pov. Levi
Se ora non andassi potrebbe pensare che non mi fido di lei, e questo non è vero, non voglio che lo pensi. In fondo saremo qui fuori dall'entrata, se dovesse succedere qualcosa interverremo subito. Ma se dovesse succedere qualcosa a t/n, mentre sono la fuori a non fare nulla, non so come reagirei.
Gli uomini di Polpo ci scortano fuori mentre io continuo a guardare t/n, è ancora ferma lì, Furlan, Isabel e Benkei si dimenavano cercando di raggiungerla, anche se lei gli mandava sguardi rassicuranti. Noi superiori siamo gli ultimi ad uscire e quando vedo le porte chiudersi, comincio subito a pensare che sia stata una pessima idea.pov. t/n
Non volevo che se ne andassero, non volevo rimanere da sola con lui, ho paura. Ma quando ho visto la pistola puntata su Levi, non c'è l'ho fatta, non potevo permettere che rimanesse ferito o addirittura morisse a causa mia.
Non riesco a smettere di tremare, cerco di contrarre i muscoli per fermare l'incessante ondeggiare delle mie braccia, ma non ci riesco.
Polpo: oh t/n è bellissimo rivederti, come ho già detto è davvero rassicurante vedere che non sei cambiata e sapere che sei sempre la mia bambina
*disse sollevato*
io: non chiamarmi così! Io non sono nulla per te!
*gli dissi adirata*
Polpo: l'unico aspetto di te che speravo sarebbe cambiato, è la tua arroganza, ma evidentemente devo rimetterti in riga
-Io sarei quella arrogante? Lui che crede di saper tutto su di me.
Polpo si avvicina a me, io in riflesso indietreggio fino a toccare con la schiena un pilastro, mi tremano le gambe non riesco a muovermi, lui si avvicina e posa una mano sulla mia guancia accarezzandola, guardo con paura e disgusto quella mano
Polpo: non devi avere paura, sono sempre io, sai che non ti farò del male
-Cosa? Non mi farai del male? Ma se è da tutta la vita che me ne fai.
Sentì la rabbia farsi spazio in me, come può dire una cosa del genere, dopo tutto quello che mi ha fatto?
Con forza scansai la sua mano e lo guardai con disprezzo, nonostante continuassi a tremare.
Con quel gesto mi sembrava di aver acquistato un po' di fiducia, ma mi dovetti subito ricredere quando un forte bruciore si abbatte con forza sulla mia guancia, uno schiaffo così forte da farmi voltare la testa.
Quel gesto mi fece tornare alla mente troppi ricordi, che ovviamente non volevo ricordare, tra la situazione attuale e tutti quei ricordi nella mia testa, le mie gambe già poco stabili lo divennero del tutto e cominciai a scivolare lungo quella colonna.
Polpo mi guardava dall'alto in basso come se fosse deluso, e non so perché quello sguardo di delusione mi ferì, perché mi importa cosa pensa quell'uomo?
Quando toccai terra lui si inginocchiò alla mia altezza
Polpo: t/n.. devi capire che se ti punisco è solo per il tuo bene, devi capire che devi ascoltare solo me, io sono il tuo punto di riferimento, nessun altro potrà darti quello che ti ho dato io, hai capito?
Non risposi, mi stavo ancora perdendo tra i miei ricordi.
Polpo: hai capito?
*disse alzando il tono di voce*
Nessuna risposta
Polpo: HAI CAPITO?!
io: NO!!pov. Levi
È stata una pessima idea, davvero una pessima idea, sono dentro da pochi minuti ma me ne sto già pentendo amaramente. Ci sono quattro guardie che bloccano l'entrata e tutti i soldati si trovano fuori.
Si sente molto brusio, le persone non capiscono cosa stia succedendo, visto che non conoscono tutta la storia, ma Erwin sta cercando di calmarli inventato delle scuse.
La situazione stava diventando monotona quando all'improvviso
t/n: NO!!
All'urlo di t/n tutti scattano in direzione della porta, noi maggiori ci lanciamo sguardi preoccupati, mentre Furlan e Isabel corrono verso la porta.pov. t/n
Polpo mi prese per il collo con una mano, mi fece alzare e mi tirò su fino alla sua altezza, non riuscivo a respirare, non riuscivo a muovermi, non riuscivo a credere di essere di nuovo nelle sue mani.
Polpo: t/n non farmi arrabbiare, non ti conviene *disse cominciando a toccarmi il fianco con la mano libera*
Cominciai a dimenarmi ma non serviva a niente. La sua mano saliva, toccò la pancia, strizzò il mio seno, a quel punto cominciai a piangere lentamente, slacciò tre bottoni della camicia che indossavo, e tornò al viso che accarezzò, l'altra mano stringeva ancora il mio collo, non riuscivo a respirare, stavo per perdere i sensi quando, mollò la presa e mi fece cadere al suolo. Tossivo cercando aria, ma era davvero difficile.
Era così umiliante, erano rimasti con noi alcuni dei suoi uomini che guardarono tutta la scena, non dissero nulla ne si mossero, ma è stato davvero mortificante.
Ero mezza sdraiata per terra che cercavo ancora di riprendere fiato, quando Polpo si riabbassò e si mise alla mia altezza
Polpo: ora hai capito?
*mi chiese marcando ogni parola*
Nonostante volevo solo che smettesse di starmi così vicino, dopo quello che era appena successo ancor più di prima il mio corpo era bloccato, penso di non aver nemmeno sbattuto le palpebre dalla paura.
La paralisi era tale che in quell'attacco di panico persi la voce, nonostante non volessi dargliela vinta, volevo solo che tutto quello finisse, e dirgli di sì ma, non ci riuscivo.
Polpo: allora non vuoi proprio capire
*disse arrabbiato*
Per poi cominciare a violare il mio corpo, le sue mani scorrevano su di me, per fortuna i pantaloni permeavano per la maggior parte il contatto diretto delle sue mani sulla mia pelle, ma non erano abbastanza.
Slacciò tutti gli altri bottoni della mia camicia e cominciò a giocare con il mio seno per fortuna ancora coperto dal reggiseno.
Non lo guardavo, il mio sguardo era perso nel vuoto, come in un corpo senza vita, perché era così che mi sentivo, morta.
STAI LEGGENDO
SEGRETI [levi x reader]
FanfictionT/n la più famosa e ricercata leader di una banda di criminali nella città sotterranea, un giorno come di consueto stava facendo un lavoro per una fonte a lei sconosciuta, ma questa volta il suo piano per la prima volta troverà un ostacolo, questo o...