Shouto

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Rientrato dalla finestra il giovane Touya si rimise a letto, il giorno del suo compleanno, sua madre, era solita venire a svegliarlo, gli posava un dolce bacio sulla nuca e gli preparava la colazione, così, il sorriso spuntó sul suo volto mentre, una flebile speranza si accese dentro di lui, si accucció sotto le coperte e si mise ad aspettare.

7:00

Strano, solitamente la sveglia a casa todoroki suonava verso le sei e mezza, ma forse qualcosa é andato storto e stanno ancora dormendo

7:30

Ancora niente

8:00

Ormai il piccolo Touya aveva perso le speranze, diede le spalle alla porta e si rannicchió con la fronte contro il muro, mentre calde lacrime presero a rigare il suo volto

Lo sapevo, si sono dimenticati... anche... Anche la mamma, nessuno verrà a cercarmi, nessuno si preoccuperà di sapere come sto, nessuno aprirà quella porta, forse dovrei davvero spegnere la mia luce.

Un cigolio, il rumore della porta che si apriva, l'albino non si accorse neanche di quel rumore, ormai precipitato in un limbo di delusione e tristezza che gli stringeva il cuore in una morsa.
Il materasso sprofondó leggermente a quel piccolo peso e solo quando una piccola manina si posò sulla sua spalla Touya alzò gli occhi.

S: "t-touya... Buongiorno"

Un delicato bacio venne posato dal piccolo shouto sulla fronte del fratello che adesso, si stava asciugando il più In fretta possibile le lacrime.

T: "cosa ci fai qui?, non dovresti essere ad allenarti con papà?"
S: "shhhh, Touya fai piano, mamma e papà non sanno che sono qui, sono venuto per dirti buon compleanno, l'anno scorso non sono riuscito ad allontanarmi da papà, ma quest'anno ce l'ho fatta"
T: "non dovresti farlo, lui vuole solo il meglio per te, dovresti seguire diligentemente tutti gli allenamenti e non sprecare la tua opportunità"
S: " sì, ma... la mamma si è messa a litigare e papà ha alzato la voce, io... Io non potevo più sentirli"
Il minore si portò le mani alle orecchie e a quella vista, Touya non riuscì più a rimanere arrabbiato, neanche a lui piaceva quando i suoi genitori litigavano e poi erano mesi che non rivolgeva parola a suo fratello.
Allargò le braccia e mentre il viso di shouto si rigava di lacrime il maggiore lo strinse a sé

T: "grazie per aver ricordato il mio compleanno, é stato carino da parte tua venirmi a svegliare, ma adesso ti conviene andare"

Il piccolo shouto si asciugò le lacrime, rassicurato, anche se solo per un breve istante, dal contatto col fratello, in quei due anni da quando aveva iniziato ad allenarsi, il dolore più grande era stato quello di separarsi dalla famiglia, non ha memoria dell'ultima volta che ha parlato con sua sorella, o giocato con natzu, ma soprattutto abbracciato Touya, si ricordava bene le sere dei suoi tre anni passate fra le braccia del maggiore ad ascoltarlo, e soprattutto nell'ultimo periodo, non passava giorno in cui shouto non pensasse a lui, chiedendosi come mai lo vedeva poco a poco scomparire, era diverso rispetto a natzu e a fuyumi, per quanto non vedesse spesso neanche loro, quando erano in casa, riusciva a percepirne la presenza, con Touya invece no, non lo sentiva, non lo vedeva, stava lentamente sparendo dalle loro vite e non passava sera che shouto non si tormentasse per cercare un modo di riportarlo a galla.

S: "t-ti aspetto per la colazione, ci vediamo dopo Touya e buon compleanno ancora"

Si alzò dal letto e sparì lentamente chiudendosi la porta alle spalle, Touya sospirò e si sdraió a fissare il soffitto,

"Mi sei mancato shouto, grazie"

Il sorriso si formò sul suo volto, era una vita che non sentiva il calore umano su di sé e quel gesto migliorò improvvisamente la sua giornata

Quindi anche l'anno scorso lui se l'era ricordato... Fratellino, sei sempre stato bravo ad ascoltare, per questo ti sei ricordato di me? Hai ascoltato anche i miei silenzi?

Un ultimo sbuffo e l'albino si alzò dal letto per uscire dalla camera.
In cucina regnava il silenzio e quando Touya si affacció non vi trovó nessuno.

"In fondo me lo aspettavo, anche se, un minimo, speravo che shouto fosse qui... Ma cosa vado a pensare, lui è il privilegiato di casa, il figlio prediletto, ovvio che mio padre abbia già reclamato la sua presenza al suo fianco ed é ovvio che non debba sprecare il suo tempo con me... Con una nullità"

Raggiunse il tavolo sul quale trovó posato un bigliettino con l'inconfondibile calligrafia infantile di shouto

" Scusa Touya papà ha urlato dal salotto che mi sta venendo a prendere, mi dispiace, buon compleanno, ti voglio bene, il tuo fratellino shouto"

Una lacrima solcó la guancia dell'albino, perché doveva scusarsi? Perché non era felice di tutte quelle attenzioni? Perché gli aveva scritto un  biglietto? Perché sua madre non c'era? Dove erano i suoi fratelli? Perché era perennemente da solo?!
Touya sentì la rabbia salirgli in corpo e una strana morsa stringergli lo stomaco e mentre il respiro aumentava e diventava irregolare strappó il foglietto in tante piccole parti, prima di accasciarsi al suolo con la testa fra le mani, mentre le lacrime avevano preso a scorrere come un fiume in piena.

Non mi serve nessuno, non merito la pietà di nessuno e non voglio nessuno al mio fianco, tutti sono migliori di me hanno sicuramente cose più importanti da fare che ricordarsi di uno stupido compleanno dell'inutile scarto della famiglia, vaffanculo shouto non far finta di vedermi quando non è vero, non... Non farmi del male anche tu, sei tutto ciò che ho sempre desiderato di essere, smettila di voltarti indietro, smettila di provare a guardarmi, sono due anni che non mi parlavi, continua a farlo, ignorarmi, non darmi false speranze, farà ancora più male, Shouto, Natzu, Fuyumi, mamma, papà

Aiuto.

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