Introduzione

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T/N's pov

Mi svegliai, bagnata fradicia, dalla testa ai piedi mentre sentivo qualcosa di morbido sotto di me, a granelli.

Subito capì che era sabbia, e facendomi leva con le mani mi alzai.

Avevo i vestiti un pó strappati, inutile dire che ero sciatta, e anche molto stanca.

Non ricordo nulla, cos'era successo? Dov'ero?

Guardai la distesa di acqua salata infrangersi negli scogli, e l'acqua della riva che bagnava la sabbia per poi ritirarsi.

Perché ero al mare?

Mi sembra un'isola, ma non ne sono sicura.

Mi guardai intorno, e c'era un ragazzo sdraiato per terra, aveva perso coscienza forse? Non so...

Corsi subito verso di lui.

Aveva i capelli corvini, gli occhi chiusi ed era disteso più lontano dalla riva.

<<Hey, hey svegliati>> dissi scuotendolo.

<<Per caso sai come mai sono qui?>> domandai continuando.

Sembrava un pó più grande di me di due anni, magari aveva undici anni, ma non credo di più.

Lui dopo vari tentativi aprì gli occhi, e quando mi vide sobbalzó.

<<Chi sei tu?! Dove sono?!>> urlò.

<<Non lo so, credevo lo sapessi tu!>> esclamai guardandomi intorno.

Lui si alzò e mi spinse per terra.

<<Mi hai portato tu qui?! Cosa vuoi da me?! Voglio tornare a casa!>> urlò.

Aveva gli occhi celesti che guardavano i miei, ed io mi spaventatai.

<<Io non lo so!>> esclamai.

Come ci eravamo finiti lì non lo so davvero, ricordo un aereo, e poi un grande impatto, ma nient'altro.

Cercò qualcosa intorno a lui, ma era tutto inutile.

<<No no no... >> disse iniziando a camminare.

<<Dove stai andando?>> chiesi seguendolo, non volevo assolutamente stare da sola.

C'era una grande foresta davanti a noi, dopo la spiaggia ovviamente, piena di vegetazione.

<<Siamo nella fascia equatoriale. Guarda, è una foresta pluviale>> disse anche se io non capivo niente di ciò che diceva.

<<Penso che siamo persi su quest'isola

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<<Penso che siamo persi su quest'isola... >> disse e subito indietreggiai.

<<no ma che dici! >> esclamai.

<<Io vado nella foresta>> disse, e non sapevo se restare lì, ma lui come faceva a essere diventato così calmo?!

<<No non lasciarmi qui da sola>> dissi senza pensarci, seguendolo.

C'era davvero un sacco di vegetazione, ma mi preoccuva più quali animali ci potessero essere là.

<<Sai cosa stai facendo?>> chiesi aggrappandomi al suo braccio.

<<No, e non toccarmi. Giù quelle mani da me>> disse staccandosi per poi continuare a camminare.

Camminammo per una decina di minuti, e trovammo una cosa che ci lasciò senza parole.

Un vecchio, ma davvero vecchio, aereo schiantato?!

<<Che fortuna! Vediamo se c'è qualcosa di utile>> proposi e lui era titubante se entrare o no.

<<eh non so>> rispose.

<<Non vorrai fare il codardo proprio ora mhm? >> chiesi entrando.

Quello che vidi mi fece sobbalzare, c'era qualche cadavere! Che schifo oddio!

<<Ecco perché ti ho detto che forse non era una buona idea>> mi ricordò entrando senza alcun problema.

<<Cosa dobbiamo fare qua?>> chiesi e lui era sempre più seccato da me.

<<Prendere cose utili per sopravvivere finché non ci troveranno>> disse afferrando una valigia cercando qualcosa.

Inutile dire che c'era un sacco di roba.

Molti shampoo, vestiti, e pure dei libri.

<<Perfetto...>> disse mettendoli tutti dentro due valigie, e io gli diedi una mano a portarli.

Arrivammo di nuovo in spiaggia, lui sembrava sempre così tranquillo, magari è solo un incubo.

E al massimo se non è un incubo, allora mi troveranno entro stasera, ne sono sicura al 99%

<<Resteremo qui per molto, quindi iniziamo a costruirci un riparo>> disse.

Come per molto?!

<<Ho fatto molti corsi di sopravvivenza, e so come costruire una piccola casa temporanea, come coltivare e come cacciare>> disse, mi tranquillizzava un pó.

<<peró verranno entro stasera>> dissi.

<<C'è un controllo delle isole due volte all'anno, non c'è da preoccuparsi>> disse tranquillo.

Due volte all'anno?! No no! Quanto devo aspettare ancora?! Non ci credo, non è possibile.

<<Cosa succede se questa è un'isola che non controllano perché sanno che non c'è nessuno?>> chiesi e lui si bloccò.

<<È una probabilità bassissima, quasi nulla, meglio escluderla>> disse, ora ero più preoccupata.

<<Un riparo per la notte ci serve, vado a prendere dei rami. >> affermó.

Alla fine le ore passarono, sapevo solo che era buio da un bel pezzo ma non sapevo che ore fossero.

Spero solo che vada tutto bene...

Angolo atroce

Era un pó un capitolo di introduzione questo, quindi è più breve dei prossimi.

È servito giusto per spiegare cose in futuro, soprattutto per evitare che mi si dica: "dove hanno preso queste cose?" "ma a che età sono arrivati?" "come mai non li hanno trovati?" "come mai Levi sa tutto questo?"

COMUNQUE, VI PIACE IL CAPITOLO?

L'isola ❤︎Levi x reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora