Nightmers In Paradise

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T: "se posso chiedere... Cos'è che ti piace così tanto degli eroi?"
X: "bella domanda... Un eroe... Cos'è che fa di una persona tale... Il coraggio?...la forza?.... L'onore? Io credo che tutti noi nel nostro piccolo possiamo essere eroi, per questo la caratteristica che ammiro più di ogni altra cosa è la loro capacità di salvare tutti incondizionatamente... Quel sentimento così bello e puro che ti porta a sacrificare la tua stessa vita per amore di qualcun'altro... "

Un sorriso sarcastico si affacció sul viso di Touya e alzando gli occhi al cielo ricominciò a parlare

T: "i tuoi sentimenti sono davvero molto belli, ma mi dispiace deluderti gli eroi non sono questo, o almeno non tutti, per quanto eccezionali, rimangono pur sempre umani, corruzione, piaceri, potere, egoismo... Sono questi i cardini del mondo e non importa chi tu sia, non esiste il bene assoluto... Mai sentito parlare del tao? In tutto il male c'è del bene e in tutto il bene c'è del male, la tua è solo una bellissima utopia e sai, ti invidio, tu almeno riesci ancora a sperare in un futuro migliore, io no, ecco un altro motivo per cui non sarò mai un eroe"
X: "hai assolutamente ragione, il mio è solo un pensiero di un ragazzino di tredici anni, che ancora si illude troppo, ma il mio sogno è diventare un eroe degno di quel nome e non mi importa se alcuni non si meritano quel titolo, io combatterò per appropriarmene nel migliore dei modi e continuerò ad ammirare quelle persone che per quanto umane si sforzano di mettere gli altri prima di sé stessi "

Touya rimase stupito, quel ragazzo lo aveva colpito profondamente, non era da tutti rimanere così decisi sulle proprie convinzioni nonostante la consapevolezza che le possibilità di riuscita fossero quasi inesistenti.

T:" a te piace la musica? "
X:" tantissimo, trovo che non ci sia nulla di meglio per urlare se stessi al mondo, nonostante la maggior parte delle persone faccia finta di non sentire"
T: "ti farò ascoltare un brano... Dimmi cosa leggi"


Fatta partire la canzone il silenzio calò fra i due ragazzi, Touya ancora si chiedeva se fosse giusto fidarsi, ma forse, é stato proprio il non sapere chi ci fosse dall'altro lato, a spingerlo ad aprirsi così tanto.
In qualunque caso, qualsiasi cosa avrebbe risposto il giovane dall'altro lato del muro, non c'era rischio per lui di rimanere ferito, non si conoscevano, non si erano visti, la loro mente non li aveva portati a creare inutili pregiudizi infondati e non avendo legami, se l'altro non avesse accettato una qualche loro parola avrebbero potuto andarsene senza nessuna conseguenza fisica o emotiva.
Terminate anche le ultime note, Touya aspettó pazientemente la risposta dell'altro che non tardó ad arrivare

X: "tristezza, rabbia, solitudine e tanto bisogno di avere un punto fisso nella propria vita, quancuno pronto ad ascoltare, qualcuno pronto a capire, qualcuno pronto ad amare... Non riesci a dormire, i pensieri ti tormentano e vorresti scappare, ma qualcosa ti lega irrimediabilmente a quel posto che però ti sta facendo perdere la testa... "

Improvvisamente Touya si sentì completamente vulnerabile e ringraziò quel possente muro che li divideva.
mentre il ragazzo parlava, aveva rivisto i volti delle persone che più si associavano alle sue parole e si ritrovò a pensare, che per quanto spaventato era la prima volta che qualcuno riusciva a leggerlo così bene, stava per parlare quando la voce da dietro al muro lo anticipó.

X: "no per favore, prima di dire qualcosa, voglio che anche tu legga il mio io, è la prima volta che mi sento così libero di parlare e ho davvero bisogno di sfogarmi con qualcuno, mi trovi egoista? Probabilmente lo sono, ma ti prego di ascoltare queste parole"


Come poteva quel ragazzo considerarsi egoista, quando nel giro di poche ore era riuscito non solo a farlo sorridere, ma addirittura ad aprirgli la mente ad un'altra visione del mondo, le sue parole l'avevano toccato nel profondo e la curiosità alimentava la sua sete di saperne di più, di scavare a fondo, di scoprire se al mondo esisteva qualcuno che anche solo in parte poteva capirlo.
perciò ascoltò le sue parole, chiuse gli occhi e li riaprì solo quando la sua canzone terminò.

T: "un urlo disperato, rancore, malinconia, un amore non ricambiato, un amore crudele che per quanto faccia male vorrebbe avere un happy ending, ma che le speranze per quest'ultimo si stanno lentamente sgretolando, lasciando il posto all'oppressione e alla voglia di mollare tutto, ma nonostante questo ancora spera... Lo trovo molto bello, é un pensiero complesso e tormentato, ma affascinante, la tua capacità di amare così incondizionatamente... É davvero bellissima"
X: "grazie..."

Fu l'unica parola che i due ragazzi si scambiarono prima di poggiarsi con la schiena contro il muro, chiudendo gli occhi, sapevano entrambi che l'altro era ancora dal lato opposto, non avevano bisogno di parole per percepire la loro presenza, lasciarono semplicemente che il vento trasportasse i loro cuori che in questo momento battevano all'unisono e li collegavano indissolubilmente.
Quelle canzoni, era stato il loro modo per urlare, era stato il loro modo per dire tutto senza dire niente, era stata la loro richiesta d'aiuto che senza saperlo fu accolta e custodita dall'altro.
Il rumore di uno stomaco che brontolava sembrò risvegliarli da quella bolla che si era creata intorno a loro.

T: "ti conviene andare a casa, oppure finirai per more di fame..."

Rise l'albino iniziando ad alzarsi

X: "e tu?"
T: "io... Io non lo so, non so se ho un posto da chiamare casa, ma inevitabilmente dovrò tornare nel mio unico riparo"
X: "promettimi che ci parleremo di nuovo"

Touya spalancò gli occhi, non si aspettava una seconda volta, ma un dolce calore iniziò ad invadergli il petto e si ritrovò a sorridere

T: "ci vediamo qui domani, verso le due del pomeriggio... Va bene?"
X: "ci sarò"
T: "bene allora... A presto"
X: "a presto"

 𝖫𝗈𝗇𝖾𝗅𝗒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora