Sì ci revedremo, domani, dopo domani e dopo ancora, finché anche tu non inizierai a stancarti di me, questa è la mia vita
Touya aveva iniziato a girovagare in quel paesino, non era ancora pronto a tornare a casa e toccatosi le tasche notò di avere qualche soldo per il pranzo.
Inconsciamente iniziò a canticchiare il ritornello della canzone, che quello strano ragazzo gli aveva fatto ascoltare poco primaAlmeno tu hai una persona da amare... Riuscirò mai anch'io a diventare speciale per qualcuno?
Si fermò in un bar per ordinare un pezzo di pizza, da mangiare mentre camminava e non poté fare a meno di ripensare a quel giovane ragazzo, la sua mente provò ad immaginarlo più e più volte, i colori degli occhi e dei capelli cambiavano di continuo, non sapendo quale associare a quella voce.
Rosso... Determinazione, blu... Profondità... Verde...speranza.
Touya era curioso, era molto curioso, ma voleva mantenere quel distacco, voleva continuare a conoscerlo e ad esporsi senza avere un volto di fronte a sé...
Voleva continuare ad avere la speranza che qualcuno lo ascoltasse davvero, così come faceva solitamente con la luna, così come faceva solitamente con la sua mente.Vediamo quanto ci metterai a far scappare anche lui? Quanto tempo ci vorrà prima che inizi a darti del mostro? Due, tre, quattro giorni?, non ti illudere... L'hai detto tu stesso, le persone sono tutte uguali.
Non mi importa, in ogni caso, non l'ho nemmeno visto, non ci rimmarró male, non mi farà né caldo né freddo il suo rifiuto.
Stupido, ti nascondi dietro una scusa, per non ammettere che sei talmente sfigato che é bastata la voce di uno sconosciuto per tornare a sperare.
Non provare a vantarti di una forza che non possiedi, lo farai scappare e ci starai male e come sempre, sarà tutta colpa tua.
Hai ragione, ma non posso farci nulla, la disperazione... É tutto ciò che ti resta, quando anche la speranza ti ha abbandonato e a quel punto, qualsiasi cosa che ti faccia sentire vivo diventa una dipendenzaMentre camminava Touya si soffermó a guardare le luci nelle strade, il Natale era da poco passato e ancora si respirava aria di festa, aria, che lui non riusciva a sentire.
Sospirò e mentre camminava per le strade un ragazzo catturó la sua attenzione, a vista d'occhio avrà avuto un paio di anni in meno di lui, capelli biondi, occhi di una particolare sfumatura dorata, grandi ali rosso fuoco, in quel momento aperte a sollevare quell'esile corpo.
Ma non fu l'aspetto fisico a catturare l'attenzione dell'albino quanto un piccolo peluches che il ragazzo stringeva fra le braccia, il peluches di un eroe.
Bastò quella vista e la morsa allo stomaco tornò a tormentarlo, si maledisse, quella voce dietro al muro, era riuscito a calmarlo e a donargli di nuovo una parvenza di sorriso e adesso, lui aveva mandato in fumo tutti gli sforzi di quel ragazzo... Che quello che provava per suo padre fosse più di semplice rabbia?, fosse più di semplice delusione?... Che quello che provava per suo padre fosse... Odio?Il ragazzo alato sentendosi osservato voltó lo sguardo e gli occhi freddi come il ghiaccio di Touya si scontrarono con quelle iridi calde.
Il biondo sorrise, salutando con la mano, prima di avvicinarsi con un battito di ali.X: "hey, ti sei incantato? É da un po' che mi fissi... Vuoi un autografo?"
Come a riprendersi da uno stato di trance, Touya scosse il capo, incrociando così lo sguardo con quello dell'altro ragazzo, ma la sua espressione non mutó, come poteva qualcuno ammirare quell'uomo?, come poteva anche solo essere considerato un eroe?
X: "hey? Ci sei? Piacere, io sono hawks, tu? Sai...se continuo a parlare solo io è un po' inquietante la cosa"
T: "perché?"
H: "hem... Perché cosa?"
T: "quel peluches... Perché?... Cosa ne sai tu di quell'uomo?"
H: "intendi endevor? É il mio eroe... Da grande voglio diventare proprio come lui, é fantastico, è forte, é determinato... E poi... Mi ha salvato la vita... Gli sarò per sempre grato"Hai sentito? Questa sottospecie di uccello dice che tuo padre é un eroe fantastico, lo sta riempiendo di lodi, peccato che non sappia la verità dietro all'eroe numero due, non sappia nulla del dolore, delle lacrime e dell'egoismo... Hey Touya... la senti la rabbia? Non hai voglia di bruciare qualcosa... O... qualcuno?
NO, NO, NO BASTA... NON DI NUOVO.Touya spalancò gli occhi, ormai non sentiva più neanche la voce dell'altro ragazzo che ancora parlava ininterrottamente di quanto spettacolare fosse quell'uomo... Lo stesso uomo che stava portando la sua famiglia alla follia, lo stesso uomo che in questo momento stava lacerando l'anima del giovane Touya.
Le pupille si dilatarono e una mano si accese inconsciamente.
A quella vista il biondo spalancò gli occhi, trattenendo il respiro e smettendo finalmente di parlare.T: "vattene... ORA!"
Bastò un urlo da parte dell'albino, che, capito il pericolo, hawks si alzò in volo fuggendo dall'unica fonte che avrebbe potuto ferirlo irrimediabilmente.
Ormai solo touya si portò le mani fra i capelli, tirandone alcune ciocche, mentre la sua gola iniziò a produrre un verso agghiacciante.
Doveva andare via di lì, troppe emozioni, troppi sguardi, troppo... Tutto era troppo in quella via da impedirgli perfino di respirare.Dopo qualche istante riuscì a trovare la forza per allontanarsi e ricominciò a correre verso l'unico posto che qualche ora prima gli aveva saputo donare la pace.
Arrivato al parco si accasció contro un albero, sentiva il sangue ribollirgli in vena.
Le mani e tutto il corpo era percorso da spasmi continui, iniziò a prendere fuoco in diversi punti finché, con urlo agghiacciante, il suo potere non fu sprigionano tutto in una volta, alla massima potenza.Aveva caldo, si sentiva morire e forse stava succedendo davvero...il fumo gli invase le vie respiratorie e la pelle iniziò a sfrigolare, chiuse gli occhi, ormai pieni di lacrime e semplicemente si lasciò andare.
X: "adesso basta... Ci sono io... Va tutto bene... Sono qui"
Due braccia strette intorno al suo corpo e una voce che avrebbe riconosciuto fra altre mille.

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𝖫𝗈𝗇𝖾𝗅𝗒
أدب الهواةBasterebbe un gesto, uno solo e tutto questo finirebbe, sarebbe così semplice, un taglio, uno sparo, un bicchierino. Eppure tutti i giorni ti convinci a non farlo, Perché? Forse crediamo ancora che le cose possano migliorare, Infondo la speranza è...