Nonostante non avesse fatto incubi, gli occhi di Touya iniziarono a schiudersi.
Non ne era stupito, il suo corpo, ormai, era abituato a svegliarsi nel cuore della notte.
Si girò nel letto finché i suoi occhi non incontrarono la schiena del più piccolo.
Sorrise, ancora non poteva crederci, non riusciva a capacitarsi di come quel ragazzo fosse entrato con una tale dolcezza nella sua vita, da riuscire a ridare calore, ad un cuore che ormai da tempo aveva smesso di battere.Merito davvero tutto questo?
Posso davvero concedermi di avere qualcuno al mio fianco?
Il mostro che giace dentro di me... Gli farò del male?
No io non posso fargli del male, qualsiasi cosa accadrà, qualsiasi cosa farò... Lui non dovrà soffrire, glielo devo... É il minimo che possa fare, gli devo la vita, non permetterò che nessuno lo ferisca... E per nessuno intendo anche me stesso.
E così... Davvero credi di riuscire a proteggerlo? Tu che non hai saputo proteggere i tuoi fratelli... Tu che non hai saputo proteggere te stesso? Come puoi sperare di salvare qualcun'altro? Te lo sei già dimenticato?... Tu... Non sarai mai un eroe...
Non mi importa, non ha importanza se non sono un eroe, non importa se non ci riesco... Io DEVO proteggerlo, non è una scelta lo farò e basta.Il tremare del ragazzo al suo fianco fece riscuotere il giovane Touya dai suoi pensieri, tornando alla realtà.
Un lieve singhiozzo quasi impercettibile giunse alle orecchie del maggiore, che intuendo la situazione, non ci pensò due volte e strinse quel fragile corpo a sé.
A quel contatto il verdino sussultó e con la voce ancora rotta dal pianto tentò di formulare una fraseI: "s-scusa non volevo svegliarti"
T: "tranquillo, non mi hai svegliato tu, izuku.. che succede?"La voce di Touya era un sussurro alle orecchie del minore, tentando di calmarlo, mentre intrecció la mano con la sua iniziando ad accarezzargliela.
I: "N-non é niente, solo... Il mio cervello non vuole proprio smetterla di pensare"
Con la mano libera, izuku tentò di asciugarsi le lacrime ma non c'era modo di fermare il dolore che ancora si riversava sotto forma di piccole gocce d'acqua.
T: "vieni qui"
Touya allargò leggermente le braccia, lasciandogli lo spazio per muoversi e lentamente izuku iniziò a girarsi, accoccolandosi sul petto dell'albino e
il ritmo calmo e regolare del cuore del maggiore lo aiutarono a riprendere il controllo delle sue emozioni.Izuku era grato di avere finalmente qualcuno al suo fianco, per anni aveva sognato qualcuno capace di capirlo, qualcuno che quando si fosse svegliato dai suoi incubi fosse stato al suo fianco, qualcuno che quando era giù di morale gli tendesse una mano per affrontare i suoi demoni... E per anni izuku sognó che quel qualcuno avesse il SUO volto, nonostante fosse consapevole che quel volto era la causa principale del suo dolore.
Ma quella sera, izuku si rese conto che l'unico volto a cui voleva associare i suoi sogni portava gli occhi dello stesso colore del mare.
Si erano incontrati da poco più di un giorno, eppure, izuku, si sentiva al sicuro fra quelle braccia, si sentiva protetto.
Izuku era certo che quel volto lo avrebbe aiutato, anche contro il suo peggior incubo, lo avrebbe aiutato ad affrontare se stesso, lo avrebbe aiutato a capire, lo avrebbe aiutato a vivere.Grazie anche dalla mano che gli accarezzava dolcemente i capelli, il respiro tornò regolare e mentre si beava di quelle coccole biascicó un lieve grazie, mentre un sorriso fece capolino sul suo volto.
T: "cos'è successo? Ti va di parlarne?"
I:" stavo solo... pensando a lui... Quando mi trovasti al muro, ero appena scappato, sai, quel giorno, era un giorno speciale per noi, era l'anniversario del nostro primo appuntamento, se così lo si poteva definire, ieri, circa sei anni fa, lui mise da parte il suo orgoglio e decise di passare l'intera giornata solo con me, chiese esplicitamente ai nostri genitori di accompagnarci fuori a pranzo e lasciarci mangiare da soli, e quello stesso pomeriggio mi regalò un bucaneve mentre stavamo passeggiando per un campo, non era molto, lo aveva trovato per terra e me lo aveva donato, ma per me, quel fiore, valeva più di un diamante.
Era il suo modo per dirmi che nonostante tutto, lui era lì, per me.
Fu il giorno più bello della mia vita, conservai quel fiore finché non perse anche l'ultimo dei suoi petali ed ancora oggi ne conservo lo stelo.
Quel giorno mi sentii amato, mi sentii di nuovo a casa.
Eppure, dal giorno seguente tutto tornò come prima, insulti, spinte... Ma non mi importava, perché sapevo, che anche per lui quel giorno era importante e che anche lui non si sarebbe mai dimenticato della nostra promessa.Per sempre, oggi, sarà solo nostro
Tutti gli anni, quel giorno, lui smetteva di essere arrogante, smetteva di indossare la sua maschera, finché alle medie, anche quel giorno iniziò ad apparire troppo lontano, ma... Nonostante non mi rivolgesse parola, nonostante rimasesse sempre col suo solito broncio, almeno quel giorno, non mi insultava, non mi picchiava, non mi distruggeva.
Ieri... Però... Volevo che le cose tornassero com'erano, almeno quel giorno, volevo poterlo stringere di nuovo a me... Gli portai dei fiori, dei bucaneve, ma... Diciamo non la prese bene e l'unica cosa che riuscii a fare fu fuggire mentre il mio cuore si lacerava definitivamente "Touya ascoltò in silenzio, non staccandosi mai da lui, continuando a tranquillizzarlo, stava male, stava male per lui, stava male CON lui, stava male perché non si capacitava come poteva qualcuno far soffrire quel ragazzo, non capiva come qualcuno poteva essere così stupito da rifiutarlo, da ucciderlo... Per cosa poi... Da quello che izuku aveva detto era l'orgoglio? Davvero si poteva essere così egoisti? Davvero si poteva essere così...insicuri?
T: "non sei più solo, ci sono io izuku, ci sarò sempre, capisco la tua paura, ma... guardami"
Alzato il volto, il verde si specchió nell'azzurro, illuminati solo dal chiarore della luna, l'uno stretto fra le braccia dell'altro, quella sera, un frammento del cuore di entrambi si ricucì insieme.
Touya appoggiò la fronte su quella del minore e socchiudendo gli occhi sigilló la loro promessaT: "non preoccuparti più di lui, adesso, ci sono io, colmeró quel vuoto che ha creato dentro di te e ti farò sorridere, proprio come tu hai fatto con me... Izuku, ti dono il mio cuore, ti dono i miei frammenti, insieme, riusciremo a rinascere"
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𝖫𝗈𝗇𝖾𝗅𝗒
FanficBasterebbe un gesto, uno solo e tutto questo finirebbe, sarebbe così semplice, un taglio, uno sparo, un bicchierino. Eppure tutti i giorni ti convinci a non farlo, Perché? Forse crediamo ancora che le cose possano migliorare, Infondo la speranza è...