Hope

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Erano giunti a casa di izuku, per tutto il tragitto Touya strinse la mano del verdino facendone la sua ancora per andare avanti, tentò di distrarsi, guardava l'orizzonte, parlava, faceva di tutto per focalizzarsi sulla voce che tanto amava pur di non lasciare spazio ai suoi pensieri, pur di non dare retta alla voce nella sua testa, ma a nulla servivano i suoi sforzi... Quella voce... Quella dannata voce non voleva lasciargli pace.
Izuku dal canto suo, parlò di qualsiasi cosa potesse distrarlo, lo vedeva sorridere, lo vedeva rispondere alle sue domande, a volte rideva, ma... I suoi occhi... Erano vuoti e ogni passo, ogni secondo che passava, izuku lo sentiva più distante, sentiva la sua anima scivolare lentamente fuori dal suo corpo ed internamente si malediceva per non essere in grado di fare qualcosa.

La porta venne aperta ed i due ragazzi entrarono nell'appartamento... Izuku rimase qualche secondo col volto abbassato, i capelli gli ricadevano sugli occhi e prese un profondo respiro.
Touya stava per chiedergli cosa stesse succedendo quando rialzato il volto, rimase stupito di scorgere nel suo sguardo pura Rabbia

I: "ora basta..."

Il minore iniziò a camminare in direzione dell'albino un dito puntato verso di lui...mentre Touya si ritrovò ad indietreggiare

T: "I-izuku cosa-"

I: "adesso basta... CAZZO FAI QUALCOSA?! REAGISCI, SMETTILA DI PENSARE A COSA NON SEI RIUSCITO A FARE! TI HO GIÀ DETTO CHE SONO QUI PER TE, MA NON STAI FACENDO UN CAZZO PER USCIRNE, TI HO PROMESSO CHE SI SISTEMERÀ TUTTO E COSÌ SARÀ, MA ADESSO... SMETTILA DI PIANGERCI SOPRA, SMETTILA DI DARTI LA COLPA... SMETTILA DI MORIRMI DAVANTI OGNI SECONDO CHE PASSA...cazzo...fa... Fa male Touya... Fa dannatamente male"

Paralizzato con la schiena al muro Touya poteva ben notare le lacrime che avevano preso a scorrere sul suo volto, solo in quel momento si rese conto che con izuku far finta che andava tutto bene non avrebbe funzionato, tutto quello che sentiva... Poteva affermare per certo che anche izuku provasse le sue stesse emozioni, poteva affermare con certezza che izuku lo percepiva... Sentiva le sue voci, sentiva il suo dolore, sentiva la sua anima.

Riscosso dai suoi pensieri, lo sguardo di Touya si addolcì, le sue braccia si legarono al busto del minore, rimasero abbracciati, senza dire nulla per qualche minuto, finché l'albino decise di prenderlo in braccio e dirigersi sul divano, si sedette senza mai lasciare andare izuku ed iniziò a coccolarlo,gli fece posare il volto nell'incavo del collo e iniziò ad accarezzargli i capelli finché non smise di piangere, solo allora il maggiore riprese a parlare.

T: "hai ragione, non negheró che mi sento responsabile di tutto e che... É solo grazie a te sono ancora in questo mondo, izuku... Ho bisogno del tuo aiuto, ho bisogno di sentire che non sono un completo fallimento... Ho bisogno di te"

Izuku alzò il volto e si perse nelle iridi lucide del maggiore, si perse in quel blu così profondo che da subito lo aveva lasciato senza fiato, gli accarezzó una guancia, poteva sentire la pelle bruciata in contrasto con quella sana, poteva osservarne la diversa tonalità di colore e pensò che per quando dolorose, quelle ferite, avevano segnato il loro primo incontro, e non poté che trovarle bellissime.
Gli posò un bacio sulla guancia nel punto esatto in cui la pelle si scuriva e la sua voce era un sussurro quando rispose

I: "sono qui Touya, sono sempre stato al tuo fianco e ci sarò per sempre...guardami"

Gli occhi di entrambi tornarono a risplendere, i volti erano vicini e potevano entrambi percepire il fiato caldo dell'altro sulle proprie labbra.

I: "ti voglio al mio fianco... Non andartene... Sei il mio eroe Touya"

Gli occhi di entrambi si socchiusero e mentre izuku si avvicinava ancora, Touya annulló definitivamente la distanza che c'era fra i due.

Entrambi, ad occhi chiusi, si beavano di tutte quelle sensazioni che per la prima volta attraversavano il loro corpo.
Calore, felicità, stupore, paura, follia...
Un miscuglio di emozioni si stavano manifestando e mischiando insieme nei due ragazzi.
Izuku portò le sue mani fra i capelli di Touya mentre li accarezzava e ne percepiva la morbidezza senza mai interrompere quel contatto, l'albino legò le mani sulla sua schiena e lo strinse maggiormente a sé.

Cosa stava succedendo?
Nessuno dei due riusciva a dare un nome a quello che provavano, ma per la prima volta, la mente di Touya gli diede pace, per la prima volta, si sentiva bene, si sentiva completo, si sentiva... Amato.

Ancora... Per favore, izuku... Amami ancora, voglio sentire il battito del tuo cuore, voglio sentire le tue labbra... Ancora... voglio sentire le tue braccia stringermi, voglio vedere il tuo viso sorridere ed arrossire, voglio sentirti ridere... Ancora... amami izuku... Per favore... Ne ho bisogno... Salvami

I due ragazzi si staccarono in carenza d'ossigeno, rossi in volto, gli occhi si riaprirono e si persero nuovamente in quelli dell'altro... Mentre un sorriso si formò sul volto di entrambi, un sorriso puro, un sorriso vero.

I: "sono qui Touya e te lo dimostrerò finché non te lo sarai ficcato in testa, non è colpa tua, non sei solo, ci sono io con te"

Touya posò la fronte su quella del minore mentre un grazie usciva sussurrato delle sue labbra, chiusero nuovamente gli occhi e rimasero in silenzio per un po', prima che una leggera risata si levò da izuku.

T: "perché ridi?"
I: "s-stavo solo pensando che... Bhe... Le tue labbra sono molto più calde quando non stai per morire"

Lo sguardo stupito di Touya servì solo a far aumentare le risate del minore

T: "tu mi hai baciato mentre stavo tirando gli ultimi al suolo? Sul serio? Necrofilia portami via"
I: "stavo solo cercando di farti respirare..."
T: "bhe grazie... te ne sono grato, ma avrei preferito essere cosciente al mio primo bacio"
I: "q-quello era il tuo primo bacio?"
T: "allora ammetti di avermi baciato"
I: "I-io... Aaaaa... Sei uno stronzo"
T: "lo so, grazie del complimento"
I: "però..."

Izuku posò una mano sul suo petto spingendolo leggermente finché la schiena del maggiore non fu a contatto col divano

I: " Ho preferito mille volte il bacio di adesso"
T: "su questo siamo d'accordo"

Le labbra tornarono a sfiorarsi e stavano per congiungersi nuovamente quando il suono del campanello ruppe la bolla che si era creata intorno a loro facendoli sobbalzare.

 𝖫𝗈𝗇𝖾𝗅𝗒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora