I'm Your Angel (Vmin)

19. 4 O'clock

"È in trand su Twitter e lo si trova scritto quasi ovunque. Non ho idea di come sia stato possibile ma la notizia che sei stato male è girata, Jimin, mi dispiace".

Furono queste le parole di Namjoon alla fine di quella lunga giornata.

Dopo aver posticipato l'intervista alla stazione tv, nel pomeriggio si erano comunque recati alle prove dello spettacolo, ed era stato Jimin ad insistere per non saltarle.

Nonostante le proteste del ragazzo, Sejin preferì chiamare il medico, il quale, dopo una rapida ma accurata visita, non ebbe nulla da riferire sullo stato dell'idol. Jimin era in salute, forse un po' troppo magro, il dolore al petto era stato causato dall'ansia eccessiva, che poteva essere tenuta sotto controllo con regolari esercizi di rilassamento e respirazione. Nessun farmaco, benché il dottore avesse azzardato a proporre un tranquillante in caso di necessità. Ma ovviamente la risposta di Jimin era stato un categorico no.
Non avrebbe permesso allo stalker di buttarlo a terra, doveva e voleva dimostrare a sé stesso di potercela fare.

I membri delle altre band presenti al teatro avevano notato qualcosa di strano, sia nei comportamenti dei Bangtan che nel viso tirato di Jimin, il quale non aveva certo dato il meglio di sé, quel giorno. I BTS avevano tranquillizzato i più curiosi con la scusa che forse Jimin portava su di sé qualche strascico dell'influenza; con molto garbo, nessuno degli altri idol aveva insistito oltre.
Ma se la voce che era stato male era trapelata, ci sarebbero state poche altre scuse da raccontare.

"Non mi aspettavo diversamente", disse Jimin. "C'era un mucchio di gente agli studi televisivi, stamattina. Per quanto Sejin abbia cercato di nasconderlo, le persone non sono stupide".

Seduti in salotto, lui Namjoon, Jin e Yoongi e Hobi avevano appena finito di cenare. Mancavano Taehyung e Jungkook, rientrati agli studi della Big Hit dopo le prove al teatro solo per cambiarsi e correre ad un quiz a cui erano stati invitati come ospiti. Il regista della trasmissione aveva richiesto almeno due membri dei BTS e Sejin aveva mandato loro.

"I media avranno già capito che qualcosa non quadra". Namjoon si portò le le mani in faccia in un gesto disperato.

"La notizia ufficiale è che Jimin non sta bene" lesse ad alta voce Yoongi dal suo telefono, "ma la fonte del malessere risulta ignota. Che idioti, non sanno un cazzo, non erano nemmeno lì". Poggiò il dispositivo nero sul tavolino di vetro, producendo un suono secco.

"Cosa pensi che succederà?" domandò Hosoek a Namjoon.

"Probabilmente aumenteranno ancora la sicurezza intorno a Jimin. Poi non lo so". Il leader nascose la faccia dietro le mani, lasciando scivolare i palmi sulle guance in segno di frustrazione. "Il signor Davis e Sejin oggi parlavano di riorganizzare i nostri impegni. Non mi hanno ancora spiegato nel concreto come stanno sistemando le cose ma l'idea è quella di farci prendere un periodo di pausa dopo Natale".

Gli altri annuirono. Aveva senso. Una pausa poteva far bene a tutti.

Calò un momentaneo silenzio in cui Seokjin si sistemò meglio sulla poltrona, causando un tenue fruscio.

"Sapete", riprese Hobi, "ho pensato che potrebbe essere stata la ragazza della televisione a far girare la notizia. È lei che ha dato il biglietto a Jimin".

"Non era nel bagno con noi", gli fece notare subito Yoongi. "Ma che sia stata lei o meno non ha tanta importanza, e comunque c'erano dei giornalisti nel corridoio".

"Però non hanno visto Jimin stare male, quindi non dovrebbero saperlo", ribatté Seokjin. "E le disposizioni del signor Davis parlavano chiaro: nessuno poteva entrare nella stanza in cui eravamo noi prima dell'inizio dell'intervista".