flowers

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Stavano camminando per le strade in cerca di un boccone da mettere sotto i denti quando passando di fianco ad un parco Touya notò che fra i cumuli di neve un piccolo fiore bianco faceva capolino e la curva sul suo viso si spense, lasciando spazio ai dubbi

Io andrò davvero bene?
Per...per izuku...io lo voglio ma ... È la cosa giusta?

Ma per la prima volta Touya decise di tagliare quel filo, decise di interrompere i suoi pensieri, di porre fine alle sue voci, strinse più forte la mano di Izuku e si fece coraggio, prese un profondo respiro e per la prima volta affrontò la sua paura più grande...se stesso.

T: "I-Izuku... Posso...posso farti una domanda?"

Il verdino, colto alla sprovvista dall'improvviso cambio d'umore del maggiore, smise di camminare, si voltò a guardarlo e quando i suoi occhi incrociarono quelli spenti e cupi del ragazzo, capì la serietà dell'argomento.
Annuì deciso, prima di indicare una panchina poco distante, sulla quale si andarono a sedere.

I: "Touya, sono qui, sai che puoi dirmi tutto"

Il maggiore, distolse lo sguardo, aveva paura della risposta, aveva paura di perderlo, ma non voleva più lasciare che i suoi pensieri lo tormentassero notte e giorno, non voleva più rischiare di far soffrire nuovamente Izuku e quando il verdino gli accarezzò la mano, trovò la forza di chiederglielo

T: "ti...ti manca? I-insomma, sei innamorato di lui no? Me lo hai detto tu e...ed allora perché stai ancora con me?"

Gli occhi di Izuku si spalancarono, sapeva bene a chi si riferiva ed in quel momento gli tornò in mente il loro primo incontro al muro, a come per l'ennesima volta kacchan l'aveva fatto soffrire e a come per la prima volta un estraneo era riuscito a capirlo ed aiutarlo.
Ripensò a kacchan e a come si sentiva inadeguato, sbagliato, sporco tutte le volte che anche solo gli era accanto e ripensò a come,invece, con Touya mai una volta si sentì inutile, con lui era normale, era bello essere sé stessi, non sentiva il confronto, non sentiva rivalità, non sentiva disprezzo.

Con kacchan era tutto un se, tutto forse, se provo a fare questo, di sicuro si arrabbierà, ma se non lo faccio? Si arrabbierà lo stesso?.
Con Touya mai una volta aveva esitato, mai una volta si era posto il dubbio di essere lui stesso il problema, perché con Touya, Izuku poteva essere semplicemente Izuku
E soprattutto mai una volta i suoi pensieri andarono al biondino mentre era in sua compagnia.

Gli Voleva bene? Certo, nonostante tutto il dolore Izuku non avrebbe mai smesso di volergli bene... Non lo avrebbe mai abbandonato e non lo avrebbe mai lasciato solo, erano amici d'infanzia ed, insieme, avevano condiviso gran parte della loro vita.
Lo amava? No, non più ed in quel momento Izuku si ritrovò a chiedersi, se lo avesse mai amato... Era amore? O solo paura di essere lasciato solo? Di assere abbandonato?...ancora...
Ed in quel momento Izuku capì la risposta.

Afferrò dolcemente il viso di Touya e tornò ad incrociare i loro sguardi, gli occhi del maggiore erano lucidi ed il verdino sorrise dolcemente

I: " No Touya, non mi manca, con te al mio fianco, non ho mai pensato a lui, quando ti bacio è te che vedo, è te che voglio, Touya...non so bene cosa sia l'amore... I grandi che stanno insieme e si vogliono bene usano questa parola ed io voglio bene a kacchan ma...con te è diverso, con te è più intenso, con te sto meglio, con te mi sento al sicuro, sono felice e Touya...non vorrei nessun altro al mio fianco...te l'ho detto no? Sei solo mio"

Izuku si sporse in avanti e legó le sue labbra a quelle del maggiore, un bacio dolce, a fior di labbra, per esprimere tutto ciò che le parole e la ragione non riuscivano a comprendere, ma che il cuore aveva già capito.
Touya rispose per la prima volta timidamente al bacio, mentre una lacrima solcava il suo volto, lacrima che venne immediatamente raccolta da Izuku che si fece coraggio e approfondí il bacio.

Il cuore di Touya batteva veloce, aveva dato voce ai suoi pensieri e non si pentì mai della sua scelta.
La voce nella sua testa sparì così come si era formata ed era sicuro, che almeno per un po', avrebbe sentito solo la gioia e il calore che Izuku sapeva donargli.

Separatisi dal bacio, passarono qualche secondo in silenzio, ad osservarsi, sorridendo, in un dialogo fatto di sguardi che non aveva bisogno di parole... gratitudine, conforto...amore.

Il primo a rompere il silenzio fu l'albino, in un sibilo, come ad aver paura di rovinare quel momento, ma ancora una volta Izuku era lì a rispondergli dolcemente.

T: "I-Izuku?"
I: "dimmi"
T: "ti fidi di me?"
I: "ti affiderei la mia vita, mi fido ciecamente di te Touya"
T: "allora...aspettami qui...torno subito"

Lentamente Touya si alzò dalla panchina, sotto lo guardo stupito e curioso del più piccolo, che però si rassicurò nel vederlo sorridere.
Lo vide allontanarsi e sparire dietro ad un angolo e come promesso, Izuku aspettò.
Lo vide comparire cinque minuti dopo, con le mani dietro la schiena mentre si avvicinava a gran passo verso di lui.
Nemmeno per un minuto aveva dubitato del suo ritorno, ma era estremamente curioso di sapere dove era andato e cosa stava nascondendo.

Touya Arrivò di fronte al verdino con un leggero affanno a causa della corsa, aveva fatto il prima possibile, da un po' si chiedeva come poter ringraziare il minore e cosa fare per poter anche solo in parte fargli capire quello che provava ed in quel momento, Touya ci riuscì.

Portò davanti a sé la mano dietro la schiena ed il suo cuore sorrise nel vedere Izuku spalancare gli occhi che diventavano man mano lucidi.

T: "izuku...io...penso di amarti, non-non so se è corretto dire così, ma... anch'io quando sto con te mi sento diverso... Mi sento migliore, perciò spero...spero ti possa piacere e spero di riuscire a renderti felice, almeno quanto tu riesci a rendere felice me... perciò tieni questi sono per te"



 perciò tieni questi sono per te"

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 𝖫𝗈𝗇𝖾𝗅𝗒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora