T/N's pov
Mi allontanai da Levi, è a dir poco incredibile quando fa così, pensa sempre di avere ragione.
<<Andata male eh?>> chiese Zeke sarcastico.
<<Zitto>> risposi sbuffando.
Non parlammo per tutto il giorno io e Levi, e di notte mi diede le spalle, e io feci lo stesso con lui.
<<Levi... Mi dici che cos'hai?>> chiesi, Zeke era andato a fare una passeggiata fuori.
<<sonno>> rispose schietto.
<<Ma sei arrabbiato perché ho abbracciato Zeke?>> domandai guardandolo con la coda dell'occhio.
<<Non mi interessa dell'abbraccio con Zeke, so che siete a malapena amici>> rispose, e allora cos'è?
<<È per quella cosa di lasciare l'isola?>> continuai con le domande, e lui restò in silenzio.
<<Senti... Possiamo parlarne. Se vuoi resto qui, tanto ormai ci ho fatto l'abitudine>> dissi.
<<No, non voglio che resti qui. Tu devi andartene>> rispose sospirando.
<<Beh, e vieni anche tu con me no? Scusami ma perché fai tutte queste storie?>>
<<Non ci voglio tornare ok?! Non mi piace la città, non mi piace parlare con altre persone, non mi piace la confusione e il disordine della città, non mi piace nulla, mi farebbe schifo!>> esclamò acido.
<<Ma possiamo affrontare la situazione insieme!>> risposi a tono.
<<No, non voglio!>> disse.
<<Allora resto qui nell'isola con te!>> gli urlai.
<<Non potrei mai farlo, io ci tengo a te>> rispose.
<<E se ci tieni a me perché continui a discutere?!>> esclamai.
<<Perché meriti di meglio invece che questa stupida isola!>> urlò a un tratto, e io restai senza parole.
<<Ma che stai dicendo?>> chiesi.
<<T/N, io sapevo che quell'aereo non sarebbe arrivato in Nuova Zelanda!>> urlò e io rimasi senza parole.
<<Cosa... Che vuoi dire?>> domandai.
<<Sapevo che sarebbe andato a fuoco. Mentre scappavo e mi stava inseguendo la donna che badava a me, sono andato in dei vicoli abbandonati. Lì avevo sentito che ci sarebbe stato un attentato terroristico a quell'aereo>> rispose.
Levi's pov (cinque anni prima)
Cominciai a correre più che potevo, mentre la mia istruttrice mi correva dietro, mi aveva visto fuggire, cazzo.
Preso notai una scorciatoia, e entrai in uno di quei vicoli in cui non vorresti trovarti di notte da solo.
Presto notai di averla seminata, e tirai un respiro di sollievo, menomale, ero salvo.
<<Ma sì, quel volo per la Nuova Zelanda che parte domani alle otto di mattina>> disse un uomo.
Io subito mi nascosi sotto una macchina, oh no.
<<È stato organizzato un attentato terroristico>> concluse.
Un... Attentato?
Quando se ne andarono, decisi di dirigermi verso l'aeroporto, conoscevo bene la città.
Era tipo un'ora e mezza a piedi, ma non importava.
Arrivai, io ormai non posso andare da nessuna parte, ho perso tutto, e voglio solamente andarmene da questo schifo di posto.
Quindi semplicemente andrò sull'aereo, e morirò lì quando l'attentato farà il suo effetto, sempre se quell'uomo aveva ragione.
Spero che non stesse scherzando, perché io cosa dovrei andarci a fare in Nuova Zelanda?
Mentre l'assistente di volo era distratta, iniziai a correre superando la fila, e mi sedetti in un posto a caso, sperando non fosse occupato.
Non avrei avvertito nessuno di quello che stava per succedere.
Perché se lo dicessi, mi prenderebbero per pazzo e poi mi riporterebbero all'orfanotrofio.
È triste buttare all'aria tutto solo per decidere di morire, ma ormai vivere o morire è la stessa cosa. Sono entrambe scelte orrende.
Presto l'aereo decollò, e mi sudavano le mani.
Sapere che presto, tutti quei volti sorridenti sarebbero state persone morte, mi metteva un'ansia incredibile.
Mi dispiace di non aver detto nulla, forse lo avrebbero evitato e quelle persone avrebbero avuto una chance di sopravvivere.
Presto successe.
Un'ala si staccó, allora quell'uomo aveva ragione.
Ci fu un incendio, e le persone urlavano nel panico, mentre io guardavo il fuoco.
Strinsi i pugni, ero terrorizzato, ma cos'avevo fatto?
Perché ero salito su quell'aereo.
Notai un paracadute, e subito lo presi e me lo misi.
No, non voglio morire ora.
Mi buttai dall'aereo, e poi decisi di aprirlo.
C'era anche una ragazzina, che però stava piangendo ed era disperata, io ero soltanto senza parole.
Presto però ci fu l'esplosione dell'aereo, e vidi solamente buio dopo pochi istanti.
T/N's pov
<<È una presa in giro...? Questa è la storia più idiota che io abbia mai sentito! >> esclamai.
<<Insomma, non ero molto sicuro che quell'uomo dicesse la verità, ma sono salito comunque. Volevo morire in quel momento>> continuò.
Lui, era uno tra i responsabili dell'attentato, anche se indirettamente.
<<Mi dispiace io->> inizió ma lo interruppi.
Gli diedi uno schiaffo in pieno volto, facendo arrossare quella parte.
<<Sei un egoista! Se tu avessi detto qualcosa ora sarei a casa con mia madre, e starei bene!>> esclamai piangendo prendendolo per il colletto.
<<A cosa cazzo pensavi?! Tu sei salito su un aereo sapendo che sarebbe andato in pezzi, e poi non solo hai pagato le conseguenze, ma sei pure sopravvissuto! Codardo! >> gli urlai stringendo il colletto.
<<Mi dispiace, e quando ci siamo visti per la prima volta e ti ho detto che non ricordavo nulla, ti ho mentito>> disse.
<<stai zitto! Non solo sei la ragione di tutti i miei problemi, ma non mi dici niente per cinque anni, e poi in questi due giorni ti vengono i sensi di colpa?!>> esclamai.
<<Sai che ti dico?! Sei ridicolo Levi!>>
Angolo atroce
Ammazza oh, Levi tecnicamente ha ucciso un botto di persone senza dire dell'attentato.
COMUNQUE VOI VE LO ASPETTAVATE? PERDONERETE LEVI?
E T/N LO PERDONERÀ?
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L'isola ❤︎Levi x reader❤︎
FanficMi sono ritrovata nella sabbia rovente, con sopra un cielo celeste come gli occhi del ragazzo al mio fianco. Il suo sguardo vuoto, il mio spaventato, entrambi due prede nella gabbia della dura e cruda natura, a combattere per la nostra stessa vita s...