Wall

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Quando alzò gli occhi Touya si ritrovò in un' ampia distesa verde, non sapeva dove fosse, né come ci fosse arrivato, ma non ci diede peso, un muro di pietra si ergeva al centro del parco e, come se ne fosse inconsciamente attratto, iniziò ad avvicinarsi.
Le lacrime si erano ormai seccate sulle sue guance, ma il dolore non era di sicuro scomparso, appoggió la schiena contro il muro e sollevato il capo, inspiró profondamente lasciandosi scivolare fino a sedersi per terra, chiuse gli occhi e tentò in qualsiasi modo di non pensare a nulla.
Si concentró sul mantenere il respiro regolare, focalizzandosi sui rumori che lo circondavano, il sibilare del vento, il canto di alcuni uccellini, finché un altro suono, non gli fece spalancare gli occhi.
Un singhiozzo, un altro e un altro ancora.
Per un attimo si accarezzó le guance accertandosi che non fosse lui a produrre quel suono e così facendo, ci mise poco a capire, che quei lamenti provenivano da dietro di lui.
Si voltó di scatto, ma solo il grande muro grigio si ergeva alle sue spalle.
Avvicinò l'orecchio ad esso ed effettivamente c'era qualcuno dall'altro lato, qualcuno che in questo momento stava piangendo.
Incerto sul da farsi Touya rimase in silenzio per qualche secondo, finché spinto dalla curiosità e per evitare di ricominciare lui stesso a lacrimare contagiato dal dolore dell'altro, bussó leggermente sulla superficie.
Rumore di un corpo che si mosse sull'erba e i singhiozzi cessarono

T: "s-scusa, non volevo spaventarti"

Qualche secondo di silenzio, prima che una fievole foce si udisse dall'altro lato

X: "n-no non si preoccupi, me ne stavo andando... I-io... Ero solo venuto a... Venuto a... Scusami"

Rumore di passi, ma Touya non poteva permetterlo, non voleva che chiunque ci fosse dall'altro lato se ne andasse, era una mossa stupida, incosciente, non aveva la minima idea, di chi potesse essere, a giudicare dalla voce doveva essere un po' più piccolo di lui ed era un ragazzo, ma a parte questo poteva essere chiunque, eppure, quel pianto, quel disperato richiamo... Sembrava così simile al suo.

T: "no, per favore, non andartene..."
X: "perché?"
T: "io... Non voglio rimanere solo... Ti prego"

Di nuovo silenzio, rumore di una caduta e un leggero tamburellare sul muro.

T: "grazie... E scusami, so che quando uno piange vuole evitare di attirare l'attenzione ma... "
X: "tranquillo... Tanto é inutile piangere, non serve a niente, non migliorerà la situazione, non ti sentirai meglio, anzi... A dirla tutta, ti senti semplicemente più stanco e avvilito... Eppure non ne possiamo fare a meno... Stano no? Sembra che quando sei triste tutto sia programmato per farti stare peggio... Finché non raggiungi il fondo... "
T:" e quando lo raggiungi inizi a non provare più nulla, la vita ti scorre davanti e ti sembra di assistere a tutto dall'esterno e quasi la cosa ti consola, finalmente nulla potrà più ferirti, eppure, quando finalmente riesci a metterti l'anima in pace, arriva sempre qualcuno, capace di demolire le tue certezze, capace di risvegliare i tuoi sentimenti ed in quel momento il ciclo ricomincia e inevitabilmente sprofondi in una spirale senza fine dalla quale non riuscirai più ad uscire. "
X:"a quanto pare non sono l'unico a ritrovarsi in una situazione di merda, mi dispiace, capisco come ci si sente... Come ti chiami?"
T: "Ha davvero importanza? Il mio, è un grande nome, eppure, ascoltami, credi davvero che sarei qui adesso se contenesse solo ciò a cui di solito quella parola è associata?"
X: "Hai ragione, Ciò che noi chiamiamo rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, avrebbe pur sempre lo stesso dolce profumo, non trovi?"
T: "Woooow Shakespeare? Sul serio? Siamo ben istruiti da quel che sento"

Finalmente, una leggera risata si udì dall'altro lato del muro e inconsciamente anche Touya sorrise

X: "sì, ho sempre  apprezzato la letteratura, mai quanto lo studio sugli eroi, ma sì ammetto che mi attrae particolarmente, lo so sono solo uno stupido nerd, forse dovrei smetterla con queste scemenze"
T: "così tra queste immensità s'annega il pensier mio e il naufragar mi è dolce in questo mare... Se ti fanno stare bene Perché dovresti smettere?"
X: "ti piace leopardi?"
T: "già, a quanto pare non sei l'unico nerd"

Un altra risata

X: "sai, è la prima volta che incontro qualcuno con le mie stesse passioni, a te piacciono gli eroi?"
T: "tantissimo...mi piacerebbe diventare uno di loro da grande..."

Improvvisamente le parole di suo padre tornarono a riecheggiare nella mente dell'albino e il sorriso gli morì in volto

T: "n-no, non é vero... Pur volendo... Non ne sono in grado, non c'è futuro per uno come me"

Il ragazzo dietro il muro, rimase profondamente colpito, che anche quel ragazzo fosse come lui?

X: "io credo che tutto sia possibile se uno lo vuole, io sono nato senza quirk, eppure il mio sogno non si è mai spento, spesso mi convinco che sarebbe più facile lasciar perdere, che devo smetterla di perdere tempo dietro ad inutili fantasie eppure in fondo al mio cuore non riesco mai a lasciarlo andare... Sono masochista? Probabile, ma quel desiderio che è la primaria fonte del mio dolore quanto della mia forza, é il motivo per cui sono ancora in questo mondo e se per sentire anche solo un quarto di quello che provo quando aiuto qualcuno, anche nelle piccole cose, devo soffrire... Bhe... Penso che ne valga la pena "

Il giovane Touya sorrise malinconico anche a lui piacerebbe avere una tale motivazione, una tale forza di volontà, ma lui un quirk ce l'ha, é semplicemente troppo poco, é semplicemente sbagliato.

T:"sono sicuro che riuscirai a realizzare il tuo sogno"
X: "non mi conosci, come puoi dirlo?"
T: "l'hai detto tu no? Tutto è possible se lo si vuole davvero, posso percepire il tuo ardore da qui dietro, sarai sicuramente un ottimo eroe"

Il ragazzo appoggiò una mano contro il muro, era riuscito a smettere di piangere, era riuscito a sorridere, era riuscito a ritrovare il coraggio e sopratutto era riuscito a ritrovare la speranza.

X: "sono sicuro che anche tu riuscirai a realizzare il tuo sogno"
T: "no...  non posso, perché io non sono nessuno, non ho un volto, non ho uno scopo, non ho la volontà e non ho l'amore necessario per riuscirci"

 𝖫𝗈𝗇𝖾𝗅𝗒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora