Capitolo 4

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-JACE-

Luke, John e Izzy hanno fatto a turno per guardare Clary mentre riposava, io controllo la casa con Alec. Sembra tutto normale, nelle stalle non c'è nulla di demoniaco o altro. Questo pomeriggio mentre parlavo con Luke ho scoperto perché Clary non è ancora stata assegnata a qualche istituto, mi ha stupito ciò che mi ha detto. Il conclave le aveva assegnato una missione, doveva aspettare i compagni in una radura per poi andare ad eliminare i demoni che stavano causando problemi, lei non ha aspettato nessuno e quando gli altri cacciatori l'hanno trovata era dentro al covo demoniaco che estraeva le sue lame angeliche ed i pugnali dalle carcasse che si stavano deformando...erano sedici demoni, lei gli ha uccisi tutti da sola. La cosa fa effetto, non a me, ma fa effetto considerando che è una ragazza davvero minuta e apparentemente fragile e debole. Da allora non è più andata in nessuna missione qui ad Idris, le trova noiose e i cacciatori che sono tornati a casa senza aver toccato un solo demone hanno consigliato di non affidarla a nessun istituto, potrebbe essere pericolosa per gli altri cacciatori, la verità è che servirebbero molti più shadowhunters come noi sei, siamo imbattibili. "Credevo che foste andati a casa" John entra in salotto, scuoto la testa "abbiamo esaminato la casa, tutto normale" sposta lo sguardo fuori dalla finestra "Simon?" Lo osservo, non ha dormito neanche quando avrebbe dovuto farlo "è andato ad avvisare Maryse che ci fermiamo qui finché non partiamo per New York e a prendere delle cose da poter usare" annuisce incrociando le braccia "ho paura che dietro a tutto questo ci sia mio padre" corrugo la fronte "tuo padre è morto..." Sospira "lo so Herondale, lo so...ma ricorda solo cose collegate all'incendio..." corrugo la fronte "mh...ricorda le stesse cose che ricordo io allora" il mio Parabatai si avvicina "che vuoi dire?". Raggiungo il camino e parlo "voglio dire che ultimamente sogno spesso ricordi di quella notte, ma non li vedo dal mio punto di vista...Lei me li mostra" Jo mantiene lo sguardo fuori dalla finestra "dopo domani si parte...dobbiamo convincerla a venire con noi o qui continuerà a stare male" sposto lo sguardo sul mio Parabatai e poi guardiamo fuori dalla finestra e scorgiamo un ombra muoversi freneticamente "non occorreva che mettessi altre guardie intorno alla casa, con noi qui nessuno oserebbe avvicinarsi" dice il corvino seduto sul divano, l'Albino punta il suo sguardo su di lui "non ho messo guardie intorno alla casa" alzo un sopracciglio "allora armiamoci e andiamo a controllare, Luke! -lo raggiungiamo in cucina, ci guarda sorpreso- va da Clary e sta con lei, non lasciarla uscire dalla sua stanza e manda giù Isabelle" annuisce e corre di sopra, dopo qualche secondo arriva Iz, si è già armata "andiamo".

Raggiungiamo l'esterno con le armi sfoderare e pronte a colpire se ce ne fosse bisogno, dopo qualche minuto di perlustrazione Isabelle scorge un lieve movimento dietro un cespuglio, con un gesto ce lo indica e, senza fare rumore, circondiamo l'insieme di piante, si scorgono delle ciocche castane "esci da li, ti abbiamo visto " la voce di John è dura "basta che non mi uccidiate" si alza con le mani alzate ed esce dal suo nascondiglio "che ci fai qui?" la ragazza si sistema la coda "sono qui per una scommessa che voi mi avete fatto perdere" ci guarda in cagnesco, un sorrisetto divertito si disegna su i visi dei miei compagni "parlaci di questa scommessa, che dovevi fare?" domanda Isabelle mentre ritiriamo le nostre armi. "dovevo attirare fuori dalla casa La rossa e riuscire a guardarla in faccia e magari convincerla ad insegnarmi qualche trucchetto" un grugnito esce dalla bocca del ragazzo biondo al mio fianco "ragazzina vattene, mia sorella non è in vena di visite" la castana alza lo sguardo, ha due occhi color ghiaccio "primo non chiamarmi ragazzina, odio essere chiamata così quando sono maggiorenne da sei mesi e secondo è possibile che tu non ti ricordi di me Jc?" Gli occhi dell'albino i spalancano "Lion...sei davvero tu?" La mora annuisce "si Jc, sono proprio io" sorride e Jo l'abbraccia. Alexander si schiarisce la voce e i due si scostano "ragazzi vi presento Liona KeyBlood, una mia cara amica" la ragazza ci sorride "solo per una scommessa sei venuta qui?" Scuote la testa "in realtà volevo vedere Jo e scoprire se era vero che il famoso Jace Herondale e i Lightwood sono i migliori combattenti della nostra età" alzo gli occhi al cielo e le volto le spalle "ah e per conoscervi, perché sarò una dei nuovi cacciatori di New York" rimango sorpreso...bene, adesso l'istituto sarà sovraffollato.

-CLARY-

Apro lentamente gli occhi, un lieve raggio mi ferisce gli occhi. A fatica mi puntello sui gomiti e mi metto a sedere, guardo la mia stanza...dovrò metterla in ordine prima o poi. Sulla poltrona che di solito uso per gettare i vestiti c'è Luke che dormicchia. Sorrido leggermente e mi siedo sul bordo del letto, con i piedi a penzoloni. L'uomo seduto sulla sedia di fronte a me si sveglia sentendosi osservato, mi sorride e, ancora assonnato, si siede al mio fianco, gli sorrido e gli scosto dal volto una ciocca di capelli castani "adesso sto bene, grazie" rispondo alla silenziosa domanda che mi porge con lo sguardo, contraccambia il sorriso e si alza "vado a chiamare Isabelle, dovete parlare" annuisco, so che ha ragione. Dopo qualche minuto la ragazza dai capelli corvini entra nella mia stanza e resta ferma immobile davanti alla porta, lontana da essa di solo due passi. Alzo lo sguardo su di lei, é nervosa, senza dire una parola cammino con passo lento ma deciso verso di lei, appena le sono di fronte l'abbraccio, rimane spiazzata ma poi mi stringe forte a lei "mi manchi" aumenta la stretta su di me "anche tu Izzy", per la prima volta dopo due anni mi sento tranquilla, peccato che questa tranquillità durerà fino a dopo domani. "dobbiamo parlare" dico scostandomi da lei, annuisce e ci sediamo sul letto esattamente come quando eravamo piccole e giocavamo insieme. "voglio iniziare io" le dico con tranquilla, annuisce ed io prendo fiato "mi dispiace per due anni fa, sono stata davvero stupida a comportarmi male con te, tu eri venuta qui per vedere come stavo e passare il Natale con me ed io ...io ti ho cacciato via da qui in malo modo. Mi dispiace averti detto che non sei mai stata nulla per me, non è vero. Sei e sempre sarai la persona che io desidero avere come Parabatai...ti voglio bene Iz" non dice nulla, faccio appena in tempo a vedere il luccichio dei suoi occhi prima di ritrovarmi nel cerchio delle sue braccia, mi stringe con forza e delicatezza, lei mi vuole bene "non ho mai voluto lasciarti sola. Hai sempre saputo che se me lo avessi chiesto sarei restata qui e lo farei ancora adesso se tu me lo chiedessi, Clary fatti aiutare, per favore...non voglio più vederti come eri due anni fa, meriti una vita migliore di quella da eremita" una risata vera innonda la stanza. "dopo tanto tempo ti sento ridere, é un miracolo...grazie Raziel!" si mette a ridere con me ed iniziamo a parlare di tantissime cose. É innamorata di Simon, desidera tanto che io vada a New York. "non posso...la mia vita non è li e non ho intenzione di chiederti di restare, tu hai la tua vita li. Casa tua é li, non qui ad Alicante" mi guarda male "Clary..." scuoto la testa e sciolgo la coda di cavallo che avevo fatto questa mattina prima di rivederli "Izzy no, è la verità. Sono pericolosa, nessun istituto mi vuole perché sono un assassina come mio padre...John ha avuto una vita migliore servendo correttamente il Conclave io ho sempre fatto di testa mia durante quelle poche missioni a cui ho partecipato...quindi resterò qui, a casa mia" abbassa lo sguardo e sospira,mi alzo e apro il cassetto di un como. Estraggo una scatoletta rossa e gliela porgo prima di sedermi nuovamente davanti a lei "aprila, era il tuo regalo di due anni fa" le sorrido lievemente, la scarta e mi abbraccia "grazie, é un bellissimo braccialetto" lo allaccia immediatamente al polso e lo solleva i modo che le lettere appese ad esse penzolino... J,J,A,S,C,I... È stato difficile farlo tutto a mano, ma ne è valsa la pena, so che le piace davvero, lo vedo dai suoi occhi. "io non ho qui il tuo...ma te lo faro avere" annuisco "vai giu di sotto, adesso mi cambio ed arrivo" mi stringe la mano ed esce dalla stanza. Uscendo ha portato con se la mia piccola parte di serenità.

Ho indossato un semplice leggins e un maglione verde, i capelli sciolti e scarpe da tennis, scendo di sotto. In salotto ci sono tutti, compreso un volto nuovo...pero mi é familiare...appena mi vedono si zittiscono tutto rimane tale finché Iz non lo interrompe "mica vi mangia" la guardo e un risolino esce dalle mie labbra. Incontro lo sguardo della ragazza nuova, mi osserva scrupolosamente, quasi con una cura maniacale "magari potrei mangiare qualcuno a colazione se non la smette di guardarmi in questo modo" nella mia voce si percepisce chiaramente una frecciatina. "vedo che ti sei ripresa rossa" annuisco verso Jace, è ancora più bello di quello che mi ricordavo, ma vedo che non sono l'unica ad averlo notato, la novellina gli lancia certe occhiate... "chi sei?" domando alla ragazza castana "mi chiamo Liona KeyBlood, Lion per gli amici, piacere di conoscerti Clarissa Morgestern" mi sorride, le stringo la mano anche se con diffidenza, non mi convince molto.

JUST A LITTLE GIRLDove le storie prendono vita. Scoprilo ora