capitolo 30 + avviso

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Eccomi, sono ancora viva. Scusate l'enorme attesa ma da quando è ricominciata la scuola ho avuto tantissime cose da fare e diversi problemi, so che può sembrare una scusa campata sul momento, ma mi è dispiaciuto molto non riuscire a pubblicare mentre la storia cresceva così tanto. Sia le visualizzazioni che le stelline sono aumentate tantissimo, anche nell'ultimo periodo. Sta notte ho visto che sono prima nell' #attacco dei giganti, e mi rende davvero felice. Nonostante non pubblicavo da molto tempo la storia non si è mai fermata e questo è grazie a voi, quindi GRAZIE di cuore davvero, ho sempre avuto la passione delle scrittura e sapere che la storia che ho creato non piace solo a me mi fa davvero impazzire, quindi grazie ancora e godetevi il nuovo capito, spero davvero che vi piaccia.

Questo capitolo inizia dal flashback del capitolo precedente, così lo chiamerò primo flashback essendocene altri in questo capitolo.

continuo primo flashback
pov. Levi

Passammo il resto della sera a chiacchierare, sdraiati sulla coperta con le fronti parallele al profondo cielo stellato, lei con la testa appoggiata sulla mia spalla ed io che avvolgevo le sue braccia con le mie.
Abbiamo parlato molto, di argomenti piacevoli, anche scherzato ogni tanto, ma quando mi capitava di udire la sua risata anche se per poco, mi sembrava come il canto di una sirena, affascinante e ipnotizzatore.
Anche se ad un certo punto della sera venne fuori un argomento non proprio allegro.
A quel punto non mi ricordo nemmeno come finimmo a parlare di questo, ma mi maledì interiormente se in qualche modo fossi stato io a tirare fuori l'argomento.
t/n: si, erano tutti orfani, il nostro clan li aveva accolti calorosamente come membri della nostra grande famiglia. Ognuno di loro veniva da una situazione difficile, col tempo si aprirono con noi e ci raccontarono le loro storie: maltrattamenti, malnutrizione, abusi, violenza verbale, psicologica di tutto. Ma quando li vedevo corre e saltare tutti insieme sorridendo nel cortile, mi sembravano bambini normalissimi senza alcun trauma.
*disse guardando le sue mani di cui faceva intrecciare le dita nervosamente*
io: mi dispiace...
*non sapevo davvero cos'altro dire*
Lei fece un cenno con il viso un segno di gratitudine poi continuò.
t/n: da tempo avevo notato che mi seguivano e spiavano i miei allenamenti, tendevo ad allenarmi in un'ampia grotta che avevo trovato vicino al casale, e metodicamente osservavano quello che facevo ogni giorno, fino a che una mattina nel bel mezzo della mia esercitazione si presentarono tutti all'ingresso della grotta e...

inizio secondo flashback
pov. t/n

Phil: s-s-signorina t/n, i-io e i miei amici vorremmo che lei c-ci allenasse, il nostro mondo è pericoloso ed è diffic-
*disse tremando*
io: no
*dissi secca*
Johnny: la prego accetti la nostra offerta
*disse piegando la testa*
io: alza quella testa
*lui la alzò con uno sguardo attonito*
io: io non sono nessuno per cui serva abbassare la testa quando ci si parla.
Vi darò questa lezione bambini, fatevi rispettare, vi sconsiglio di usare la violenza ma se fosse la vostra ultima possibilità usatela pure, non abbassate la testa o leccate i piedi a qualcuno così alla leggera, ogni cosa che fate ha un peso e a seconda del peso che ci mettete, anche la vostra mossa successiva ne risentirà, quindi state bene attenti a quello che fate, come stava per dire il moccioso prima questo è un mondo pericoloso ed è difficile viverci.
Mary: grazie per questo insegnamento, ci sarà molto utile
*disse guardandomi fisso negli occhi*
io: bene, ora andatevene
*dissi girandomi per tornare al mio allenamento*
Polly: stando con lei solo per pochi minuti abbiamo già imparato una cosa fondamentale per la vita, e la ringrazio a nome di tutti noi per questo, quindi le chiedo gentilmente di prenderci sotto la sua ala
Jin: se vuole anche solo per un periodo di prova
*disse un piccoletto guardandosi le mani che tremavano e con voce sottile*
Al che mi avvicinai a lui e quando ci fui davanti ma accovacciai per osservare il viso che teneva leggermente abbassato.
io: hai paura di me?
*chiesi gentile*
Jin: i-io n-o assolutamente
*disse cominciando a tremare in tutto il corpo*
io: allora perché stai tremando?
Phil: è che è molto timid-
io: lascia che parli lui
*continuai pacata*
Nessuna risposta.
io: lasciate che vi faccia una domanda, siete venuti da me perché pensate che sia la migliore insegnate che potreste avere? O perché sono l'unica abbastanza forte da aver lasciato il mio nome sulla bocca di tutti nella città sotterranea, per le orribili azioni che ho commesso? La gente pensa che io sia un mostro, forse anche quelli del Clan ma non vogliono ammetterlo, voi lo pensate? Immagino pensiate la seconda opzione
Jin: NO!
*disse urlando*
Tutti noi sorpresi ci girammo per guardarlo.
Jin: no, io stesso quando pensavamo a chi avrebbe potuto allenarci ho fatto il suo nome, ma scartammo subito quell'ipotesi, e non perché si sentivano delle cattive voci su di lei, o perché era considerata una persona crudele, ma perché pensavamo che lei era troppo per dei miserabili come noi; *quando disse quelle parole vidi sui volti di quei bambini spegnersi ogni speranza* t/n la grande guerriera della città sotterranea, eroina per il Clan Sora, per noi lei sembrava una vetta irraggiungibile, non un mostro.
*quello che disse mi colpì molto per essere un bambino di sei o sette hanno ci sa proprio fare con le parole*
io: inizieremo lunedì prossimo, ogni mattina qui alle sei e trenta, non arrivate in ritardo
*dissi girandomi tronando al mio esercizio*
Phil: davvero?!
*chiese incredulo*
non risposi
Polly: ci siamo riusciti!!
Johnny: mi raccomando non sprechiamo questa incredibile occasione!
*dissero saltellando per la felicità*
Prima di andare via correndo però si misero tutti in fila e urlarono
bambini: GRAZIE, NON LA DELUDEREMO!
Rimasi sola in quel buco a pensare a quello che era appena successo
io: alla faccia del timido
*dissi sottovoce*

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