-Capitolo 29-

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Zeke's pov

Io sorrisi mentre li guardavo in lontananza, poveri sfigati, vorrei vedere le loro facce da vicino.

<<Sicuro che non c'era nessun'altro sull'isola?>> chiese uno degli uomini che mi aveva salvato.

<<Sicuro>> risposi.

<<Ma allora come mai hai questi vestiti? Non sono della tua taglia, e sono puliti. Dovrebbero essere sporchi. Anzi, sei stranamente pulito pure tu>> continuò a insistere.

<<Ah, sì, perché c'era un lago e mi sono lavato... >> continuai, in parte era vero quello che dicevo.

<<E il salone  lo hai preso dalla borsa di Mary Poppins?>> chiese sarcastico l'uomo e io strinsi i pugni.

Che grande seccatura.

<<Lascialo stare Magath, ha subito un'esperienza traumatica>> disse un uomo dai capelli corvini.

<<Come vuoi Nile>> rispose lui, e io tirai un respiro di sollievo.

Arrivammo dopo ore, e c'era la mia famiglia pronta ad aspettarmi, e io sorrisi.

<<Zeke! >> esclamò Eren correndomi incontro abbracciandomi, e io ricambiai l'abbraccio.

<<Io lo avevo detto che eri inaffidabile, sai quanto mi è costata quella barca?>> chiese mio padre, e io assottigliai lo sguardo.

<<Grisha! Adesso l'importante è che Zeke stia bene>> disse Carla.

<<Ma come hai fatto a sopravvivere tutto questo tempo? Seriamente, cosa hai mangiato? E poi come hai fatto a bere?>> chiese Eren.

Io ripensai a Levi e T/N.

Erano due disgustosi innamorati che litigavano per la più stupida delle cose, permalosi, sensibili e uno più testardo dell'altra.

Però...

Mi hanno aiutato.

Per quanto possano essere stati fastidiosi, loro non mi hanno mai fatto nulla di male, anzi, senza neanche conoscermi mi hanno salvato la vita, mi hanno dato una casa, del cibo, dell'acqua.

Ho ascoltato i loro problemi, siamo diventati amici e poi... Li ho abbandonati senza motivo.

Che cosa ho fatto?

<<Ho commesso un errore>> dissi a un certo punto, e tutti mi guardarono.

<<Nell'isola ci sono altre due persone. Sono rimaste ferite nell'incidente aereo di cinque anni fa. >> affermai.

<<Cosa?! Come!? E perché non lo hai detto?!>> chiese "Magath" prendendomi per il colletto.

Io restai in silenzio, avevo combinato una gran cazzata, e ora avrei dovuto rimediare.

<<Adesso non possiamo andare. C'è l'altra marea e sarebbe pericoloso. Dobbiamo aspettare minimo fino a domani>> affermó Nile e io non riuscivo a dire niente.

Sono stato un idiota.

<<Sono sicuro che un giorno in più o un giorno in meno non faccia differenza>> dissi.

<<Ma come hanno fatto a sopravvivere cinque anni?>> chiese Magath.

Possono aspettare un altro giorno.

T/N's pov

<<Sicuro? So che ti ricordano di quella volta>> dissi e lui sospirò, in effetti non avevamo tutta questa scelta.

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