X: " come prima cosa, andiamo a casa a curarti quelle bruciature, puoi fidarti?"
T: "come ti ho già detto la mia vita è nelle tue mani, non sono più nulla, la mia fiducia è riposta nella disperazione, non ho più nulla da perdere..."Mentre il ragazzo ancora lo abbracciava, fece scorrere una mano sul suo volto accarezzandoglielo.
X: " non ti farei mai del male... Nonostante... Nonostante né io, né te, conosciamo nulla dell'altro... Credo... Credo che il nostro incontro non sia stato casuale, hai sentito la mia anima urlare, come io, ho sentito la tua e insieme abbiamo accettato il nostro silenzio che gridava disperatamente una richiesta d'aiuto.
Voglio aiutarti, perciò... Andiamo a casa... "Touya si alzò continuando a dare le spalle a quella voce, con una piccola fiamma si brució un orlo della maglia, riuscendo così a strapparne un lembo, che usò per bendarsi.
T: " guidami, sii i miei occhi, perché ormai, nei miei, non c'è rimasto altro che vuoto, guidami, perché, altrimenti, la mia anima seguirebbe una sola direzione.
Non voglio vederti, se solo i nostri occhi si incrociassero, anche tu, vedresti i demoni che risiedono al mio interno e così facendo, anche tu mi abbandoneresti, ma se davvero vuoi aiutarmi, se davvero vuoi provare a diventare l'eroe che tanto ammiri, guidami verso il cammino della redenzione, altrimenti toglimi questa benda e vattene ora...
Mi chiedi se posso fidarmi... Io Voglio conoscerti... Lascerai che uno sconosciuto si impossessessi del tuo io più profondo? Lascerai che un mostro conosca la tua casa? Il tuo luogo sicuro? Sei davvero disposto a corrompere la tua persona per aiutare un fantasma senza volto? "L'altro ragazzo rimase ad ascoltare, in silenzio, finché anche lui si alzò ed afferrò con decisione la mano dell'albino
X:" sì, sono disposto ad assumermi tutte le responsabilità, diventerò il custode della tua anima finché non sarà in grado di mostrarsi a me apertamente, non ti lascerò andare, perché, per quanto tu sostenga il contrario, dentro di te, risiede già la speranza, risiede già la forza e insieme continueremo a lottare. "
I ragazzi iniziarono ad incamminarsi, Touya non mostrava nessun segno di diffidenza, non era rigido, non era spaventato, non teneva neanche un braccio proteso per evitare eventuali urti... Semplicemente non sentiva più nulla.
T: "parlami di te, descriviti senza mostrarti, ognuno di noi ha una percezione di sé stesso diversa da chi ci osserva... Voglio saperlo... Tu chi sei? "
Il ragazzo sospiró, non sapeva bene da dove partire, doveva descrivere se stesso, mettersi a nudo, senza potersi nascondere dietro una maschera... Senza potersi nascondere dietro un sorriso, se avesse mentito, l'albino se ne sarebbe accorto... Cosa lo spingeva a fidarsi? Semplicemente il fatto che per quanto lui era il primo ad aiutare, aveva un disperato bisogno di aiuto e sì sa, quando si ha toccato il fondo, ci si aggrapperebbe a qualsiasi cosa pur di risalire, perché tanto, nulla potrà spezzare un cuore che è già rotto.
X: "chi sono io? Bella domanda... Ho così tanti volti... Da quale dovrei partire?
Forse dai miei dati anagrafici?
Maschio, tredici anni, occhi verdi e capelli del medesimo colore, lentiggini sparse un po' ovunque sul mio viso e... E un sorriso che troppo spesso si é allargato per persone che non lo meritavano, un sorriso che troppo in fretta é diventata solo una curva per isolarmi nella mia bolla ed evitare di far preoccupare gli altri... Chi sono io per meritare il loro tempo? Una curva che troppo in fretta é diventata una maschera dalla quale é difficile separarsi...
Chi sono io? Un ragazzo a cui piace sognare, un ragazzo a cui piace leggere, studiare e scoprire il mondo, un ragazzo che ha amato troppo ed adesso, non sa più cosa voglia veramente dire... Un ragazzo che si aggrappa disperatamente a qualcuno che sà, possa capirlo... "Il ragazzo smise di camminare e così fece anche Touya.
X: " siamo arrivati... Benvenuto a casa... "
Entrati, si diressero in bagno, il verdino prese dalla cassetta del pronto soccorso del disinfettante e delle bende, iniziando a Medicare le bruciature sul corpo di Touya per poi passare alle proprie.
T: "vivi da solo?"
X: " in realtà con mia madre, ma oggi e domani sarà fuori per lavoro... Tranquillo, non lascieró che nessun altro, oltre a me, intraveda il tuo io... Perciò ora, é il tuo turno... Chi sei tu?"
T: "quindici anni, capelli un tempo rossi, ormai sbiaditi dalla prova, occhi azzurri troppo scuri per veder la luce, un volto che é sempre rimasto nell'ombra, un volto che mai è stato realmente visto.
il sorriso... Quella curva era tutto ciò che avevo, tutto ciò che volevo vedere sul volto di chi mi ha da sempre circondato e che mai ha trovato forma.
Chi sono io? Non lo so, nessuno si è mai fermato a capirlo e anch'io mi accontento di sapere che ancora sto respirando, ma ultimamente inizio a dubitare anche di quello."Il silenzio calò fra i due, si erano esposti, sapevano entrambi che i nodi non erano venuti tutti al pettine, ma nessuno dei due aveva fretta, si sarebbero aperti man mano che le loro anime avrebbero urlato all'unisono, rispettando i silenzi e le parole non dette.
T: " che cos'è per te... casa?"

STAI LEGGENDO
𝖫𝗈𝗇𝖾𝗅𝗒
FanfictionBasterebbe un gesto, uno solo e tutto questo finirebbe, sarebbe così semplice, un taglio, uno sparo, un bicchierino. Eppure tutti i giorni ti convinci a non farlo, Perché? Forse crediamo ancora che le cose possano migliorare, Infondo la speranza è...