Il giovane Touya, se ne stava lì, in un angolo della sua camera, accasciato al suolo, la testa stretta fra le mani mentre si tirava alcune ciocche di capelli, le gambe rannicchiate al petto, le lacrime scorrevano copiose sulle sue guance mentre col battito irregolare, faceva fatica anche a respirare
Perché?... Perché? Perché? Perché? Perché? Perché?
Cosa ho sbagliato? Dove ho sbagliato?
Basta, vi prego basta... BASTA!
e perché dovrei smetterla? Infondo lo sapevi fin dall'inizio... Lo sapevi che non sarebbe servito a niente controllare il tuo quirk...
NO, NO, NO, TI PREGO SMETTILA
sapevi che tuo padre non ha occhi che per tuo fratello minore, sei stato rimpiazzato, perché ci stai male? Non ti ha detto nulla di nuovo, sai di essere inutile, sai di essere debole e buono a nulla, davvero credevi che sarebbe bastato un piccolo cambio di colore, per cambiare te stesso? Sei davvero un illuso, gli anni passati a pensare non ti sono serviti? Te lo meriti e lo sai, smettila di provare a cambiare le cose.
FA MALE, BASTA FA MALE, AIUTO...
oh? Adesso ti metti anche a chiedere aiuto... Patetico, patetico, inutile essere, non hai nemmeno il diritto di definirti umano! Cos'era quel sentimento che hai sentito prima? eh? Sei solo un mostro, fai qualcosa di buono per una volta e spegni la tua luce...
forse dovrei davvero...
Andiamo, non serve molto, ci sono tanti modi... un incidente, un eccessivo uso d'alcol, un taglio... Una fiammata...
I-io ho paura, ho paura... Basta ti prego
Debole! Debole ed incompetente, non sei nemmeno in grado di farla finita, meriti davvero di continuare a soffrire.Il cigolare di una porta che si apriva e una piccola luce ad illuminare la stanza, una testolina fece capolino dall'uscio, per poi entrare e chiudersi la porta alle spalle.
Touya non si prese neanche il tempo per alzare il voltoS: "t-touya io..."
T: "VATTENE SHOUTO!"
S: "volevo chiederti scusa, mi dipsace, non volevo-"
T: "HO DETTO VATTENE, COSA NON CAPISCI?!"Touya alzò lo sguardo, si mise in piedi ed iniziò ad avanzare verso il fratello che però non si mosse
T: "COS'È HAI BISOGNO DI UNO SCHEMINO? HAI BISOGNO DI UN DISEGNO? SAI COSA , HO UNA CANZONE CHE FORSE TI FARÀ CAPIRE LA MERDA CHE HAI DAVANTI"
L'albino afferrò il telefono e preso a scorrere nella playlist, si fermò con un dito su una canzone, facendola partire e alzando il volume al massimo, un sorriso forzato si allargò sul suo volto, mentre le prime note iniziarono a diffondersi e una risata isterica accompagnó le sue parole
T:" ECCO! QUESTO SONO IO!"
T: "NON HO BISOGNO DELLA TUA PENA, NON HO BISOGNO DEL TUO
AIUTO, LO SO CHE FACCIO SCHIFO, NON C'È BISOGNO CHE TU ME LO RIPETA, TORNA DA PAPÀ E VAI A FARRE IL FIGLIO PERFETTO CON LUI, VAI A REALIZZARE IL SUO SOGNO, SEI SOLO UN IPOCRITA SHOUTO, SMETTILA DI FAR FINTA CHE TI IMPORTI, GUARDAMI IN FACCIA E DIMMELO, DIMMI CHE SONO INUTILE, CHE NON VALGO NIENTE, DIMMI CHE SEI MIGLIORE DI ME E VATTENE, VATTENE E NON VOLTARTI INDIETRO...
GO ON AWAY FROM ME... I AM THE BLACK SHEEP "Dopo le ultime note della canzone, Touya era ormai faccia a faccia con suo fratello, lo guardava con rabbia, lo invidiava, avrebbe voluto essere al suo posto e sopratutto avrebbe voluto essere un buon fratello, ma nulla era concesso ad uno come lui.
Il piccolo shouto non proferì parola, rimase semplicemente a guardare il suo fratellone negli occhi, senza mai abbassare lo sguardo, vedeva il petto dell'altro alzarsi ed abbassarsi velocemente e allora, fece l'unica cosa che sapeva avrebbe potuto far ragionare suo fratello.
Aprì le braccia e le cinse intorno al suo corpo.
Touya con gli occhi spalancati, non sapeva come reagire, tutto si sarebbe aspettato, tranne di essere abbracciato.
Rimase immobile mentre il piccolo shouto lo stringeva sempre di più a sé.
Quel calore, riportò alla mente del ragazzo una serie di flash di quando era piccolo e sembrò risvegliarsi da quel limbo in cui era rimasto intrappolato.
Sbatté qualche volta le palpebre, gli occhi gli bruciavano e le lacrime ripresero a scorrerere mente i singhiozzi spezzavano il silenzio, si accasció all'altezza del più piccolo e contraccambió l'abbraccio.
Shouto lo lasciò sfogare e solo quando il respiro tornò a regolarizzarsi provò a parlareS: "p-posso?"
Il minore indicò il cellulare e al segno d'assenso dell'albino, cercò una canzone e la fece partire tornando a stringere quel corpo così fragile a sé
S: "Touya... Fratellone, non posso neanche immaginare il dolore che stai provando, ma sono qui, se provi a parlarmi, possiamo affrontarlo insieme, sei sempre stato un ottimo fratello Touya e anche se sei il più grande, lasciati aiutare, anche i più grandi e i più forti a volte hanno bisogno di aiuto, tu sei tanto forte Touya, vuoi sempre fare del tuo meglio, a differenza tua, io non ci riesco, sei sempre stato il mio modello, Touya ti voglio bene e in questi anni mi sei mancato tantissimo, non sai quante volte ho provato a raggiungerti, ma tu diventavi sempre più trasparente, ho paura Touya non andare via, se te ne vai... Chi sarà la mia luce? "
Entrambi non dissero più niente, semplicemente rimasero abbracciati mentre le lacrime rigavano i loro volti e le note di quella canzone li cullava aiutandoli a farsi forza a vicenda
Touya sapeva che anche per suo fratello non era facile e ritrovata la calma riuscì a dimenticarsi per un po' di quella vocina nella sua testa, era stanco e non voleva più lottare, quello strano sentimento che gli stritolava le viscere si era placato e finalmente riuscì a riprendere il controllo della sua mente.
Quando riaprì gli occhi vide shouto addormentato sul suo petto, mentre ancora non accennava a lasciarlo andare, un flebile sorriso si formò a quella vista e una volta preso in braccio, lo fece stendere sul suo letto per poi affiancarsi a lui e stringerlo protettivo, spostandogli una ciocca di capelli dal volto.Scusa shouto, mi dispiace di non essere il fratellone che meriti, grazie per essere venuto a consolarmi, grazie per avermi aiutato, ti voglio bene anch'io fratellino.

STAI LEGGENDO
𝖫𝗈𝗇𝖾𝗅𝗒
FanficBasterebbe un gesto, uno solo e tutto questo finirebbe, sarebbe così semplice, un taglio, uno sparo, un bicchierino. Eppure tutti i giorni ti convinci a non farlo, Perché? Forse crediamo ancora che le cose possano migliorare, Infondo la speranza è...