-JACE-
Tra poco inizierà la cerimonia parabatai di mia sorella e Clary, entrambe sono agitate, ma Clarissa ha qualcosa di strano, sembra assente. "John...tua sorella e persa nei suoi pensieri...non può permetterselo adesso,visto e considerato che manca solo una manciata di minuti all'inizio del rituale..." Alec ha ragione, dobbiamo riscuoterla dal suo stato vegetativo. "secondo me se Jace la stuzzica un po'...magari ce la facciamo, adora risponderti per le rime" mi fermo a guardarla e lei, sentendosi osservata, si volta verso di noi, ma non ci guarda davvero è come se sotto il suo sguardo fossimo trasparenti. Mi scosto dai miei amici e la raggiungo "lo so che sono bellissimo e che nessuno può smettere di guardarmi, ma devi avere un po' di contegno Clary oppure tutte le mie spasimanti verranno ad attaccarti e a me toccherà salvarle tutte se non voglio che tu le uccida" come se si fosse svegliata si alza e mi fissa intensamente "puoi essere bello quanto il tuo enorme ego Jace, ma non m'importa nulla di te e delle ragazze che ti girano attorno" assottiglia lo sguardo "pero si, ucciderei volentieri qualcuno in questo momento...-prende un respiro profondo- dov'è Luke?" la guardo inclinando lievemente la testa "non vorrai ucciderlo..." scuote la testa e ridacchia "voglio solo chiedergli una cosa" annuisco "prima era con noi, ma è andato a prendere una cosa, questo é quanto so" si risiede "non l'ho sognato, lei era la...ne sono più che sicura Jace, lo sento" resto a guardarla, é molto sicura di se "io non l'ho vista Clary, ma se tu ne sei sicura ne sono anch'io e la cercheremo" sorride lievemente "grazie Jace, davvero".
Le sorrido gentilmente anche se so che non è esattamente il momento giusto. Ci troviamo in una stanza a parte, più tardi saremo scortati in una più ampia e circolare, per ora i fratelli silenti ci stanno facendo attendere per preparare tutto l'occorrente per il rituale che unirà le due ragazze presenti nella stanza. La porta si apre e compare una ragazza castana che si sofferma sulla soglia "Liona....quando sei arrivata?" John la guarda attentamente e Clary non perde ogni movimento che la castana fa...credo che non le piaccia. La mora entra e si chiude la porta alle spalle "questa mattina,volevo venire a cercarvi ma Maryse non me l'ha permesso.l.dovevo sistemare le mie cose e quando ho finito stavo per uscire...ma Robert mi ha vista ed ha deciso che avrei dovuto vedere l'istituto prima di venire qui per assistere alla cerimonia Parabatai" abbraccia l'albino e poi gli si siede affianco "come state ragazze? Siete agitate? Io lo sarei...però sono sicura che andrà tutto bene" Isabelle alza un sopracciglio "sono abbastanza tranquilla per ora, anch'io sono sicura che andrà tutto bene, ma grazie" si mette a sistemarsi le unghie mentre la piccola Morgestern toglie lo sguardo da un incisione della parete. "perché vuoi assistere alla nostra cerimonia? Tu non sei una di noi, quale motivo ti ha realmente spinto a venire qui? Perché non credo che assistere ad una cerimonia Parabatai sia la tua massima aspirazione nella vita, nephilim" la voce della nanetta e tagliente come una lama, è chiaro, a Clary non piace Liona. "si può sapere perché fai cosi Clary? Lion non ti ha fatto nulla" Jo si alza "lei non mi piace, okay?" anche la castana si alza e stringe la mani a pugno "non m'importa se non ti piaccio, ma non trattarmi come se fossi una criminale, non sono io qui quella che è considerata in modo tale" colgo un lampo di rabbia negli occhi della rossa prima che si scagli verso la ragazza castana prendendola per il colletto ed incollare la schiena della mora alla dura pietra scura "non lo sono, ma potrei diventarlo adesso se preferisci" l'aria si è fatta tesa, quasi irrespirabile, restiamo immobili ma pronti a reagire al minimo movimento di Clarissa, sappiamo quanto sia impulsiva. La porta si spalanca ma nessuno si volta "Clarissa lascia immediatamente quella ragazza" adesso si che ci voltiamo, la rossa spalanca la bocca. Sulla porta ci sono due persone, una é Luke e l'altra è Jocelyn Fairchild, sua madre.
-CLARY-
"Mamma..." La donna sorride, ma leggo chiaramente l'imbarazzo e la gioia di rivederci. "Ciao piccola mia...John...come siete cresciuti" mollo la presa sul colletto di Liona e mi giro completamente verso mia madre, lascio che le mani mi ricadono lungo i fianchi, le stringo a pugno. "Certo che siamo cresciuti, ma lo abbiamo fatto da soli" guardo mio fratello, stiamo reagendo nello stesso modo e lui mi ha tolto le parole di bocca. La donna è ferma al fianco di Luke e, incrociando il suo sguardo, noto un lampo di tristezza "non pretendo il vostro rispetto, vi ho lasciati crescere nella menzogna e non lo merito, ma vorrei solo che mi ascoltaste" il mio cuore batte forte "non ora" guardo Iz, ora è al mio fianco "abbiamo una cerimonia Parabatai da celebrare" mi prende una mano e mi trascina fuori dalla stanza, poco dopo sentiamo i passi degli altri, Jace e Jo sono dietro di me. "Grazie Iz" stringe la mia mano "nulla".
Raggiungiamo la stanza, i fratelli silenti sono ai loro posti. Uno di loro avanza, fratello Zaccaria "se siete pronte, presentatevi all'assemblea" la sua voce tuona nella mia mente con fare severo "sono Isabelle Sophie Lightwood, figlia di Maryse e Robert Lightwood ed ho diciassette anni" incrocio lo sguardo scuro della corvina, è emozionata quanto me "sono Clarissa Adele Morgestern, figlia di Jocelyn e Valentine Morgestern ed ho diciassette anni" il fratello silente ci conduce davanti al largo tavolo di pietra, esattamente sotto la spada mortale "se qualcuno a un valido motivo per impedire che questa cerimonia si celebri, si faccia avanti o rimanga nel silenzio" nessuno rompe il silenzio e la serietà che riempie la stanza "allora possiamo proseguire". Io e la mora annuiamo in contemporanea, fratello Zaccaria ci indica dei profondi cerchi disegnati sul freddo pavimento di pietra, entrambe entriamo all'interno di uno dei tre. Quello in mezzo a noi è rimasto libero. Prendo un respiro profondo, sento il cuore scoppiare, per cosa? Per quello che sto facendo, per mia madre, per le notti insonni, per i sogni, per i sentimenti che provo verso Jace...per tutto questo sto rischiando di avere un mancamento, ma non rinuncerei mai a nessuna di queste cose.
Perché? Beh,mi sento viva. Poso lo sguardo sulla sala, mio fratello è accanto al ragazzo dagli occhi dorati. Jace mi sta guardando attentamente, osserva ogni mio dettaglio...incontra il mio sguardo e sorride lievemente, contraccambio il sorriso. Scrollo la testa, devo smettere di pensare a lui in quel modo, lui è Jace Herondale, il ragazzo arrogante e presuntuoso che mi fa innervosire con i suoi modi di fare. Guardo Isabelle e lei accenna un sorriso, i nostri occhi sono fissi gli uni negli altri, nocciola scuro e verde...netto contrasto di colore e carattere, ma abbiamo una sintonia unica. Fratello Zaccaria si è posizionato in mezzo a noi, fuori dal cerchio intermedio. Tra le mani ha un cuscinetto di velluto rosso con sopra uno stilo di lucente Adamas "che la cerimonia abbia inizio" annuisco decisa, vedo Isabelle prendere una boccata d'aria, ad entrambe manca l'aria.
"Siete a piena conoscenza delle regole imposte dal Conclave riguardo il legame che state per ricevere? dell'importanza che esso assume in quanto eterno ed indissolubile se non con la morte?" Il cuore perde un battito dopo la forte enfatizzazione della parola 'morte' da parte del fratello silente, personalmente credo che, durante uno scontro, sia meno probabile morire se si ha un fratello darmi "si" rispondiamo in coro con sicurezza e determinazione "allora giurate" le parole del fratello ci sono state rivolte come ordine, uno di quelli secchi e sicuri, uno di quelli a cui è meglio non obbiettare o formulare obiezioni, prendo per prima lo stilo e guardo Isabelle, inizio a formulare il giuramento."Dove andrai tu andrò anch'io...Dove morirai tu morirò anch'io, e vi sarò sepolto...l'Angelo faccia a me questo e anche di peggio, se altra cosa che la morte mi separerà da te" Inspiro e faccio un passo dentro il cerchio di Iz, le traccio la runa sull'avambraccio. Mi tremano leggermente le mani e di conseguenza mi fermo due volte prima di completare la runa. Appena termino le sorrido e ripongo il lucente stilo sul cuscinetto rosso. Torno nel cerchio. Ora tocca i Izzy, Che è stranamente, e visibilmente, nervosa. Lo si vede dai brividi che le percorrono la schiena e dalle mani che tremano. Alza la testa, guarda oltre le mie spalle, cerca lo sguardo calmante di Alec, sicuramente l'ha trovato perché si è tranquillizzata. Torna a guardarmi e prendo lo stilo, lo stringe leggermente e si schiarisce la voce, inizia il suo giuramento "Dove andrai tu andrò anch'io...Dove morirai tu morirò anch'io, e vi sarò sepolto...l'Angelo faccia a me questo e anche di peggio se altra cosa che la morte mi separerà da te". Entra nel cerchio in cui mi trovo, traccia la runa che é il simbolo del nostro legame, ora siamo legate per la vita, niente e nessuno ci dividerà.
Ancora non so che effetti avrà su di noi la nostra unione, mi fa strano pensare che finalmente abbiamo raggiunto il sogno di quando eravamo bambine. Mi sento indecisa su cosa fare...vorrei vedere mia madre quando ha avuto la sua cerimonia Parabatai... ho voglia di abbracciarla e di parlare con lei di tutto. Sentire il suo profumo e la presa delle sue braccia intorno a me...ma il ricordo di essere cresciuta senza di lei mi fa ribollire la rabbia nelle vene...scuoto la testa e torno al presente, devo godermi il rinfresco che i Lightwood hanno organizzato.
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JUST A LITTLE GIRL
FanfictionLa storia è basata sui personaggi della saga shadowhunters, di proprietà della scrittrice Cassandra Clare. Io mi sono innamorata di questa storia ed ho deciso, come ho già fatto in precedenza, di scrivere una fan fiction sui personaggi. Ora vi illus...