SEGRETI [levi x reader]

capitolo 29

pov. Levi

Hanji: ...beh alla fine quando quel gigante bestia smise di parlare in quella lingua a noi ignota, voi smetteste contemporaneamente di urlare e contorcervi dal dolore e siete caduti a terra privi di sensi, avete dormito fino a poco fa quando vi siete svegliati
*spiegò lei con calma tutto l'accaduto*
t/n: l'ultima cosa che ricordo eravamo noi sulle mura del Wall Rose
*disse portando una mano sul capo*
Eren: anche io
-Sembravano spaventati, come se sapessero qualcosa che non volevano dirci, o forse non potevano.
Erwin: capisco che sia uno shock venire a conoscenza di quello che è successo in questo modo, ma mi sembrate strani, state bene ragazzi? Sentite dolore?
Eren: n-no i-o sto bene, nessun dolore, tu t/n?
*disse con un sorrisetto finto facendo una leggera occhiata a t/n alla fine*
-Per cosa stava quell'occhiata? Allora è vero che c'è qualcosa sotto, però se non c'è e non c'è ne parlano allora è qualcosa che non possono rivelarci.
t/n: eh? Ah si si sto bene
*disse mentre sembrava fosse uscita dalla sua bolla di pensieri*
-C'è chiaramente qualcosa sotto, devo parlarne con Erwin, di sicuro non gli farebbe del male per ottenere le informazioni, ma cercherebbe un modo sicuro per chiarire la situazione e comprenderne tutte le sfaccettature.
Hanji: ragazzi so che è una domanda particolare ma, mentre stavate dormendo avete sognato o visto qualcosa di ricollegabile ai fatti accaduti ieri?
*T/n ed Eren sgranarono gli occhi un istante*
Cercarono di ricomporsi velocemente, ma credo che oltre a me anche i miei compagni se ne accorsero.
t/n: non mi sembra, i-io non ricordo nulla
*disse con voce tremolante*
Eren: ahh ehm nemmeno io, tutto buio
*disse spaventato*
Hanji: certo capisco
*disse con voce calma*
Ci fu un po' di silenzio, nel mentre a t/n ed Eren sembrava come se gli si chiudessero gli occhi per la stanchezza.
Benkei: nonostante abbiate dormito per più di un giorno intero credo non sia stato un sonno molto tranquillo, forse è meglio che riposiate ancora un po'
*disse lui gentile*
Eren: si forse hai ragione
Erwin: noi togliamo il disturbo, riposatevi bene sono tutti in pensiero per voi
*disse con un sorriso*
t/n: la ringrazio
Usciti dalla stanza nessuno fiatò, camminiamo a lungo nei corridoi fino a che Erwin si fermò e continuando a guardare davanti a se disse
Erwin: ve ne siete accorti anche voi?
io: si
*dissi deciso*
Hanji e Mike: già
Erwin: c'è qualcosa che non ci hanno voluto dire
*continuò*
io: o forse non possono proprio parlarcene
*Erwin si girò verso di me con fare interrogativo*
Erwin: cosa intendi dire?
*chiese curioso*
io: per noi la lingua del gigante bestia era incomprensibile, ma se per loro fosse stata comprensibile
Hanji: cioè?
io: se per caso le sue parole fossero state rivolte solo verso Ymir, ma loro essendo comunque a portata d'orecchio avessero sentito qualcosa che non dovevano sentire, come il posto in cui l'avrebbero portata o perché la portavano via, forse il gigante lì ha minacciati di non rivelare nulla, forse li ha minacciati sulle loro vite ma forse lo ha fatto sulle nostre.
*dissi convinto*
Hanji: sarebbe terribile
*disse preoccupata*
Erwin: potrebbe essere, ci sono davvero troppe variabili, non so come interpretare la situazione, ma come farebbe lui a sapere se ne stanno parlando con qualcuno o no? Ci sono troppe domande senza risposta se continuiamo così non finiremo mai, prima dobbiamo pensare a cosa fare, dopo dobbiamo scoprire qualcosa in più.
Mike: ma come possiamo? Non possiamo costringere Eren e t/n a parlare.
Erwin: ne sono consapevole

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pov. Levi

È passata una settimana ormai da quella giorno, Eren e t/n hanno ripreso la loro consueta vita quotidiana al quartier generale, sembra che non pensino più a quello che è accaduto pochi giorni fa, o stanno solo cercando di nasconderlo, ma al momento è l'ultimo dei miei pensieri perché nell'ultima settimana il mio rapporto con t/n si è rafforzato molto, abbiamo trascorso parecchie sere a chiacchierare sotto le stelle, parlavamo di cose piacevoli ma anche spiacevoli quando uno dei due sentiva il bisogno di sfogarsi. Continuo a chiedermi quando fosse stata l'ultima volta che mi ero sentito così felice...