rivoluzione che avverrà sotto il mio controllo -prende fiato - eh si, i genitori di Jace sono vivi, lo è anche Hodge" sospiro, almeno qualcosa in tutto questo è positivo.
Rimane appoggiato al camino con lo sguardo fisso su di me, con un dito traccio il bordo del bicchiere vuoto che tengo tra le mani "dimmi a ciò che pensi Clary" io guardo un punto fisso nel vuoto "non so cosa pensare...ci avete lasciti soli, sono cresciuta con la sensazione di essere sola, sapevo che su Luke potevo contare e che se avessi avuto bisogno John sarebbe venuto da me...ma sapevo perfettamente che voi non eravate più presenti...che non potevo più abbracciarvi...io vi ho odiato perché non eravate nella mia vita...ma adesso ci siete ed i sono spaesata..." annuisce versandosi un altro po di vino nel bicchiere "ti riporto in istituto, cosi potrai pensare sul da farsi" scuoto la testa e mi alzo dal divano, poso il cristallo sul tavolo "non c'è bisogno, uso un mio portale....dove posso disegnare delle rune?" corruga la fronte mentre mi fa cenno di usare la porta che mi condurrebbe in cucina se solo l'aprissi "torna a casa con me bimba...-mi volto verso di lui restando in silenzio- almeno pensaci" annuisco e traccio le rune, dopo poco mi immergono nel portale e la sensazione di essere spezzettata e ricomposta mi assale completamente.

Quando riapro gli occhi sono tra le braccia di Jace, mi sorride. "Ben tornata nana" gli sorrido mentre mi lascia poggiare i piedi a terra. Indietreggia d'un passo per lasciarmi spazio, ma lo abbraccio tenendolo stretto a me, contraccambia e mi lascia un bacio sulla testa mentre mi accarezza i capelli "risolveremo tutto, vedrai" non rispondo ma aumento la stretta intorno al suo torace, non voglio perderti . <Devi scegliere tesoro, non puoi avere lo stesso piede in due staffe...chi vuoi davvero? Tuo padre o l'amore della tua vita?> bella domanda coscienza, bella domanda.

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-JACE-
Mi aspettavo una reazione diversa da parte di Jonh, credevo che mi avrebbe attaccato al muro per aver scoperto che sono innamorato di sua sorella...invece è stato calmo, e mi ha parlato normalmente, come se avesse già saputo cosa sentivo prima che ne fossi consapevole e che l'avesse solo accettata. Jocelyn lo sapeva, sapeva che cosa provo per Clary dalla prima volta che ci ha visto insieme, lo ha detto chiaramente... Ed io sono stato uno stupido, quando aveva bisogno di me ne sono tornato a New York. Lei sembrava forte, sembrava che non le importasse di nulla. Un portale si apre sul soffitto proprio sopra di me e ne cade fuori una ragazza dai capelli rossi, mi cade proprio tra le braccia. Appena apre gli occhi la saluto sorridendole.

"Ben tornata nana" le sussurro dolcemente, mi sorride mentre la lascio poggiare i piedi a terra. Indietreggio d'un passo per lasciarle spazio e per capire se sta bene, mi stringe a se, non sta bene. Contraccambio il sorriso e le lascio un bacio sulla testa mentre le accarezzo i capelli "risolveremo tutto, vedrai" non risponde ma aumenta la stretta intorno al mio torace, è uno degli abbracci che indica quanto ha bisogno di non stare sola..."non sei sola piccola,qualsiasi cosa verrà risolta...lo prometto" annuisce contro il mio petto.
Si scosta lievemente "che è successo?" Le domando scostandole una ciocca ramata dal viso "ho parlato con mio padre...ed ho scoperto che i tuoi genitori sono vivi e sani" sorrido mentre l'ansia che avevo per loro scompare lievemente "grazie per avermelo detto -le lascio un bacio all'angolo della bocca, sorride imbarazzata- di cosa avete parlato?" Mi prende la mano e mi conduce sul divano, ci accomodiamo e lei posa la testa sulle mie gambe "mi rivuole con se, sa che Jo non accetterà mai di tornare con lui...io...io sono divisa a metà" il mio volto assume un'espressione sorpresa "se divisa a metà su cosa?" Sospira pesantemente "sul da farsi...non voglio lasciare te e i miei amici...ma è mio padre ed io ho sempre sognato e desiderato di rivederlo, abbracciarlo e allenarmi con lui...ora non so più cosa voglio" il suo tono di voce è basso "secondo me devi pensarci bene...se fossi in te non tornerei da lui, ti ha ferito e preso in giro per tutto questi anni...perché tornare con lui?" Scuote la testa "e perché dovrei tornare con mia madre? Lei ha fatto la stessa cosa...e poi non lo so Jace...qui ho la mia parabatai, ho mio fratello, Alec e Magnus, Max...Luke... E la persona che amo...non vo-" La interrompo "la persona che ami?" Il cuore batte forte alle sue parole mentre il sangue affluisce rapido nelle vene, annuisce e si mette in ginocchio sul divano "si, esatto...io mi sono innamorata di te Jace Herondale" poso una mano sul suo viso e le accarezzo lo zigomo con il pollice "ed io lo sono di te Clarissa Morgesten" sorride e s'avvicina, i suoi occhi brillano. Siamo a poca distanza l'uno dall'altro, porto la mano libera sul suo fianco mentre mi metto di fronte a lei e porto i nostri corpi a combaciare perfettamente. Avvicino ancora i nostri visi, mi sporgo lievemente per far scontrare le nostre labbra...ma la porta si apre e noi ci scostiamo immediatamente e con poca delicatezza, alzò lo sguardo e mi ritrovo davanti Magnus.

"Ero venuto a dirti che Alec vuole uscire a caccia e che ti vuole con lui, Simon e Jonh...-sorride maliziosamente prima di concludere- ma vedo con piacere che hai meglio da fare...comunque ciao rossa" la ragazza abbassa lo sguardo e sorride allo stregone in modo imbarazzato "adesso arrivo, dieci minuti e sono li" annuisce e scompare dietro la porta proprio come è comparso.

JUST A LITTLE GIRLDove le storie prendono vita. Scoprilo ora