capitolo 9

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pov. t/n

Ora che andai a dormire erano quasi le tre del mattino, e con circa tre ore di sonno mi svegliai il giorno successivo, avevo un leggero mal di testa, probabilmente dovuto all'alcol bevuto la sera precedente; ero curiosa di vedere come stava il resto del corpo di ricerca.
Mi alzai dal letto e andai in bagno a sciacquarmi il viso, poi mi misi l'uniforme e svegliai Isabel
io: oi
*dissi scuotendola leggermente*
Isabel: mmh che c'è?
*disse pigramente*
io: sono circa le sei io ora scendo ma tu dormi ancora un ora, poco prima delle sette se non sei sveglia vengo io a svegliarti
*dissi a bassa voce per non svegliare le altre che dormivano ancora profondamente*
Isabel: te l'ho mai detto che sei la migliore?
io: si, tante volte
*dissi con un impercettibile sorriso*
Isabel: si beh, sei la migliore

Uscita dalla camera si sentiva solo il rumore del vento che scuoteva gli alberi, e il cinguettio dei pulcini che aspettano nel nido che la mamma gli porti la colazione. Il quartier generale era deserto, così mi diressi in mensa con l'intento di farmi un tè. Entrai nella cucina presi un pentolino lo riempì d'acqua e lo misi a bollire, nel mentre cercavo tra gli scaffali. Trovai una scatolina di legno con sopra inciso "tè", bingo, là aprii è un profumo di aromi di fece spazio nell'aria, per poi entrare nelle mie narici e farmi sentire quel profumo che tanto amavo. Nel sottosuolo facevo sempre il tè nero, ha quel gusto morbido ma deciso, per il suo sapore inconfondibile e delicato.
Presi una tazzina e la posai su uno dei tavoli della mensa, immersi le foglie secche nell'acqua per poi versarla nella tazzina.
Era davvero buono, ma mentre mi gustavo la mia bevanda calda, qualcuno entrò in mensa
Levi: sei già sveglia?
io: non riuscivo più a prendere sonno
*Levi notò la mia tazza, annusò leggermente l'aria*
Levi: tè nero?
io: si, perché? per sbaglio ne ho fatto un po' di più, se lo vuole è in cucina
Levi: mh
*e andò in cucina*
Io cerco di comportarmi educatamente con lui, visto che ormai è un mio superiore a tutti gli effetti e lui mi risponde a monosillabi. Non voglio avere ancora una "conversazione" con lui. Finisco l'ultimo sorso della mia bevanda ed esco a visitare l'esterno del quartier generale.
Quando esco rivedo la panchina dove ero seduta ieri sera e mi torna in mente quello che avevo detto a Levi, spero che non se lo ricordi più. Vicino al quartier generale c'è un boschetto di alberi abbastanza alti, forse li si esercitano con il dispositivo di manovra tridimensionale, forse li avremo tenuto l'allenamento di oggi. Ho percorso tutto il perimetro del quartier generale e dintorni, è una zona abbastanza nascosta dagli alberi, forse per tenere al sicuro Eren e me.
Mi ero dilungata troppo nella mia escursione che si erano fatte quasi le sette, così mi incamminai verso l'entrata principale, per poi andare nei dormitori a svegliare Isabel, ma quando entrai
Isabel: buongiorno t/n!
io: non urlare è mattina
*dissi portando una mano alla testa*
Isabel: scusa scusa
Nel frattempo mi resi conto che la mensa era già quasi completamente piena.
Furlan: ciao t/n, ah grazie per avermi portato ai dormitori ieri
io: di niente
Isabel: ahahah Furlan si è fatto portare in braccio fino alla camera
io: guarda che ho portato anche te, solo che lui è rimasto cosciente e se lo ricorda
Isabel: davvero? non me lo ricordo
*disse massaggiandosi il mento con lo sguardo rivolto verso l'alto*
Furlan: hai già fatto colazione?
io: si, voi?
Isabel: no, ma le ragazze della nostra camera e i ragazzi della camera di Furlan ci hanno invitato al loro tavolo.
io: mh che bello
*dissi svogliatamente*
Isabel: dai così facciamo amicizia, ho parlato un po' con le ragazze stamattina e sono tutte simpatiche
Furlan: si dai, anche i miei compagni di stanza sembrano brave persone
io: e va bene
*dissi rassegnata*
Isabel: siii
E mi prese per un polso trascinandomi al loro tavolo
Isabel: ehi ragazzi, lei è la nostra amica t/n
io: piacere di conoscervi
tutti: piacere
E uno alla volta si presentarono tutti, i ragazzi in camera con Furlan si chiamano: Eren, che è il ragazzo in grado di trasformarsi in gigante, poi ci sono, Jean, Connie ed Armin.
Invece le ragazze in camera con me e Isabel sono: Mikasa, Sasha, Annie e Historia.
Sembravano tutti avere un po' di timore nei nostri confronti ma in particolar modo di me, mi fissavano ma quando incrociavano il mio sguardo, giravano subito la testa da un'altra parte. Stavo per alzarmi e andarmene, quando
Erwin: t/n, Eren possiamo parlarvi, in privato?
Mi girai e notai Erwin insieme a Levi, Hanji e Mike.
Eren: certo
io: si
*dissimo simultaneamente*
Ci portarono subito fuori dall'ingresso principale.
Hanji: vogliamo parlarvi
Eren: dica pure
*disse leggermente preoccupato*
Erwin: il governo centrale ha richiesto una dimostrazione
io: dimostrazione?
Erwin: esatto, una vostra dimostrazione di mantenimento del controllo in forma da gigante, e fiducia nel popolo delle mura.
-Io ed Eren li guardavamo confusi così
Hanji: in pratica dovrete sostenere uno dei nostri soliti esperimenti davanti a loro, però li faremo sul campo, quindi andremo nel territorio dei giganti e voi dovrete seguire gli ordini che vi impartiremo, così che dimostriate il mantenimento del controllo in forma da gigante, e aiuterete i soldati in pericolo così da dimostrare fiducia verso il popolo delle mura.
io: quando?
Mike: tra due giorni
Eren: come due giorni? sono pochi io e lei non ci siamo mai allenati insieme
Erwin: lo sappiamo e per questo vi proponiamo
*lasciò concludere ad Hanji*
Hanji: vi proponiamo di provare a fare degli esperimenti oggi pomeriggio, così che domani abbiate il tempo di riposarvi per poi sostenere la dimostrazione, al pieno delle forze e con almeno un po' di esperienza nella collaborazione tra voi due.
io: per me va bene
*dissi subito dopo*
Eren: anche a me, non c'è problema
Hanji: bene allora stavo pensando a-

SEGRETI  [levi x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora