I ragazzi mangiano tranquilli, spesso, molto spesso si perdevano nel fissare gli occhi dell'altro e quando accadeva il primo a distogliere lo sguardo era izuku, arrossendo leggermente, scatenando così un sorriso divertito da parte di Touya.
La cena passò tranquilla, alternando le risate ai discorsi seri, riuscendo così, poco alla volta, a scoprire un mondo tutto loro, un mondo dove erano certi che nessuno li avrebbe giudicati.Touya stava per alzarsi e congedarsi, ormai la luna era alta nel cielo e per quanto gli sarebbe piaciuto rimanere, non voleva dare altre preoccupazioni al suo nuovo amico... Al suo primo amico.
T: "izuku... Davvero, grazie di tutto sei-"
I: "puoi... Puoi restare se vuoi... Mia madre non tornerà prima di domani pomeriggio e m-mi farebbe piacere se restassi... Almeno ho qualcuno con cui parlare..."L'albino rimase sorpreso, era la prima volta che qualcuno chiedeva espressamente la sua presenza, era contento, era felice, si sentiva protetto, ma soprattutto si sentiva grato a quel ragazzo che in poche ore gli aveva già salvato la vita più di una volta.
Posso... Posso davvero restare? Davvero vuole stare con me?
Grazie izukuIl sorriso si formò spontaneo sul suo volto annuendo leggermente e quando anche il verdino sorrise il cuore di Touya perse un battito.
Rimasero diversi secondi a fissarsi.
Touya davvero non capiva come poteva non stancarsi mai di quegli occhi, da quando se li era trovati davanti ne era rimasto incantato, non c'era imbarazzo, non c'era timore, semplicemente, entrambi avrebbero passato ore a rimirare la perfezione dell'altro non trovando difetti.Aperta la porta della sua camera, izuku si portò una mano alla nuca, leggermente imbarazzato, lasciando trapelare una leggera risata notato lo sguardo sbalordito dell'albino
I: "spero...spero non ti diano fastidio i miei poster di all might, so che non ti piacciono gli eroi perciò...."
T: "tranquillo... Nessun problema... Finché non si tratta di... No niente"Izuku notando lo sconforto dell'altro gli si avvicinò e gli afferrò la mano
I: "sicuro di non volerne parlare... Magari staresti meglio... C'entra la tua famiglia?"
T: "s-sì ma... Non voglio chiamarla in causa... Non perché non mi fido di te... Ma... Voglio che... Che tutto questo, sia solo nostro, non voglio inquinarlo, non voglio sporcarlo, manteniamo la nostra promessa, solo noi due... Tutto il resto non deve esistere "Il verdino annuì leggermente, prima di stendersi sul letto facendo segno all'altro di raggiungerlo.
Con gli occhi leggermente sgranati Touya iniziò a balbettare distogliendo momentaneamente lo sguardo dalla sua figuraT:" non...non hai un futon? "
I: "m-mi dispiace, essendo figlio unico e non avendo mai nessuno a casa, né io né mia madre ci siamo mai preoccupati di procurarcene uno... Ma hai ragione... Scusa... Io... Sì... io andrò sul divano... Davvero non é un problema non-"
T: "no, no... É... É ok"Leggermente rosso l'albino scostò le coperte e si stese di fianco al verdino, volto verso volto, se fino ad adesso, entrambi, stavano sprofondando nell'imbarazzo, bastò quel contatto per ricreare la loro bolla, la loro pace.
Touya sorrise e con in gesto quasi automatico accarezzó la sua guancia, mentre izuku si lasciò coccolareT: "non smetterò mai di ringraziarti... Cosa... Cosa ti ha spinto a fidarti di me? Ho capito che vuoi diventare un eroe ma...hai poco meno della mia età, non mi dovevi nulla, non mi avevevi neanche mai visto... Cosa ti ha spinto a parlarmi, cosa ti ha spinto a restare? "
Il verdino si avvicinò leggermente facendo intrecciare le loro dita
I: "se è una risposta razionale quella che cerchi, non posso dartela, perché neanch'io so cosa sia successo a quel muro, so solo che quando ero sull'orlo di crollare sei arrivato tu e questo, se non era destino, non saprei come altro definirlo, Touya... Ciò che ci lega, ciò che ci ha fatto avvicinare, va ben oltre ad un concetto logico, non so perché l'ho fatto, ma mi sono avvicinato a te ed è stata una delle decisioni migliori della mia vita "
Quel sorriso, quegli occhi che splendevano di luce propria anche nell'oscurità...
Le iridi di Touya diventarono lucide le lacrime spingevano per uscire... Ma per una volta, non erano lacrime di tristezza, non erano lacrime di dolore... Bensì di gioia... Di gratitudine di completa devozione.
Per la prima volta Touya si sentì compreso, si sentì apprezzato, si sentì amato.
Un piacevole calore si espanse per tutto il suo petto, il suo cuore batteva veloce e sentiva le farfalle torturargli lo stomaco.
Mentre una lacrima solcava la sua guancia non riuscì più a contenere le sue emozioni e scoppiando a ridere, avvolse le sue braccia intorno alla schiena del verdino stringendosi a lui, che rimase piacevolmente sorpreso da quel gesto.
Izuku ricambió l'abbraccio stringendolo a sua volta, mentre il sorriso non abbandonò nemmeno per un istante i loro volti.
Il verdino iniziò ad accarezzargli i capelli finché non sentì il respiro dell'altro farsi sempre più regolare.
Touya si godeva quelle attenzioni che in vita sua non aveva mai ricevuto e mentre il battito ritmico del cuore di izuku lo calmava, iniziò a sussurrare una melodia, una canzone solo per loro, una canzone che esprimeva quel momento, una canzone che esprimeva tutto sé stesso
T: "...oh I don't know what love is
Oh I don't know what love is
Until you say goodbye
So don't say goodbye
Don't say goodbye now babe
Don't say goodbye...Per favore izuku... Non lasciarmi mai"
Finita la canzone, izuku non riuscì a trattenere le lacrime, mentre un caldo sorriso gli solcava il volto
I: "non lo farò... Non lo farò per nessuna ragione al mondo, te l'ho promesso e voglio mantenere la mia parola, non da eroe ma da amico"
T: "grazie... Ti voglio bene"
I:"anch'io te ne voglio Touya... Tanto"I due ragazzi rimasero così, abbracciati, stretti l'uno fra le braccia dell'altro, chiusi nel loro mondo, chiusi nelle loro emozioni che finalmente non urlavano più terrore e tristezza, finché morfeo non li accolse fra le sue braccia... Regalando per la prima volta, ad entrambi, un sonno tranquillo.

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𝖫𝗈𝗇𝖾𝗅𝗒
FanfictionBasterebbe un gesto, uno solo e tutto questo finirebbe, sarebbe così semplice, un taglio, uno sparo, un bicchierino. Eppure tutti i giorni ti convinci a non farlo, Perché? Forse crediamo ancora che le cose possano migliorare, Infondo la speranza è...