-Capitolo 25-

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Zeke's pov (qualche giorno prima)

<<Ma la smetti?!>> esclamai innervosito.

<<Zeke, quante volte te lo dico che non voglio che prendi la mia barca?! Tu la romperesti. Quella cosa costa più di te>> disse mio padre.

<<Andiamo! Solamente per oggi, non chiedo tanto>> dissi cercando di convincerlo.

<<No Zeke, non sai neanche come navigare>> concluse mio padre.

<<E allora aiutami no? Vieni con me, invece di pensare solo a Eren>> dissi, surrando però l'ultima parte.

<<Eren sta studiando per l'esame e io lo sto aiutando con la tesina. Smettila di fare l'egoista>> esclamò l'uomo.

<<Ma di me non ti importa eh?!>> chiesi e lui restò in silenzio.

Se ne andò, e strinsi i pugni, tornandomene in camera, sarei andato da solo di notte, così vedrà che non deve sottovalutarmi.

Verso le due di notte, quando ero sicuro che tutti stessero ormai dormendo, andai in salotto.

Presi le chiavi della barca, sapevo bene dove le teneva mio padre.

Su quella barca ci era salita solo la nuova compagna di mio padre, Carla, che mi sta molto antipatica.

È andato subito avanti quando mia madre è morta, e per questo non lo perdono.

Però voglio bene a Eren, lui non c'entra nulla, e gli ho sempre voluto bene.

Abbiamo solo quattro anni di differenza, però lui è molto ma molto più immaturo di me in molte cose.

Uscii di casa, e andai al porto, sapendo sulla barca.

Sorrisi, era così bello starci, magari un giorno potrei venirci con Pieck, Porko e Yelena.

All'inizio stava andando tutto bene, ma scoppiò a piovere dopo una mezz'ora.

<<Andiamo mi prendi in giro?>> chiesi tra me e me.

Era una di quelle semplici barche di legno, però comunque molto bella da vedere.

Presto però mi accorsi che con la tempesta, c'era anche l'alta marea, e di conseguenza onde altissime.

<<Cazzo, come si fa?!>> chiesi cercando di tornare a casa.

Sbuffai, e presto vidi un'onda alta il doppio della barca venirmi incontro.

Mi prese in pieno, e riuscii a risalire, aggrappandomi a un pezzo di legno della barca, che ormai era stata distrutta.

Mi ero allontanato tantissimo, ormai ero lì da molto e non sapevo neanche dov'ero.

Vedevo un'isola in lontananza, ma presto mi travolse un'altra onda.

Presto però, dopo essere stato portato dall'acqua più vicino all'isola, andai a sbattere contro degli scogli, e poi definitivamente buio e un forte dolore alla testa come non lo avevo mai avuto.

T/N's pov

Guardai Levi distogliere lo sguardo, e mi staccai da Zeke, ma fa sul serio?

Mi tratta come uno straccio e poi fa il bambino geloso senza alcun motivo? Ho abbracciato Zeke, non ci siamo mica sposati.

Sbuffai, e dopo qualche ora decisi di andare a parlare con Levi, non ce la facevo più con questo stupido gioco del silenzio.

<<Levi, che cos'hai? Sto male quando fai così>> dissi sedendomi vicino a lui.

<<Magari fatti compatire dal tuo caro amico Zeke, la prossima volta bacialo pure davanti a me>> disse sarcastico, e io lo guardai senza parole.

<<Ma scherzi?! Almeno l'ho abbracciato davanti a te>> risposi puntandogli il dito contro.

<<Senti, non so neanche perché ci siamo messi insieme. Anzi, stavamo insieme prima? Perché cavolo, sei così fastidiosa che non ti sopporto>> disse schietto.

<<Hai ragione>> risposi.

<<Noi non siamo una coppia>> conclusi alzandomi di nuovo, e Levi mi guardò per poi sbuffare in disapprovazione.

<<Allora vedo che un cervello ce l'hai. Tornatene a casa da sola, io resto qui>> disse schietto.

<<Bravo, resta qui da solo tutta la vita, voglio proprio vedere se non ti penti al primo giorno>> risposi.

<<Io qua me la cavo benissimo da solo. Sei tu quella che ha bisogno di essere aiutata>> disse cinico.

<<Beh, forse te la cavi benissimo da solo perché al contrario mio, tu non hai mai avuto nessuno che ti volesse bene!>> esclamai, e calò il silenzio.

<<Wow, proprio matura. Bella mossa>> rispose assottigliando lo sguardo.

<<Inutile che ora ti metti a fare la vittima! In un giorno mi hai detto che sono immatura, fastidiosa, dipendente da te e che neanche mi ami!>> esclamai.

<<Io invece ti ho detto la verità. Non puoi paragonare la mia vita alla tua, fattene una ragione>> continuai.

<<Ma perché non te ne vai e basta? Magari i soccorsi sono già arrivati che ne sai tu?>> chiese.

<<Oh fidati, appena arriveranno non esiterò a lasciarti qui per sempre, e non avrò neanche rimpianti a riguardo>> risposi schietta.

<<Non vedo l'ora, preferisco stare tutta la vita da solo invece che stare un altro minuto con te>> continuò.

<<Ma da un momento all'altro che hai?! Inizi a litigare per chissà quale motivo! Dillo allora che lo fai solo perché ti piace discutere>> dissi e lui sbuffò.

<<Vattene>> concluse seccato.

<<Con piacere, e quando sarai pronto a chiedermi scusa, sai dove trovarmi>> risposi infine.

Angolo atroce

DAI LEVI MA STAVA ANDANDO TUTTO COSÌ BENE FORZA, NON PUOI DISCUTERE A CASO.

Comunque ultimi indizi sulla nuova storia:

-La copertina è questa:

-Mi sono leggermente ispirata a Hazbin Hotel, ma poco

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-Mi sono leggermente ispirata a Hazbin Hotel, ma poco

-Bad ending. Probabilmente.

L'isola ❤︎Levi x reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora