pov. Levi
È appena finita ora di pranzo e purtroppo Furlan e Isabel non sono riusciti a far scendere t/n. Ma devo parlare con loro.
Prima che tornino da t/n li fermo.
io: Furlan, Isabel
*si girarono contemporaneamente*
Isabel: buongiorno capitano
Furlan: buongiorno, ha bisogno di qualcosa?
*chiese cordiale*
io: si vorrei parlarvi, di t/n
*quando dissi il suo nome li vidi irrigidirsi*
Furlan: si, lei non è voluta propio scendere oggi, mi sembrava stesse migliorando ma ora non lo credo più
*disse triste*
io: si lo immagino, ma vorrei parlarvi di altri cose, potete restare qui un po'?
*chiesi cordiale*
Isabel: certo
Ci sedemmo ad un tavolo e cominciai
io: ragazzi spero che voi sappiate che io tengo davvero moltissimo a t/n, e che non farò mai nulla di simile a lei
*dissi serio*
Isabel: Capitano non deve nemmeno dirlo, lo sappiamo lei è una bravissima persona
*disse sorridendo*
io: bene, comunque volevo chiedervi alcune cose, nel sottosuolo cosa rendeva felice t/n?
-Furlan e Isabel non si aspettavano questa domanda ma non esitarono a rispondere.
Isabel: beh nonostante non lo dimostri in maniera visibile, molte piccole cose la rendono felice o serena ogni giorno, parlando in modo specifico del sottosuolo, beh quando eravamo a casa nostra e parlavamo del più e del meno bevendo alcolici e ridendo alle frivolezze della vita.
Furlan: sennò era sempre spensierata quando eravamo tutti al Clan, la nostra grande famiglia riunita, ma soprattutto era davvero felice quando stava con i bambini, erano davvero fondamentali per lei, e lei per loro, se fossero ..morti quando eravamo ancora nel sottosuolo non so cosa avrebbe fatto t/n, essendo successo quando era in superficie in quella situazione di crisi ha avuto altro a cui pensare, non ne parla mai nemmeno con noi, ma sono certo che li pensa ogni giorno.
io: voi due vi ha anche adesso, il Clan purtroppo no, ma ha unito il Clan Kori, quello che dovrebbe mancarle di più sono i bambini a quanto mi avete detto. So che è una domanda un po' personale ma, posso chiedervi come li hanno uccisi quelli del Clan Suna?
A quella domanda si fermarono a pensare.
Furlan: n-noi c'è, i-io non mi ricordo di aver visto i loro corpi, li ho dati per certo, erano morti i nostri soldati più forti, e poi siamo stati lì così poco tempo
*disse cercando di scavare nei suoi ricordi*
Isabel: nemmeno io ho visto i loro corpi
*disse girando lo sguardo verso Furlan con gli occhi lucidi di speranza*
io: ragazzi state dicendo che potrebbero essere ancora vivi? Potrebbero essere riusciti a scappare?
*chiesi speranzoso*
Furlan: i-io credo di sì, oh mio dio
*disse sorridendo*
Isabel: non ci credo, come abbiamo fatto a non pensarci
*disse con le lacrime agli occhi*
io: ragazzi t/n è la regina del sottosuolo, non ci serve nemmeno un mandato possiamo andarci quando vogliamo
*dissi entusiasta*
Isabel: andiamo a dirglielo subito!
*disse alzandosi*
io: aspetta, t/n adesso non può andare non mangia bene da giorni e non è in forma fisica ne psicologia e se glielo dicessimo penso che non aspetterebbe un secondo e si fionderebbe la sotto.
Furlan: il Capitano ha ragione, ma come possiamo farla alzare dal letto senza una buona motivazione?
io: questo.. non lo so ma troveremo un modo
Isabel: potremmo andare da lei e dirle che abbiamo una notizia molto importante da darle, una notizia che la riempirà di gioia, ma che gliela daremo solo se prima seguirà i nostri consigli per rimettersi.
io: mi sembra molto valido, non mi vengono in mente altre idee, Furlan tu che dici?
Furlan: se serve per t/n mi va bene qualunque cosa, lei ci ha salvato così tante volte è giusto che una volta lo facciamo noi.
*disse convinto*
io: ottimo, andiamo da lei
Ci dirigiamo nel dormitorio di t/n ed Isabel, lei prede un grande respiro ed apre la porta.
Isabel: eccoci t/n, scusa se abbiamo tardato ma abbiamo chiacchierato un po' con il Capitano, è qui anche lui.
io: ciao t/n
Ma purtroppo non ci rispose, era sdraiata sul fianco con il viso rivolto verso il muro.
pov. t/n
Da quel giorno tutti i progressi che avevo fatto andarono perduti, la sicurezza che provavo dopo essere salita in superficie, la fiducia che riponevo nelle persone sparì. Essere circondata da così tanti soldati che mi proteggono non mi ha fatto un buon effetto, mi sentivo troppo protetta e questo ha reso ancora più forte il dolore per quello che è successo. Quando ti abitui a stare bene è sempre una batosta tornare a stare male, e io stavo così bene fino ad una settimana fa.
Se devo essere sincera il trauma di aver rivisto Polpo mi ha fatto stare male per due o tre giorni, ma ormai sono nel letto da una settimana e non per pigrizia, ma perché sto ripensando a tutta la mia vita, e mi sto scervellando per capire che cosa abbia fatto di male per meritarmi tutto quello che mi è capitato.
È da quando sono nata che tutta la mia vita non va, e davvero non capisco il motivo, ci sono persone che fanno male intenzionalmente, che si intromettono nella felicità altrui ma comunque la passano liscia, hanno una bella vita, e poi ci sono io, devo essere nata sfortunata.
Mi sento uno schifo, so che sto facendo preoccupare i miei amici e Levi, ma non ho appetito, poi tornare in mensa mi ricorda quello che è successo quel giorno. E non sento di avere un buon motivo per alzarmi da questo letto, ho smesso anche di prendere le pastiglie. E i ricordi di Polpo mi martellano la testa tanto da farmi male, non voglio più pensare a lui, ma non riesco a fare altro.
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SEGRETI [levi x reader]
FanfictionT/n la più famosa e ricercata leader di una banda di criminali nella città sotterranea, un giorno come di consueto stava facendo un lavoro per una fonte a lei sconosciuta, ma questa volta il suo piano per la prima volta troverà un ostacolo, questo o...
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