Blue Flame

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Il giovane ragazzo dopo l'attacco di panico, si rialzó in piedi, afferrò una tazza dalla credenza e versatovi dentro un po' di latte fece colazione, si piegó a raggiungere un mobile e prese un biscotto, accese una piccola fiamma sul suo dito e dopo averci soffiato sopra per spegnerla, iniziò a mangiare il biscotto

Buon compleanno a me

Finito di mangiare decise di uscire, l'aura negativa che opprimeva la casa non lo avrebbe di sicuro aiutato a rilassarsi.
Andò sulla solita collina, poco distante da casa, quella stessa collina dove si allenava sempre col padre

Ciao, ti sono mancato? Era da un po' che non ci si vedeva, vero? Mi dispiace ma davvero non riuscivo a tornare, i ricordi erano troppo vividi e dolorosi per affrontarli, tutte le volte che pensavo a te, mi ricordavo di mio padre, mi ricordavo il suo sguardo duro, mi ricordavo il suo dolore e nel ricordo di tutto questo scoppiavo a piangere... Patetico vero? Ma non sai cosa darei per tornare a sentire la sua voce, per tornare ad avere una valvola di sfogo, uno scopo, un sogno... ma sai, adesso sono cresciuto, oggi compio quindici anni, sono diventato forte... Haha... Bella battuta vero? In realtà non sono migliorato, non sono diventato più forte, non sono diventato più abile, non sono nulla.
sono solo passato per sprofondare ancora un po' nella mia incapacità, volevo provare ad allenare un po' il mio quirk, sono sicuro che prima o poi riuscirò a controllarlo, ma non servirebbe a niente... E allora... Perché sono qui?

Dopo un lungo sospiro Touya decise comunque di salire sulla collina e man mano che ripercorreva i suoi passi un sorriso malinconico si formò sul suo viso, mentre ricordi tanto tristi quanto dolci scorrevano veloci nella sua mente.
Guardò verso sinistra, ricordava come se fosse ieri, quell'angolo di terra bruciata, fu la prima volta che si manifestò il suo quirk, suo padre gli disse di rilasciare il suo potere e così facendo una grossa fiammata si proteste lungo tutto il suo corpo bruciando lo spazio circostante, la prova durò solo pochi secondi, ma quando tutto finì, si ritrovò inevitabilmente accasciato a terra mentre tossiva, sentiva la sua pelle bruciare, il fumo gli impediva di respirare regolarmente, ma nonostante tutto, alzò lo sguardo, mentre un grande sorriso si espandeva sul suo volto, c'era riuscito, poteva soddisfare suo padre e avrebbe dato il massimo pur di ricevere la sua approvazione, quando incontrò i suoi occhi, però, notò solo disprezzo e delusione, il sorriso gli morì sul volto, ma tornò a formarsi, quando il padre avvicinatosi, lo sollevò per un braccio rimmettendolo in piedi e pronunciò poche parole, parole che risuonarono nella sua mente e nel suo cuore per tutti gli anni a venire

Touya vedi di impegnarti o non raggiungerai mai nulla nella vita, sai qual'è il tuo scopo, vedi di non deludermi, guardati... Meno di un secondo e la tua pelle sta già fumando, dovremmo aumentare gli allenamenti, non accetterò mai che mio figlio sia solo un debole

Quelle parole, così rudi e crudeli, però, accesero la speranza nel piccolo Touya di sei anni, che le considerò come un' incitazine a migliorare e fare del suo meglio, suo padre non era inorridito, anzi nutriva grandi speranze per lui e Touya non lo avrebbe sicuramente deluso

Ed invece ti ho deluso... Non è vero padre? Non ho raggiunto il livello che volevi e forse hai fatto bene a buttarmi via, é così che si fa con tutto ciò che è rotto no? Se non funziona lo si butta ed io sono sempre stato difettoso, ma ciò che è rotto si può provare anche a riparare giusto? Forse potrei provare ancora una volta, magari ero solo stanco ed avevo bisogno di un po' di riposo, se riuscirò a controllare il mio potere papà tornerà ad allenarmi e allora potrei stare anche al fianco di shouto, così sarò io a proteggere lui, sì come un bravo fratello maggiore.

Un luminoso sorriso si fece largo sul volto dell'albino che fece un paio di saltelli per scaricare l'adrenalina prima di sedersi per terra, accese la musica e mentre le note musicali lo spronavano, iniziò ad accendere piccole fiamme sulla propria mano, una due, tre, dieci, venti, cinquanta, cento, duecento volte, non si curò minimamente del tempo che scorreva il suo unico scopo era aumentare la sua potenza di fuoco, ormai non prestava più ascolto neanche alla musica, la sua concentrazione era totale, e dopo quasi cinque ore, all'ennesima fiammata, qualcosa cambiò, il rosso vivo delle sue fiamme si trasformò in un blu intenso dalle mille sfumature.
I suoi occhi si spalancarono e non riuscì a trattenere un urlo di gioia, ce l'aveva fatta, era riuscito a sprigionare al massimo il suo potere, il piccolo Touya pensò che se quello era un ragalo di compleanno, era il più bello che il cielo avesse mai potuto fargli, si alzò in piedi e iniziò a cantilenare una serie infinita di grazie mentre saltellava di gioia.
Ripeté l'attacco finché non fu sicuro di riuscire a controllarlo a pieno e quando la fiamma blu non fu più un problema, si concentró a ridurla il più possibile fino a gestirne anche le dimensioni.
Ormai giunta la sera Touya inizio a correre verso casa, in mente solo un pensiero fisso.
Finalmente avrebbe reso suo padre fiero di lui, finalmente avrebbe avuto la sua approvazione, finalmente avrebbe ricominciato a sorridere, finalmente sarebbe potuto essere un fratello maggiore degno di quel nome, per fuyumi, per natzu, ma soprattutto per shouto, sarebbe diventato un buon modello da imitare e nulla avrebbe potuto spegnere la sua gioia.
C

on l'adrenalina ancora in corpo, però, Touya non si rese conto che la sua pelle, sul braccio destro, era diventata violacea, non si rese conto del fumo che ancora fuoriusciva da essa e non si rese conto di tutto il dolore che in questo momento affliggeva il suo corpo.

 𝖫𝗈𝗇𝖾𝗅𝗒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora