-Capitolo 2-

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T/N's pov

<<Maledetti pesci!>> urlai dando un calcio all'acqua, in non so quanto tempo non ne avevo preso neanche uno!

<<T/N, ma sei ancora lì?! Neanche un pesce hai preso?>> chiese avvicinandosi a me nell'acqua Levi.

<<Non è così facile! >> esclamai e lui sospirò mettendosi dietro di me.

<<Stai ferma intanto, se ti muovi li spaventi>> disse e io feci quello che diceva.

<<Guarda bene i loro movimenti. Fanno le stesse cose, devi solo avere il tempismo giusto>> disse appoggiando una mano sopra alla mia, quella con chi tenevo il bastone.

<<Alza piano... >> disse.

<<E via!>> esclamò facendo atterrare il bastone in acqua, prendendo due pesci in una volta.

<<Woah! È incredibile!>> esclamai sorridendo.

<<dai per ora vanno bene anche solo questi>> disse e io tirai un respiro di sollievo.

<<Ah, comunque ho trovato un lago pulito, ci potremo lavare lì. È circa a trenta passi da qui>> disse, menomale.

<<Tu accendi il fuoco, io intanto provo a capire come usare la zappa che ho trovato>> disse, aveva trovato un sacco di utensili.

<<Oh accendere il fuoco lo so fare!>> esclamai sorridendo.

<<Bene, prova a cuocere pure il pesce>> disse e io annuii, finalmente qualcosa di più facile.

Credo.

Accesi il fuoco visto che Levi mi aveva già portato tutti i materiali, me lo aveva insegnato mia cugina.

Misi un bastoncino non troppo sottile dentro i due pesci e iniziai a cuocerli facendoli girare sul fuoco.

<<Tutto bene lì?>> chiesi guardando Levi.

<<Qua sta riuscendo tutto, ho capito come fare>> disse e io sorrisi, dai le cose non vanno poi così male.

Una volta pronto, mangiammo, mentre eravamo entrambi seduti vicini.

<<Chissà quanto ancora dovremo stare qua... >> dissi osservando il mare.

<<a me non piace casa mia. Qua è più bello>> disse il corvino.

<<Ma come? Meglio un'isola che non subisce il controllo dell'uomo da secoli forse millenni, invece che una casa?>> domandai.

<<Ma non è che ci sono tanti problemi a casa, cioè non ho proprio una casa, è più un istituto per gente come me>> disse lui, che brutto.

<<Gente come te?>> chiesi.

<<Persone che hanno i genitori che hanno perso l'affidamento dei figli>> disse schietto e io sospirai.

<<Quindi tu non stai con i tuoi genitori... >> dissi, questo si spiega come mai è così indipendente.

<<Ma non fa nulla. Sono scappato dall'istituto e mi sono infiltrato nell'aereo senza farmi vedere>> affermò.

<<Io vivo con solo mia mamma invece, perché mio padre ha conosciuto una nuova ragazza ed è andato con lei>> dissi.

<<Non mi ricordo più niente dell'aereo>> affermai.

<<Era un aereo per la Nuova Zelanda, sarei andato lì se non ci fosse stato un incidente... >> disse.

<<Incidente...?>> chiesi.

<<Tutti i passeggeri probabilmente sono morti, tranne noi due>> disse e io restai senza parole.

<<Quindi mia mamma... >> dissi e lui subito si corresse, forse non voleva che scoppiassi a piangere ancora.

<<No cioè, stanno bene, forse stanno già arrivando>> disse mettendomi una mano sulla spalla.

<<Sicuro?>> continuai con le domande.

<<sicuro. >> rispose fermo e io sorrisi.

<<Sai, sei la prima ragazza con cui parlo, senza contare i parenti ovviamente>> disse lui.

<<come?!>> esclamai.

<<il mio è un istituto maschile, quindi... >> sussurrò, incredibile.

<<Parliamo d'altro. Ora che dobbiamo fare?>> chiese.

<<Proviamo a scrivere un messaggio SOS sulla spiaggia!>> esclamai.

<<credo serva a poco>> disse.

<<che abbiamo da perdere tanto?>> chiesi e lui mi diede retta.

Iniziammo a scrivere sulla sabbia la scritta SOS, con dei sassi, in modo che fosse ancora più visibile.

Iniziava davvero a fare tanto ma tanto caldo, quindi andammo dentro la sorta di "casa" che aveva costruito Levi.

Almeno lì c'era l'ombra.

<<è triste pensare che dovremo uccidere degli animali>> disse.

<<Cosa?! No! Io non voglio ucciderli>> dissi.

<<Ma è indispensabile, non possiamo mangiare pesci e bacche per chissà quanto tempo. Non sarebbe una dieta adatta>> disse ma io non ero convinta.

<<E possiamo prendere le pellicce per fare letti migliori>> concluse.

<<Preferisco dormire per terra! Non voglio che uccidi animali innocenti!>> esclamai.

<<Non sei vegana, quindi gli animali morti li vedi ogni giorno nel tuo piatto. Non fare storie>> affermó schietto, non aveva tutti i torti.

<<Va bene... >> dissi sospirando.

Mi avvicinai a lui, e subito rimase confuso.

<<Che fai?>> chiese seccato.

<<Non voglio dormire da sola>> dissi.

<<Hai dormito da sola la notte scorsa, ci riuscirai questa notte. Non mi toccare ti ho già detto>> disse schietto e io sospirai girandomi dall'altra parte.

Era la persona più talentuosa e intelligente al mondo che io conoscessi, però era anche la più antipatica.

Poteva pure rispondermi meglio considerando la situazione in cui ci troviamo.

Però lascio stare solo perché senza di lui sarei già morta.

<<Cosa devo fare per farti diventare più dolce?>> chiesi.

<<Non lo so. Stupiscimi e basta e possiamo forse diventare amici>> disse.

Bene, questa la prendo come una sfida!

Angolo atroce

Abbiamo capito che farà tutto Levi per ora, T/N è un pó la bambina che piange per tutto.

PERÒ DAI, ALMENO SA ACCENDERE UN FUOCO FORZA.

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