Con gli occhi spalancati katzuki sentiva il respiro mancargli nei polmoni.
Caricò nuovamente il pugno e questa volta Izuku non lo fermò.
Con le nocche insanguinate katzuki rialzò la mano dal muro e si allontanò,
Non disse nulla, per la prima volta, katzuki, era rimasto senza parole, con lo sguardo basso si andò a sedere sul letto mentre tentava di ripulirsi dal sangue come meglio poteva.
Izuku sospirò
I: "vado a prendere la cassetta del pronto soccorso, posso...posso curarti la ferita?"Ma ancora una volta katzuki non disse nulla.
Izuku uscì dalla stanza e solo allora katzuki ricominciò a respirare.
Cosa doveva fare? Ormai, nella sua mente era ben impresso che quello non era più il suo deku, cosa avrebbe dovuto fare? Ricominciare così? Come se nulla fosse? Come se non avesse passato gli ultimi tre anni della sua vita a picchiarlo solo per sentirsi meno...insicuro.Quando Izuku rientrò si avvicinó a passo lento verso il biondino, appoggiò la cassetta al suolo ed estrasse un batuffolo di cotone bagnandolo col disinfettante, guardò il maggiore come a chiedergli il consenso ma non ricevette né risposta né tantomeno riuscì ad incrociare il suo sguardo.
Gli afferrò delicatamente la mano e la ripulí con cura dal sangueI: "kacchan...sai, c'è una cosa che ti ho sempre voluto dire e...non so se è il momento adatto ma..., ti ho voluto bene, nonostante le spinte, nonostante i lividi e ti voglio bene tutt'ora, ma... per anni mi sono sentito inferiore, per anni non ho mai avuto il coraggio di affrontarti e forse se l'avessi fatto adesso non saremmo così distanti, ma vedi...avevo paura...avevo paura che se mi avessi veramente visto mi avresti abbandonato, ma allo stesso tempo continuando a scomparire hai finito per non vedermi lo stesso, forse è colpa mia, non mi reputavi abbastanza affidabile per restare al tuo fianco, un peso, una nullità da cui allontanarsi..."
Il cuore di katzuki perse un colpo, ed ancora sotto shock, per la prima volta, si chiese quale fu il motivo, quale fu la causa scatenante del primo pugno, della prima spinta, del primo calcio e solo una parola giungeva alla sua mente...
K:" deku io..."
I: "lasciami finire...dicevo, forse è colpa mia, ti ho sempre ammirato e dentro di me, il mio sogno più grande, era la tua approvazione, che prima o poi le tue braccia tornassero da me, aperte, pronte a consolarmi, come facevamo un tempo...ma forse è colpa mia, forse sono stato solo un egoista e ho visto solo quello che volevo vedere...perciò adesso te lo chiederò, non ripeterò la domanda e se mi dirai di nó bhe... accetterò la tua risposta e sarà la garanzia che in realtà, come al solito, sono solo un sognatore"Izuku smise di bendare la sua mano ed alzando la testa, finalmente incontrò il suo sguardo, rosso nel verde per la prima volta tornarono a mescolarsi.
Col fiato sospeso katzuki sentiva la paura scorrergli nelle vene, e in quello sguardo gli parve di rivedere sé stesso, doveva affrontarsi, se davvero non voleva perderlo...se davvero non voleva abbandonare il suo unico amico, aveva una sola possibilitàI:" kacchan...posso abbracciarti?"
K: "... sì ..."
Una sillaba, appena percettibile, lasciò le sue labbra mentre tornò a distogliere lo sguardo e le braccia di Izuku si strinsero intorno a lui e quello che lasciò katzuki più destabilizzato, fu il fatto che quelle braccia lo strinsero con dolcezza, lo strinsero con cura, come se si potesse spezzare da un momento all'altro e per la prima volta katzuki si sentí...capito?
Con un gesto impacciato anche le braccia di katzuki si legarono alla schiena del minore ed in quel momento non ci furono parole, non ci furono rumori, il battito rilassato dei loro cuori parlava per loro e senza farsi notare katzuki sorrise, erano anni che non abbracciava qualcuno e quelle gracili braccia sempre protese verso di lui... gli erano mancate
K: "... Izuku ..."
Il verdino spalancò gli occhi, da quanto tempo non lo chiamava per nome?, si separò leggermente ed i loro sguardi si incrociarono
I: "dimmi"
K: " è stato lui vero?"Lo sguardo indecifrabile del biondino lasciò Izuku interdetto ma prima di poter ribattere continuò la frase
K: "è stato grazie a lui, deku...quel ragazzo ti ha cambiato, non posso negarlo ma...va bene così, non posso certo dire che mi sta simpatico ma...ti ha dato coraggio dove io ho infuso terrore perciò...va bene così "
Izuku sorrise e tornò a stringere a sé il maggiore
I: "gr-"
K: "perdonami...e...lasciarti andare... è il minimo che io possa fare"Izuku strinse la presa sul suo corpo ed una lacrima sfuggì al suo controllo
I: "grazie kacchan... E ricordati che per te ci sarò sempre"
Il sorriso si allargò sul viso del maggiore che dopo un profondo respiro si divincolò da quella presa.
K: "sì ok ora basta però..."
Separatosi dall'abbraccio katzuki si alzò in piedi dandogli le spalle
K: "oi merdeku"
Izuku stava per rispondere ma fu nuovamente interrotto quando, voltandosi, katzuki mostrò per la prima volta, dopo anni, un sorriso sincero, durò pochi attimi, ma quei secondi bastarono ad Izuku per capire...
K: "andiamo fuori, voglio che mi aiuti ad allenarmi, ti farò vedere chi ha il quirk più potente, altro che fiammella, tsz, quello il massimo che sa fare è cuocersi un uovo, ora ti mostrerò chi è veramente il migliore"
Il ghigno di sfida sul suo volto parlava chiaro ed Izuku sorridendo rispose al gioco
I: "ne sei proprio sicuro...katzuki?"
K: "seguimi e capirai tu stesso nerd"Izuku accelerò il passo e si mise al suo fianco
I: " vedremo"
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𝖫𝗈𝗇𝖾𝗅𝗒
FanficBasterebbe un gesto, uno solo e tutto questo finirebbe, sarebbe così semplice, un taglio, uno sparo, un bicchierino. Eppure tutti i giorni ti convinci a non farlo, Perché? Forse crediamo ancora che le cose possano migliorare, Infondo la speranza è...